E noi ce la prendiamo coi pochi turisti, ma i vandali sono quasi sempre sardi!

Sinis, saccheggia spiaggia di S.Giovanni
Pensionato in auto con 35 chili di sabbia

La segnalazione di un cittadino ha consentito a una pattuglia della stazione Forestale di Oristano di recuperare un sacco con 35 chili di sabbia rubati nella spiaggia di San Giovanni di Sinis da un uomo di 64 anni originario di Villaurbana ma da tempo residente nella penisola.

Il sacco con i preziosi chicchi di quarzo è stato rinvenuto nel bagagliaio dell’auto condotta dall’uomo, che ora dovrà rispondere di furto aggravato e di violazione dell’articolo 1162 del Codice di Navigazione, che punisce con una sanzione amministrativa da 1.549 a 9.296 euro l’estrazione di arena da aree del demanio marittimo. La sabbia rubata dal litorale di San Giovanni è simile a quella che caratterizza la non lontana spiaggia di Is Aruttas. Questi furti, fa sapere la Forestale, stanno comportando danni irreparabili al delicato ecosistema marino delle spiagge del Sinis e la collaborazone dei cittadini, come è avvenuto in questo caso, è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.

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Aridaje…

Caccia senza limiti, blitz della Lega
“Fucili anche in mano ai sedicenni”

Oggi a sorpresa in Aula le norme bocciate. I parlamentari del Carroccio ripropongono la possibilità di sparare ai migratori dopo una rivolta all’interno della stessa maggioranza di ANTONIO CIANCIULLO (Rep).

°°° Ecco che questi vandali buzzurri tornano alla carica. Cosa non si fa per un pugno di voti, alla faccia della civiltà e dell’ecologia…

caccia

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Da ragazzo…

Quand’ero ragazzo (dai 19 ai 23 anni) e dirigevo la Belldisc, la Bluebell Records, e la Produttori Associati a Milano, oltre a scrivere canzoni, scrivevo per qualche rivista, scrivevo programmi per Radiocapodistria e RadioMonteceneri, scrivevo le gag per I BRUTOS (con le quali hanno girato il mondo: da Las Vegas all’Olimpià di Parigi). Però mi divertivo anche a presentare e a dirigere spettacoli. Partecipai come direttore artistico, per un paio di estati, al GIROTONDISSIMO: una specie di festival dello Zecchino d’Oro che girava lungo tutte le più prestigiose località balneari d’Italia. Un anno lo presentò Calaudio Lippi e c’erano ospiti I Brutos, Betty Curtis, e tanti altri artisti di nome. Facemmo 33 date, poche rispetto alle 65 del secondo anno. Lo show era garbato, divertente, coinvolgeva grandi e piccini e “tirava”. Lo facevo aprire da una sfilata di personaggi giganteschi della Disney (nostra sponsor), con dentro dei volenterosi ragazzi locali, che intascavano trentamila lire a testa. Durante queste tournée-vacanza (ogni mattina ce ne stavamo belli stravaccati in spiagge bellissime e con ogni comfort) cominciai a interessarmi del TURISMO. Ero e sono curioso come una scimmia e affamato di conoscenza. Facevo sempre in modo di pranzare, non solo coi sindaci e assessori che ci ospitavano, ma con TUTTE le anime del turismo VERO italiano. Questa sana abitudine l’ho conservata negli anni e anche nelle mie tournée successive, come comico, facevo sempre in modo di avere al mio tavolo gli operatori turistici di maggior successo.
Ascoltavo e imparavo. Perché vi dico questo? Perché sulla ridicola stampa sarda stanno già cominciando i bombardamenti di questo o quel sindachetto, di questo o quell’assessorucolo, che straparlano di TURISMO senza sapere ciò che dicono. Questi attrezzi non sono MAI andati nemmeno a Civitavecchia, oppure sono stati in due/tre posti in tutta la loro vita, ma… non hanno capito una sega. MAI! Nei sette anni che sono tornato qui in Sardistan, sono andato in incognito a decinaia di convegni sul turismo… Vi risparmio le minchiate che ho dovuto sentire. Addirittura dei giovani, con tanto di grafici e slide elettroniche, gente che ha fatto addirittura dei master, sparavano delle cazzate sesquipedali quanto inutili.
Tutti questi soldi buttati al vento, se investiti opportunamente e gestiti da mani sapienti, sarebbero bastati per fare della Sardegna UNA REGIONE TURISTICA VERA! Invece siamo ancora fermi a 40 anni fa: con le seconde case (vere e proprie porcilaie costruite coi blocchetti o coi foratini) che aprono 15 giorni l’anno, ma deturpano coste e paesaggi, con gli ALIGATORI: quegli zozzoni che arrivano con le macchine col carrello o con le auto a tre piani… primo piano: acqua minerale, pelati, valigioni e buste; secondo piano: carta igienica, pasta del discount, confezioni varie di conserve; terzo piano: motorino o bici, gommone con le pezzette multicolori, remi, ancorotto, e suocera… Questi li chiamo ALIGATORI perché qui non spendono mai un cent: si portano anche la carta igienica da casa e qui creano solo confusione, ingorghi, inquinamento e ci lasciano solo l’ALIGA. L’immondezza.
Ma quest’anno, con cappellusconi al comando, le cose andranno molto meglio: sicuramente aumenterà… L’IMMONDEZZA.

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auto

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