Spiagge: i diritti del bagnante

Spiagge: i diritti del bagnante

Accesso e “vista mare”. I Verdi lanciano il manuale di difesa dei diritti del turista. Un esposto contro “chi non consente di avvicinarsi alla battigia”

°°°Prodi fece una buona legge anche per questo  nel 2006, ma i berlusconidi hanno murato di nuovo quasi tutte le spiagge. CHE SONO DI TUTTI! Fatevi sentire se vi capita qualche prepotente: immediatamente un esposto ai carabinieri.

TANGA  STRIMINZITI PER LA CRISI E IL CALDO

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°°° Come “rischio”? SONO LEGGI RAZZIALI!

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°°° Avete fatto caso? Ci sono più morti ammazzati a MIlano che a Gaza, ultimamente.

«Bandiere Blu»
a 227 spiagge,
12 in più del 2008

°°° Alla Sardegna solamente due. Sapete perché? Perché abbiamo i peggiori sindaci del mondo e le nostre spiagge fanno schifo: sporche e senza nemmeno l’ombra di servizi!

immigrati

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Da ragazzo…

Quand’ero ragazzo (dai 19 ai 23 anni) e dirigevo la Belldisc, la Bluebell Records, e la Produttori Associati a Milano, oltre a scrivere canzoni, scrivevo per qualche rivista, scrivevo programmi per Radiocapodistria e RadioMonteceneri, scrivevo le gag per I BRUTOS (con le quali hanno girato il mondo: da Las Vegas all’Olimpià di Parigi). Però mi divertivo anche a presentare e a dirigere spettacoli. Partecipai come direttore artistico, per un paio di estati, al GIROTONDISSIMO: una specie di festival dello Zecchino d’Oro che girava lungo tutte le più prestigiose località balneari d’Italia. Un anno lo presentò Calaudio Lippi e c’erano ospiti I Brutos, Betty Curtis, e tanti altri artisti di nome. Facemmo 33 date, poche rispetto alle 65 del secondo anno. Lo show era garbato, divertente, coinvolgeva grandi e piccini e “tirava”. Lo facevo aprire da una sfilata di personaggi giganteschi della Disney (nostra sponsor), con dentro dei volenterosi ragazzi locali, che intascavano trentamila lire a testa. Durante queste tournée-vacanza (ogni mattina ce ne stavamo belli stravaccati in spiagge bellissime e con ogni comfort) cominciai a interessarmi del TURISMO. Ero e sono curioso come una scimmia e affamato di conoscenza. Facevo sempre in modo di pranzare, non solo coi sindaci e assessori che ci ospitavano, ma con TUTTE le anime del turismo VERO italiano. Questa sana abitudine l’ho conservata negli anni e anche nelle mie tournée successive, come comico, facevo sempre in modo di avere al mio tavolo gli operatori turistici di maggior successo.
Ascoltavo e imparavo. Perché vi dico questo? Perché sulla ridicola stampa sarda stanno già cominciando i bombardamenti di questo o quel sindachetto, di questo o quell’assessorucolo, che straparlano di TURISMO senza sapere ciò che dicono. Questi attrezzi non sono MAI andati nemmeno a Civitavecchia, oppure sono stati in due/tre posti in tutta la loro vita, ma… non hanno capito una sega. MAI! Nei sette anni che sono tornato qui in Sardistan, sono andato in incognito a decinaia di convegni sul turismo… Vi risparmio le minchiate che ho dovuto sentire. Addirittura dei giovani, con tanto di grafici e slide elettroniche, gente che ha fatto addirittura dei master, sparavano delle cazzate sesquipedali quanto inutili.
Tutti questi soldi buttati al vento, se investiti opportunamente e gestiti da mani sapienti, sarebbero bastati per fare della Sardegna UNA REGIONE TURISTICA VERA! Invece siamo ancora fermi a 40 anni fa: con le seconde case (vere e proprie porcilaie costruite coi blocchetti o coi foratini) che aprono 15 giorni l’anno, ma deturpano coste e paesaggi, con gli ALIGATORI: quegli zozzoni che arrivano con le macchine col carrello o con le auto a tre piani… primo piano: acqua minerale, pelati, valigioni e buste; secondo piano: carta igienica, pasta del discount, confezioni varie di conserve; terzo piano: motorino o bici, gommone con le pezzette multicolori, remi, ancorotto, e suocera… Questi li chiamo ALIGATORI perché qui non spendono mai un cent: si portano anche la carta igienica da casa e qui creano solo confusione, ingorghi, inquinamento e ci lasciano solo l’ALIGA. L’immondezza.
Ma quest’anno, con cappellusconi al comando, le cose andranno molto meglio: sicuramente aumenterà… L’IMMONDEZZA.

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