Che succede a questi scemi di FB italiano?

Che succede a FB italiano? Non mi permette di inviare messaggi di risposta né di scrivere a una amica. Mi blocca sostenendo che si tratta di “contenuti bloccati e censurati”!… ma sono scemi?

Va bene che vengono ricattati e minacciati dalla mafia di regime, ma a tutto c’è un limite! FB è mille volte più potente e meno delinquente di berlusconi. Può farlo trottare a schiocchi di frusta…

FB

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Lesa maestà (Padellaro per l’Unità)

Lesa maestà

di ANTONIO PADELLARO

L’altra sera, scaricando insulti sugli
ospiti di Ballarò, Silvio Berlusconi ha
confermato ciò che di lui già si conosceva.
Un padroncino iracondo che
tratta i giornalisti Rai come servitù a cui sbattere
il telefono in faccia e da licenziare in
tronco se non rigano dritto. Floris ha reagito
a tono e si è meritato l’applauso di quanti
cominciano ad averne piene le scatole di
questi presunti statisti la cui arroganza è direttamente
proporzionale al malgoverno del Paese.
L’altro giorno, escludendo il Fatto dalla Festa
della Repubblica, il Quirinale si è comportato
come nessuno si sarebbe aspettato. Scriviamo
“il Quirinale” perché preferiamo credere che la decisione
sia da addebitarsi alla solerzia di un funzionario in stato confusionale,
a giudicare dalle spiegazioni raccolte da Luca Telese. L’episodio
in sé è minimo: a parte lo splendore dei giardini e la
processione dei soliti dignitari ammessi al cospetto
dei soliti potenti, il ricevimento per il 2 giugno non
ha molto altro da segnalare.
Ciò che colpisce è l’esclusione punitiva, come
se gli inviti scaturissero da una lista dei
buoni e dei cattivi. Criterio poco istituzionale
se tutto deve dipendere dalla postura
ossequiosa e dalla assoluta assenza di critiche.
Modalità, verrebbe da dire, tipicamente berlusconiane
che speriamo non contagino altri Palazzi. Della presidenza Napolitano
non abbiamo condiviso la firma sotto le tante
leggi ad personam che andavano rispedite
al mittente. O l’adesione francamente eccessiva
alla tesi del Craxi perseguitato. Comprendiamo
quanto sia stretto il sentiero costituzionale sul quale
il capo dello Stato deve muoversi; e quanto sia difficile avere a che
fare con un premier che si comporta come un sultano. Ma se non siamo
d’accordo cos’è, lesa maestà?
Per esempio, sulle intercettazioni Napolitano auspica che
il testo finale sia “più accettabile” del testo iniziale. Ma si
può rendere “più accettabili” norme che aiutano i delinquenti
e imbavagliano l’informazione? Comunque, se non
siamo graditi a corte ce ne faremo una ragione. Ce lo dicano
senza penosi sotterfugi.
Siamo rispettosi delle istituzioni. Che, però, appartengono
a tutti.

°°°Ben detto. Padellaro omette di dire una cosa ovvia: Napolitano è ricattato (tutti sappiamo benissimo da chi), quindi ricattabile. La domanda è… Perché?

ber-corruttore

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Dieci quesiti sul premier «privato»


di Nando Dalla Chiesa

Gossip da Novella 2000 o affare di Stato? Credere al Tg1 o alla stampa di tutto il mondo? In proposito avrei anch’io, come si usa, dieci interrogativi da proporre.

Primo. A quanto pare il premier trascorre parte ragguardevole del suo tempo coltivando un universo di giovani donne. Pensando a invitarle, a intrattenerle, a inseguirle per telefono, a disegnare e acquistare regali per loro, a raccomandarle. Avere un capo del governo che si dedica a questo invece di lavorare per il paese, e che anzi per loro diserta appuntamenti ufficiali in cui è già stato annunciato, è un fatto privato o un fatto pubblico?

Secondo. Il capo del governo ha trasformato una sede privata (palazzo Grazioli) nella nuova vera sede della presidenza del Consiglio. Alla luce di quello che abbiamo saputo, su questa scelta ha senz’altro giocato un ruolo importante la possibilità di sbarazzarsi degli accertamenti troppo rigorosi di Palazzo Chigi sugli ospiti in entrata e in uscita. Il fatto che la sede del governo cambi per meglio consentire il viavai incontrollato di una folta corte pittoresca e border-line è un fatto privato o un fatto pubblico?

Terzo. Le molte giovani donne che hanno rapporti di amicizia, di tenerezza e di complicità con il capo del governo vengono ricompensate e talora risarcite con incarichi di rilievo nella politica, con candidature a ogni livello, dalle Europee alle Circoscrizionali, con posti nella pubblica amministrazione o enti vari. Il fatto che si sia affermato questo criterio di scelta per reclutare la classe dirigente è un fatto privato o un fatto pubblico?

Quarto. La normativa sulle intercettazioni telefoniche approvata dal Senato ha preso il via dalla pubblicazione di registrazioni che riguardavano le relazioni e i problemi del capo del governo con alcune giovani signore dello spettacolo, e dunque dalla preoccupazione del capo del governo di tutelare questa sua sfera di intimità. Vivere in un paese che per queste ragioni viene costretto ad abbassare la guardia contro la criminalità è un fatto privato o un fatto pubblico?

Quinto. Il capo del governo è visibilmente sotto ricatto. Chi ha fotografato, chi ha filmato, chi ha visto, chi ha sentito. Un numero sterminato di persone che deve essere zittito o acquietato (anche con posti e carriere). Ma può permettersi un paese di essere governato di chi è nella condizione di subire ricatti senza fine? Ed è questo è un fatto privato o un fatto pubblico?

Sesto. Da quel che ci è stato raccontato, donne sconosciute possono entrare nella dimora del presidente del Consiglio, fare foto e registrare. C’è una questione di vulnerabilità del governo. Chi evoca complotti ogni giorno non faticherà a capire che, una volta scoperta l’infallibile via d’ingresso, anche una potenza straniera ostile potrebbe avere accesso a informazioni privilegiate. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?

Settimo. Imprenditori arricchiti in pochi anni sono in grado di stringere rapporti preferenziali con il capo di governo facendo «bella figura» con lui grazie alla raccolta e consegna a domicilio di donne giovani e piacenti a pagamento. Che effetti ha sul sistema degli appalti, sulle cordate in affari, sulle concessioni, un rapporto preferenziale di questo tipo? Ed è questo un fatto privato o un fatto pubblico?

Ottavo. Una ragazza senz’arte né parte, invitata a cena dal capo del governo, reclama di essere pagata perché «non lo faccio mica per la gloria». In qualunque paese un invito a cena dal capo del governo è motivo di orgoglio. Qui no, non più. Come se Cenerentola chiedesse di essere pagata dal Principe. Ma se il prestigio della carica cade tanto in basso, anche a causa dei comportamenti del capo del governo medesimo, è questo un fatto privato o un fatto pubblico?

Nono. I giornali di tutto il mondo scrivono ciò che le nostre tv tacciono. Il nostro governo è lo zimbello dell’Occidente. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?

Decimo e ultimo interrogativo.Siccome la centralità politico-culturale dell’harem si è sviluppata di pari passo con lo svuotamento del Parlamento e l’imbavagliamento dell’informazione, si assiste a un surreale scivolamento istituzionale: dalla repubblica parlamentare verso il sultanato. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?

P.S. Le stesse ossessioni del capo del governo segnalano qualche sua difficoltà ad essere, come dicevano i latini, «compos sui» (Veronica: mio marito non sta bene). L’equilibrio psichico di un capo di governo è un fatto privato o un fatto pubblico?

b-pagliaccio-mondiale2

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