Gasparri non ha tempo: è troppo impegnato a sparare minchiate per PENSARE!

Gasparri: “Toglietemi le multe
Non ho tempo per certe cose”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/17/gasparri-scrive-ai-vigili-toglietemi-le-multe-non-ho-tempo-per-certe-cose/266123/

°°°Ci credereste? Va bene che la loro arroganza la vediamo all’opera da quasi 20 anni, ma quando è troppo è troppo! A questa feccia bisognerebbe aprirgli la scatola cranica vuota e pigiarci dentro il libretto della Costituzione.

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Multe, «automobilisti perseguitati da Berlusconi»

Multe, «automobilisti
perseguitati da Berlusconi»

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Da domani entra in vigore il decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150 che diminuisce da 60 a 30 giorni i termini per presentare ricorso al giudice di pace contro le violazioni al Codice della strada. «È l’ennesima ingiustizia a carico dei tartassati automobilisti, che ora avranno sempre maggiori difficoltà ad impugnare una multa, visto che occorrono giorni perchè un principiante possa capire come si fa un ricorso e se esistono i presupposti per impugnare. Per non parlare dei tempi tecnici per avere la documentazione dai vigili, dalla foto dell’autovelox alla durata del giallo», dice il Casper, Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori: «Gli automobilisti sembrano letteralmente perseguitati dal Governo Berlusconi».

«Si tratta, infatti, del Governo che ha il record nella storia della Repubblica per il numero di provvedimenti presi contro gli automobilisti, pari almeno a sette: aumento della accise (luglio 2011), per una stangata pari a 60 euro ad autovettura; aumento dell’Iva sulla benzina (settembre 2011), per una stangata pari a 19 euro ad autovettura, oltre che sull’acquisto delle auto; introduzione del contributo unificato per i ricorsi delle multe a partire dal gennaio 2010, ricorsi che prima erano esenti da qualunque pagamento; aumenti ulteriori del contributo unificato, che prima passa da 30 a 33 euro e il 6 luglio del 2011 passa da 33 a 37 euro (per impugnare un divieto di sosta da 39 euro, quindi, se ne devono pagare 37); aumenti esponenziali delle multe (come se inasprire le pene invece che aumentare i controlli servisse a ridurre gli incidenti stradali); aumento delle tasse sulle polizze rc auto; aumento dell’ Imposta provinciale di trascrizione (Ipt)».

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La toppa della carfregna

Ho detto toppa, nel senso che HA TOPPATO, non topa…

Viaggio nella semiperiferia per verificare gli effetti dell’ordinanza del sindaco
«Le multe? Me le fanno e le butto via»
La prostituzione si è soltanto spostata
Sabrina: «Che mi pignorino i capelli». Luana: «Multa mentre andavo in farmacia. Ma non pago»

MILANO – Basta farsi un giro dopo la mezzanotte, nelle vie della semi-periferia di Milano – viale Zara, viale Sarca, viale Ortles, fra i cantieri aperti delle ex Varesine, in piazza Napoli, o più a sud, in viale Toscana – per rendersi conto che il mestiere più vecchio del mondo continua a far girare economia e macchine attorno alle lucciole. Il vicesindaco Riccardo De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate e le ammende raddoppiate (oltre mille nel mese di marzo), grazie all’ordinanza del sindaco Moratti firmata a novembre. Ma il giro di prostituzione in città si è soltanto spostato di un passo, nell’anello più ampio della città, adottando alcuni accorgimenti. Il primo fra tutti? Stracciare le multe.
«Mi possono pignorare giusto i capelli», alza le spalle Sabrina, 30 anni, che ha collezionato sei ammende, ma non ha intenzione di pagarne nemmeno una. «Non ho casa, non ho macchina, ho giusto me stessa – si consola -. Ci hanno solo complicato la vita. Io non vado più in minigonna, ma in jeans, maglietta e scarpe da tennis, ma tanto i clienti lo sanno chi siamo». Sabrina guadagna 100-150 euro a notte, vorrebbe smettere, ci ha provato facendo la commessa, ma: «Non ho alternative, dopo un mese è punto e a capo e il richiamo della strada, del soldo facile è più forte, mi sto facendo curare da uno psicologo per cercare di smettere».

In jeans e maglietta anche Sophia, 24 anni, rumena, che lavora in viale Ortles e si guarda intorno continuamente, infastidita o impaurita: «Ne ho nove, me le fanno e le butto via, anche se ho dato la residenza e i documenti. Ho chiesto ai poliziotti e ci dicono che devono farcele, ma hanno capito anche loro che non le paghererò». Intorno a via Sassetti, chi se lo può permettere, sta in macchina, un po’ per il freddo, un po’ perché così può scappare via. Rafaela, viado di 22 anni, aspetta i suoi clienti dentro una piccola 500 rossa che profuma di fragola, le dà più sicurezza. Continua a presentare ricorsi: «Una volta mi hanno multata mentre andavo in discoteca da un’amica, un’altra mentre attraversavo la strada. Non è dignitoso, dipende solo dal fatto che vado in giro scollata?».

L’ordinanza del sindaco Moratti impone 500 euro di sanzione a «chi si ferma a piedi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico». Così molte fanno finta di aspettare un autobus alla fermata. Luana, 24 anni, è stata fermata dalla polizia municipale addirittura mentre andava in farmacia. «Ti trattano come un cane: “Sgombrare, via, stai zitta”. Ci hanno reso la vita un inferno, ma non pagherò, venissero a sequestrarmi i vestiti, è l’unica cosa che posseggo».

Le altre strade della prostituzione in città sono virtuali. Le più avanzate, tecnologicamente si fanno adescare in Rete, su alcuni forum, i clienti scrivono anche i commenti sulle prestazioni. Sui siti specializzati si trovano le inserzioni di girls, trans e accompagnatrici in tutta Italia, con tanto di foto e cellulare. Ma anche Elvira e Zaira, travestiti di 35 anni, frequentatrici della Stecca (nella futura città della moda), usano le e-mail per farsi contattare dagli habitué.

Il vicesindaco De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate (da 100 a 47) e le ammende raddoppiate, che nei primi 3 mesi del 2009 le ammende sono state 2.355, per una media di 26 sanzioni al giorno, un terzo applicate ai clienti e due terzi alle squillo. Per le casse del Comune l’incasso potenziale di questi 3 mesi sarebbe di oltre un milione 177 mila euro (nei primi due mesi del 2008 si arrivava al massimo a 442 mila euro). Ma chi le pagherà?

Ketty Areddia

°°° Ecco che l’ennesima leggina di merda di questo governicchio è servita solamente come un degradante spot elettoralistico. Ma a questi cialtroni interessano giusto i voti per mantenere il potere. E il potere, lo sanno anche i sassi, serve per NON andare in galera e per continuare a fare gli affari sporchi e illeciti. In galera ci mandano i poveri immigrati e le povere prostitute, stando ben attenti a NON disturbare le mafie e i trafficanti. D’altronde, basta sentire come si vantano i razzisti in tutti i salotti sconci della tv: per certificare che gli immigrati sono tutti delinquenti e dunque “da odiare”, sbandierano che il 70% dei carcerati sono, appunto, immigrati o “clandestini”. NON dicono che è facile tenere in gabbia un poveraccio che non ha nemmeno i soldi per mangiare, figurarsi per per pagare un avvocato decente!

crisi-del-tessile

CON QUESTE LEGGI PORCATA CI PULIAMO IL CULO:

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