Matteo Salvini difensore d’ufficio (dei ladroni della Sega nord)

Dio (se c’è) benedica Matteo Salvini per la funzione che si è data di rendere evidenti i peggiori vizi della Lega. Vizi che secondo noi, che non siamo magistrati, sono anche più gravi degli stravizi illegali. Basta pensare alle madornali uscite di Salvini in vari momenti della storia leghista. Quando propose, per esempio che nella metropolitana di Milano ci fossero vagoni per soli milanesi, in modo che gli autoctoni non dovessero più essere costretti a mischiarsi con il resto del genere umano. Poi, naturalmente, sostenne che si era trattato solo di una provocazione, senza peraltro spiegare chi e che cosa intendesse provocare. Perché è tipico dei leghisti restare sempre nella via di mezzo tra il razzismo dichiarato e la violenza verbale, tra la minaccia e la pagliacciata, la pernacchia e l’ingiuria. In modo che possano sempre tirare il sasso e nascondere la mano. E ancora ci provano adesso che sono stati presi con tutte e due le mani nel sacco. Per cui, da un lato dicono (come ha detto Salvini l’altra sera nel programma di Lilli Gruber) che i leghisti non perdonano i ladri, ma quando si scopre che i ladri sono loro, ecco che rispunta la congiura contro il Nord. E addirittura, per sminuire i fatti, Salvini ha sostenuto che il vero furto è quello delle tasse pagate dal Nord e andate a Roma a ingrassare chi sa chi. Invece i soldi di Roma (versati da tutti gli italiani) hanno ingrassato proprio la famiglia del fondatore della Lega, un certo Umberto Bossi, che ora, secondo i suoi difensori, non sarebbe più in grado di intendere, ma di volere sì. Un uomo che ha preteso di farsi partito e territorio, nazione e Stato, ma non è mai stato altro che un incredibile bugiardo, disposto ad allearsi con chiunque pur di “portare a casa” il conquibus. Perché, quando gli serve, viene buono anche il latinorum: come ai tempi di Renzo Tramaglino, c’è sempre qualcuno che ci casca.

Maria Novella Oppo

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La Lega: ritirate dalle biblioteche il libro sulla famiglia omosessuale°°° E quando mai siete entrati voi in una biblioteca?

La Lega: ritirate dalle biblioteche
il libro sulla famiglia omosessuale

Salvini: “I genitori protestano perché confonde i bambini”. Guida: no alle censure
Zajczyk, delegata per le pari opportunità: “Situazioni che esistono, vanno spiegate”

di ZITA DAZZI

La Lega: ritirate dalle biblioteche il libro sulla famiglia omosessualeIl libro al centro delle polemiche

Due mamme che si vogliono bene, tanti bambini, nessun uomo. Un piccolo libro cartonato, con figure colorate e frasi chiare, racconta ai

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Alemanno: «Possibili nevicate venerdì, strategia nordista contro Roma»

Verissimo, la nevicata di venerdì l’hanno ordinata Borghezio e Salvini per vendicarsi dei 1600 parenti e amici che Alemanno ha fatto assumere a comune e regione. Per carità, nulla che la lega non abbia fatto in precedenza, ma i parenti di Alemanno sono addirittura più incapaci e ladri dei leghisti, da qui la vendetta.

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Milano, con Pisapia, CAPUT MUNDI. Alla faccia dei trogloditi razzisti della lega.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/06/i-nuovi-diritti-dei-milanesi/189167/

A proposito di asili, questa settimana la giunta di Milano ha preso un’altra decisione che ha fatto rumore: gli istituti comunali saranno aperti anche ai figli di immigrati senza permesso di soggiorno. O meglio, a tutti quelli che “sono presenti abitualmente nel Comune di Milano e privi di una residenza anagrafica”. La dicitura in realtà era già presente nella delibera della precedente giunta: decisione della signora Moratti? Non proprio. Era intervenuto il Tribunale, statuendo che è necessario accogliere anche i figli di clandestini. Il Comune di Milano era stato anche condannato a una multa per aver discriminato un bimbo: “il diritto all’educazione, di cui il minore è titolare, rientra nei diritti fondamentali della Costituzione”. Insorge la Lega (che noia): “La clandestinità è un reato” – tuona Matteo Salvini. “E non è giusto agevolare chi vive in una situazione di reato. I bambini non si toccano, è il principio che contestiamo”. I bambini non si toccano? Basta guardare la squallida vicenda di Adro per capire quanto valga quest’affermazione.

Bene ha fatto Pisapia a rivendicare, con orgoglio, la distanza dal Carroccio. “Noi aiutiamo tutti quelli che sono in stato di necessità, che si tratti di senzatetto o di asili”, ha dichiarato il sindaco. I diritti sono un valore. Però non è sufficiente che restino slogan da comizio elettorale. Le cose non basta saperle: a volte bisogna vederle, bisogna vedere che qualcuno le mette in atto. E’ il valore dell’esempio. Qualcuno pensa che queste dimostrazioni di civiltà non siano necessarie: finché qualcuno metterà in circolazione il veleno della discriminazione, ci sarà bisogno di antidoti. Del resto siamo un paese dove si è arrivati – com’è accaduto ad Adro – a togliere il pane di bocca ai bambini. Gli animali con i loro cuccioli sono meno bestiali.

°°° Non c’è da aggiungere altro alle parole di Pisapia. Salvini? Fuori dall’italietta che hanno creato sarebbe dove gli compete: A LAVARE CESSI IN QUALCHE STAZIONE PERIFERICA.

ECCO L’IDIOTA ALCOLIZZATO

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La merda aberrante

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MILANO – Il Tribunale del lavoro di Milano ha parzialmente accolto il ricorso del marocchino Mohamed Hailoua, che lamentava di non poter essere assunto dall’Atm (Azienda di trasporti milanesi) a causa di un regio decreto del 1931 che prevede

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