Pirati a Napoli

I pirati nel Golfo di Napoli
rapinato un imprenditore

A bordo di un gommone, con mitraglietta e pistola, hanno speronato e poi rubato un “13 metri” di un concessionario d’auto. Che è stato buttato in acqua, con il salvagente, insieme al suo marinaio


°°° Io avevo detto che Burlesquoni e il suo regimetto ci avevano riportato 60anni indietro… a quanto pare, invece, siamo tornati al 1700. Chissà se questi pirati avevano il pappagallo regolamentare sulla spalla o se Cocorito doveva andare – come tutte le sere – a sparare cazzate a Porta a Porta e nei Tg.

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gasparri

Gasparri, da giovane, era poliziotto della stradale. Un pomeriggio, ferma un uomo per eccesso di velocità: “Posso vedere la sua patente?”.
L’uomo: “Non ce l’ho, me l’hanno sospesa per eccesso di velocità”.
G: “Mi fa vedere il libretto della macchina?”.
U: “Non è mia l’ho rubata”.
G: “La macchina è rubata?”.
U: “Esatto. Ma aspetti un attimo, mi pare di aver visto il libretto mentre mettevo la pistola nel portaoggetti”.
G: “C’è una pistola nel vano portaoggetti?”.
U: “Certo. E’ li che l’ho messa dopo aver sparato alla donna che era su questa macchina e averla messa nel bagagliaio”.
G: “C’è un CADAVERE nel BAGAGLIAIO?!”.
U: “Si’, signore”.
Dopo aver sentito queste confessioni, abbastanza stordito, Gasparri chiama immediatamente il proprio capitano in centrale. La macchina viene rapidamente circondata dalla polizia e il capitano (C) si avvicina all’auto per risolvere la grave questione: ” Signore, posso vedere la sua patente?”.
U: “Certamente. Eccola qui, come può vedere è valida”.
C: “A chi appartiene la macchina?”.
U: “E’ mia signore. Ecco il libretto. E’ intestato a me vede?”.
C: “Può aprire, lentamente, il vano portaoggetti e farmi vedere se contiene armi?”.
U: “ARMI?!… Mah… Certo signore, guardi, non c’è nulla, vede?”.
In effetti nel vano portaoggetti non c’è nessuna arma.
C: “Può aprire, lentamente, il bagagliaio? Mi è stato riferito che contiene un cadavere”.
U: “CADAVERE?! Ma sta scherzando? Comunque… guardi da sé, senzagasparri21 il minimo problema”.
Il bagagliaio viene aperto e non contiene nessun cadavere.
C: “Non capisco. Il poliziotto che l’ha fermata mi ha riferito che lei gli ha detto che non aveva la patente, che aveva rubato la macchina, che aveva una pistola nel vano portaoggetti e che c’era un cadavere nel bagagliaio”.
U: “Davvero!?! E scommetto che quel bugiardo figlio di puttana le ha anche detto che stavo passando il limite di velocità”.

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Ma chi è, mia suocera?

Bergamo, 00:16
TABACCAIA PRENDE A SBERLE RAPINATORE ARMATO
La tabaccaia di Curnasco rischia di diventare il terrore dei rapinatori: due mesi fa li aveva messi in fuga tirandogli addosso il registratore di cassa, stasera li ha addirittura presi a sberle. E’ comunque andato a segno (con un bottino di 2.500 euro tra denaro e ricariche telefoniche) l’assalto effettuato da due malviventi armati stasera dopo le 19 al negozio di tabacchi, giornali e profumi di via Cadorna a Curnasco. I due, con delle calzemaglie sul volto e calzando dei guanti, erano armati con un coltellino e una pistola. Il primo uomo con il coltello ha minacciato la cliente presente in quel momento nel negozio, poi l’ha immobilizzata a terra, portatole via il borsellino che aveva in mano. L’altro rapinatore e’ passato dall’altra parte del bancone puntando la pistola (forse giocattolo) alla commerciante, prendendo dalla cassa soldi e ricariche telefoniche. Ma a questo punto la negoziante ha reagito sferrando calci e pugni e colpendo il malvivente in pieno volto con un ceffone. I due banditi, presi in contropiede, sono scappati raggiungendo una Peugeot grigia scappando verso Bergamo, abbandonando pero’ sul posto il coltello, che e’ stato sequestrato dai carabinieri.

suocera11

tabaccaie

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La religione fa malissimo!

Russia: prete stermina famiglia e si suicida

29 Aprile 2009 23:18 ESTERI

MOSCA – Un prete ortodosso, da tempo sofferente di disturbi psichici, ha ucciso a colpi d’arma da fuoco moglie e figlio e poi si e’ tolto la vita: e’ successo ieri notte a Rostov sul Don, nel sud-ovest della Russia. Due notti fa, nella capitale Mosca, un’episodio simile: un poliziotto ha ucciso tre persone con la pistola e poi si e’ suicidato. (Agr)

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dirigenti un po’ così

la sentenza del tribunale di milano
Scopre che la moglie è lesbica da una email Il giudice: non c’è violazione della privacy
La donna aveva denunciato il marito che aveva chiesto l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota

MILANO – Il diritto alla verità prevale sul diritto alla privacy? Sta forse nella risposta a questo interrogativo il motivo che ha spinto ieri il giudice monocratico del Tribunale di Milano, Giuseppe Cernuto, ad assolvere dal reato di violazione della privacy un marito che aveva scoperto da una mail nel computer di casa la relazione della propria moglie con una donna, avviando di conseguenza le pratiche di separazione. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Enzo Pacia, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre mesi.

I protagonisti di questa storia, che risiedono nella provincia di Como, sono un dirigente d’azienda oggi quarantunenne e la moglie, 36 anni, addetta al marketing. Si conoscono in ufficio all’inizio del 2000 e si sposano con rito religioso nel 2001. Due anni dopo nasce una bimba e, quasi contemporaneamente, lui scopre per caso sul comune indirizzo di posta elettronica, inequivocabili messaggi che la moglie inviava a una donna con la quale, da quanto si capisce, intrattiene una relazione. Chiede spiegazioni, lei ammette la cosa, poi decidono di comune accordo di rivolgersi a uno psichiatra per cercare di risolvere i loro problemi. Ma dopo numerose sedute, singole e in coppia, la situazione invece di migliorare diventa critica e così i due scelgono la separazione. Per sistemare subito le questioni pratiche (alimenti, casa e affidamento della bambina) decidono di procedere con la separazione civile ma si rivolgono contemporaneamente a un noto avvocato comasco che si occupa di annullamento dei matrimoni alla Sacra Rota, esistendo i presupposti della nullità in quanto la donna al momento delle nozze aveva nascosto la propria omosessualità al fututo marito. L’avvocato, per procedere nella pratica, chiede alla coppia di farsi dare una relazione dallo psichiatra che li ha assistiti, un noto professionista milanese, che è anche docente alla Statale.

Quando la donna legge quel documento scoppia però il putiferio. Perchè vengono citate le mail che aveva scoperto il marito e che servono a descriverla come lesbica affetta da disturbi della personalità. Scatta una denuncia contro il marito e anche contro lo psichiatra, accusato di violazione della privacy, sottrazione di corrispondenza e ricettazione della mail (quest’ultima ipotesi di reato, commessa a Milano, toglie la competenza al giudice di Como). Il processo va avanti quattro anni. Nel frattempo la donna ritira la querela per diffamazione e ricettazione. Il pm nei giorni scorsi chiede la condanna a tre mesi del marito e dello psichiatra. Ieri però arriva l’assoluzione per entrambi. Esclusa la violazione della privacy per la lettura della mail da parte del marito in quanto l’indirizzo di posta era comune e l’accesso libero a tutti e due, la violazione sarebbe consistita quindi solo nella diffusione attraverso il documento redatto dallo psichiatra. Ma, sostengono i difensori, la giurisprudenza riconosce il principio secondo il quale quando c’è un conflitto tra due diritti notevoli, in questo caso il diritto alla verità e quello alla privacy, il primo risulta sempre prevalente.

Luigi Corvi

°°° Il giudice si chiama Cernuto… con la E. Il marito è un povero pistola che ha scatenato un casino e messo nella merda almeno tre persone: la moglie, la bambina e se medesimo. Ma, dico io, invece di essere contento che tua moglie si diverte! Ma proponiti come terzo nei giochi saffici e non rompere i coglioni! Ah, già… se la moglie gli ha preferito una donna, lui non dev’essere tutto questo granché.

buonanottina1

corna1

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