Per salutare Bocca, vi rimando all’intervista di Travaglio


Giorgio Bocca, l’ultimo dei grandi

Quando muore un grandissimo, come Giorgio Bocca, che se n’è andato oggi, giorno di Natale, a 91 anni, tutte le parole sono inutili tranne le sue. Ricordiamoci com’era, che cosa diceva, che cosa scriveva e soprattutto come scriveva. Acquistiamo i suoi libri, leggiamoli. Io vorrei ricordarlo con l’intervista che gli feci per il Fatto Quotidiano nel febbraio 2010, in occasione dell’uscita del suo penultimo libro, Annus Horribilis.

Giorgio Bocca, lei ha appena scritto Annus Horribilis (Feltrinelli): ma si riferiva al 2009. Il 2010 si annuncia ancora più horribilis…
Vedremo. Il 2009 mi è sembrato il più orribile per una tendenza irresistibile alla democrazia autoritaria. Più Berlusconi ne combinava di cotte e di crude, più i sondaggi lo premiavano. Ora, con questi ultimi scandali, la gente potrebbe cominciare a stancarsi e capire qualcosa.

Quindi c’è speranza?
Non esageriamo. Qualche barlume. E’ come all’inizio della guerra partigiana, ma allora ero giovane e forte dunque fiducioso. Ora sono vecchio e fragile, mi è più difficile essere ottimista. La cecità degli italiani mi ricorda la Germania all’ascesa di Hitler: tutti potevano vedere che

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Roma. Da quando non c’è più un sindaco vero, c’è almeno un fatto di sangue o una violenza al giorno

Roma, pestato a morte nella movida
“Alemanno, dov’è la tua sicurezza?”

Nella notte inseguimenti intorno al Gay Village
La testimonianza: “Ci urlavano: froci, dovete morire”

Roma, pestato a morte nella movida  "Alemanno, dov'è la tua sicurezza?" Il musicista (foto) (video) in morte cerebrale: picchiato a sangue la notte del 25 giugno in via Leonina, al rione Monti. La polizia ha arrestato due persone, altre due sono ricercate. Un residente prima era sceso in strada con una frusta

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Wikileaks: sulla morte di Calipari in Iraq il governo di Mafiolo non voleva indagini e commissioni

Il rapporto italiano sulla tragica morte di Nicola Calipari in Iraq, almeno nella parte che definiva l’uccisione non intenzionale, era costruito ”specificatamente” ad evitare ulteriori inchieste della magistratura italiana, e il governo Berlusconi voleva “lasciarsi alle spalle” la vicenda, che comunque non avrebbe “danneggiato” i rapporti bilaterali con Washington. Lo si legge in un cable siglato dall’ambasciatore Usa a Roma, Mel Sembler, del maggio 2005.

«Il governo italiano blocchera’ i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini sulla tragica morte di Nicola Calipari in Iraq malgrado vi siano gia’ delle precise richieste delle opposizioni in proposito».

E’ quanto scrive in un ‘cable’ datato 3 maggio 2005 l’allora ambasciatore americano a Roma Mel Sembler il giorno dopo aver incontrato a Palazzo Chigi, tra gli altri, Gianfranco Fini (all’epoca ministro degli Esteri), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il capo del Sismi Niccolo’ Pollari per discutere del rapporto italiano sulla vicenda. Il documento e’ stato diffuso dal Guardian, media partner di Wikileaks

I vertici dell’ambasciata Usa furono convocati il 2 maggio 2005 dall’ufficio del premier per ricevere in anticipo il rapporto italiano sul caso Calipari. ”Presenti all’incontro – riferisce il ‘cable’ siglato da Sembler – il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, il sottosegretario Gianni Letta, l’ambasciatore negli Usa Gianni Castellaneta, il capo del Sismi Nicolo’ Pollari, alcuni dei loro consiglieri, e due commissari, il diplomatico Cesare Ragaglini e il generale del Sismi Pierluigi Campregher. Berlusconi non era presente, e non sara’ a Roma fino a domani”.

Il 5 maggio, il premier Berlusconi sarebbe intervenuto in Parlamento per discutere il rapporto: ”Sarebbe meglio che il presidente George W. Bush lo chiamasse il giorno prima, in modo che lui possa dire in Parlamento di aver discusso la questione con il presidente”.

Nel rapporto, notano gli americani, si afferma tra l’altro che ”gli investigatori italiani non hanno trovato prove che l’omicidio e’ stato intenzionale: questo punto e’ stato ‘designed specifically’ (costruito specificatamente) per scoraggiare altre indagini della magistratura, visto che per la legge italiana possono aprire inchieste sulla morte di cittadini italiani all’estero, ma non in caso di omicidio non intenzionale (nota: i nostri contatti hanno messo in guardia che i magistrati italiani sono famigerati per forzare queste leggi ai loro scopi, quindi resta da verificare se la tattica del governo italiano avra’ successo)”. ”Il rapporto e’ stato scritto avendo i magistrati in mente”, scrive ancora Sembler.

Il Pd chiede che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riferisca in Parlamentare su quanto riferito dai file di Wikileaks sul caso Calipari. “Le notizie, secondo cui l`ambasciata americana riferiva a Washington che il governo Berlusconi, allora in carica, avrebbe bloccato la richiesta delle opposizioni parlamentari di un`inchiesta che accertasse le cause dell`uccisione di Nicola Calipari – denucnia il responsabile sicurezza del Pd Emanuele Fiano – sono gravissime. Pretenderemo che il presidente del Consiglio riferisca al Parlamento, spiegando il contenuto di queste informazioni che dimostrerebbero che, per motivi inaccettabili di rapporti internazionali, il nostro governo avrebbe omesso di fare fino in fondo il proprio dovere per accertare le cause dell`uccisione di un servitore dello Stato, che si è sacrificato per riportare a casa una giornalista”.

”Sono notizie agghiaccianti – fa eco Ettore Rosato, deputato Pd componente del Copasir – e vogliamo subito chiarimenti in parlamento. Calipari è stato un servitore dello Stato, uno dei migliori uomini della nostra intelligence, pensare che il governo Berlusconi abbia impedito di fare luce sulla sua morte è inquietante. Visto che Berlusconi non ha voluto presentarsi al Copasir, dica in Aula davanti al parlamento e al paese cosa è davvero avvenuto”.
20 dicembre 2010

°°° Ma troppe porcate verranno fuori ancora negli anni. Berlusconi è solo un malavitoso “sceso” (lui sì) in politica, soltanto per continuare a rubare, per evitare la galera, e per leccare il culo ai potenti, vessando i deboli.

Happy_Halloween12522

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Italia di Berlusconi. Un regime assassino e menefreghista che permette qualunque porcata

Operaio cade da un tetto a Marcianise
Assunto sei ore dopo la morte

13:54 CRONACHE Un uomo stava lavorando senza contratto sulla sommità di un capannone industriale, che ha ceduto. Dopo l’incidente l’azienda ha spedito i documenti per regolarizzarlo.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2010/27-ottobre-2010/incidente-lavoro-marcianisel-operaio-assunto-sei-ore-la-morte–1804037601322.shtml

°°° Mi sembra ovvio che quando al potere c’è una cosca malavitosa, come questa di silvio berlusconi, impegnatissima a depredare il Paese di risorse e di diritti, qualunque farabutto si senta in dovere di arricchirsi per la sua parte, infischiandosene del prossimo. Dove sono gli ispettori del lavoro? Aboliti. Dove sono le risorse per la magistratura e le pene per gli imprenditori disonesti? Abolite. Dove sono le ottime leggi di Prodi e Bersani per la tutela dei lavoratori e la responsabilizzazione delle aziende? Abolite. Meno male che Silvio c’è! Alleluja su un’altra bara. la bara di uno dei tanti poveri eroi di questo sfortunatissimo paese, altro che i soldati di occupazione in Iraq e in Afghanistan!

b.bordello

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Il papa, in punto di morte, convoca Sarkozy e Berlusconi

Il papa è sul letto di morte. Sente che la vita lo sta abbandonando e fa convocare immediatamente  Sarkò e Berlusconi. I due mollano tutto e si precipitano al capezzale del vecchio morente. Il papa manda via tutti e resta solo coi due dittatorelli fascisti. Li fissa con gli occhi ormai vacui, ma irridenti. Nessuno dei due  ospiti apre bocca. Addirittura, Berlusconi ricaccia in gola la barzelletta del suo amico che muore affogato nelpozzo nero… Il papa cerca le mani dei due  e sposta lo sguardo dall’uno all’altro. Respira a fatica e aspetta. Finalmente, Sarkò non ne può più e  balbetta:

“Santità… perché ha voluto vedere solo noi due e non altri leader mondiali?”

Razinger si passa la  lingua secca sulle labbra smorte e sussurra:

“Perché  anche nostro Signore è morto tra due ladroni…”

dio stronzo

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Scusate, amici

Oggi vi ho un po’ trascurati, ma stavo adempiendo a compiti burocratici ingrati (ma quanto li odio!). Stamattina qui era tutto bianco, ma ora è sparita la poca neve: squagliata come gli elettori-pecora del mafionano. Voi state tutti bene?

I CITTADINI SI SVEGLIANO? ECCO LA BRUTTA FICTION BERLUSCONIANA: LASCIA SOLO DISPERAZIONE, TERRORE, E MORTE.

ALICE

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Ruotolo: la mafia insiste…

Sandro Ruotolo minacciato di morte

Da una lettera si evince che il numero due di Annozero è stato pedinato. Indaga la Digos

ruotolo

°°° Attenzione, amici, qui non si tratta dei deliri di un emilio fede del cazzo, che si è scritto due lettere minatorie da solo per esibire lo status della scorta. Qui è mafia governativa VERA!

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