Si torna agli anni 20

Berlusconi:limiti all’alcol in tutta Italia

«Ottima scelta proibirlo agli under 16, imitate la Moratti»

I giovani: «Berremo lo stesso»

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l’avvio era stato promettente, i genitori accompagnavano i figli rassicurati

Francia, chiude la prima disco analcolica

Aperto a dicembre il locale nel paese di Bourbon-Lancy

è fallito a luglio: non c’erano abbastanza clienti

PARIGI – Si chiamava Be Soft, prima discoteca analcolica di Francia. Aperta a dicembre, chiusa a luglio. Causa assenza clienti. Un esperimento fallito nonostante una nuova normativa che ormai vieta la vendita di bevande alcoliche ai minorenni in tutto il paese.

NOVITA’ – Eppure, l’avvio era stato promettente con fronde di adolescenti accompagnati alle porte del locale direttamente da genitori rassicurati. «Una volta passato l’effetto novità – racconta oggi con amarezza il gestore Julien Luck al Parisien – i clienti non si sono più visti. Solo una sera sono riuscito a organizzare una festa con più di 150 persone, ma per rimanere aperto doveva andare così tutte le notti».

COLPE – Il fallimento, secondo Luck, è anche colpa dei grandi marchi di bibite analcoliche che non hanno sostenuto il progetto: «Non ho avuto alcun aiuto neanche dal ministero della Salute, dalle associazioni per la sicurezza stradale o dalle compagnie assicurative. Il problema poi è che spesso per i giovani se non c’è alcol non ci può neanche essere festa». E la colpa magari sta anche del fatto che la discoteca è stata aperta a Bourbon-Lancy, cittadina termale al crocevia tra Borgogna, Auvergne e Rhone-Alpes, terre di ottimi vini.

DISCO – Be Soft ha chiuso nonostante lo scorso giugno sia stata approvata una legge che ha alzato da 16 a 18 anni la soglia minima d’età per acquistare alcolici e vietato gli open bar, oltre che la vendita di sigarette ai minorenni. Luck ammette: «Forse ho sognato troppo, ma sono sicuro che il concept potrebbe funzionare in una grande metropoli». Nel frattempo, il gestore ha aperto un nuovo locale notturno poco distante dal precedente, ma stavolta con un bar ben fornito con alcolici e superalcolici.

Alessandro Grandesso

°°° Tra le tante minchiate di questo regimetto ci mancava anche questa. Dopo averci riportato all’Alabama anni 50 con le leggi razziali, ora ci riporta al proibizionismo degli anni 20 a Chicago. Per curiosità… ricordate chi si arricchì col proibizionismo?

Burlesquoni è davvero come una piantagione di banane: NON NE FA UNA DRITTA!

berlusconi-padrino

capone

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