L’AQUILA. Desolazione, abbandono e… topi. E il miracolo del nano?

Vivono in sei in un bilocale
e lo condividono con i topi

A due anni e mezzo dal terremoto, la storia di Elvis: vive (abusivamente) con la famiglia in una casa degradata

In fuga dai topi. La storia di Elvis, 44 anni, un infarto alle spalle e altri problemi di salute in corso, è una storia di ordinario orrore, oggi, a L’Aquila, a due anni e mezzo dal terremoto. Elvis vive con la moglie Rita, 43 anni, due figli di diciassette e diciotto anni, la compagna di uno di questi e il bimbo di otto mesi della giovane coppia, a Monticchio, una frazione del capoluogo nelle vicinanze di Onna. In sei in un bilocale di appena 55 metri quadrati. Abita qui da quando, cinque anni fa, ha occupato abusivamente uno dei 72 appartamenti di un imponente e malmesso casermone dove, in seguito al terremoto, sono arrivati la muffa e i topi. Ratti, più che semplici topi, grandi e aggressivi. Per stessa ammissione dell’Ater, intervenuta con la Asl già una prima volta ma, almeno finora, con esito parziale.

In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi) In sei in un bilocale (con i topi)

Per questo Elvis, che nonostante sia abusivo versa regolarmente all’Ater l’affitto (un forfait di 75 euro al mese, previsto in virtù di una norma che da una parte riconosce gli inquilini di fatto e dall’altra ne obbliga lo sfratto), pochi giorni fa è stato costretto a

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L’ANTICAMORRA? IN UNA STALLA

la Repubblica
di ALBERTO CUSTODERO

Caserta, tra polvere e topi
contro il clan dei Casalesi

Commissariati ridotti a porcili, uffici in condizioni tali per cui non è possibile viverci o lavorarci. Lo dicono gli ispettori più volte chiamati a verificare gli ambienti in cui lo Stato dovrebbe “riaffermare la propria presenza sul territorio”. La frase è del ministro Maroni, ma i fatti raccontano una realtà di incredibile degrado

CASERTA – Commissariati anticamorra come “stalle”. Poliziotti costretti a vivere in uffici “in stato di totale abbandono in termini di pulizie” nei quali sono “violate le più elementari norme della legge 626 sulla sicurezza nei posti di lavoro”. Accade nel Casertano, terra di Gomorra, quartier generale della Polizia di Stato della lotta al clan dei Casalesi.

È qui il posto che il ministero dell’Interno ha elevato a esempio (il cosiddetto “modello Caserta”), di come si combatte la malavita organizzata e di

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Zecche, topi e zanzare

La Sardegna tutta, in mano a questi banditi incompetenti di destra, ma soprattutto la provincia di Cagliari dove i soldi vengono abbondantemente spesi i zoccole, scimmiette, e cocaina, sono in allarme per l’invasione di questi parassiti. Eppure, i parassiti TRA LORO dovrebbero comunicare…

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