EMERGENZA E SPONSOR

SIAMO IN PIENA EMERGENZA DEMOCRATICA, AMICI MIEI, E MI DISPIACE MOLTO CHE ALCUNI SPONSOR NON ABBIANO GRADITO I TEMI DI QUESTO BLOG DI SATIRA E CONTROINFORMAZIONE. EVIDENTEMENTE NON SI RENDONO CONTO CHE NEL DEGRADO GENERALE IN CUI CI STANNO PRECIPITANDO, FARANNO MAGRI AFFARI E FALLIRANNO ANCHE LORO. E’ SOLAMENTE IN UNA DEMOCRAZIA LIBERALE E CORRETTA CHE PROSPERANO GLI AFFARI… LECITI.

Scandalo delle ragazze a pagamento, nuovi articoli sul Times, NYT, Daily Telegraph
L’Indipendent: “Il premier largamente responsabile del disgusto per la vita politica”
La stampa internazionale non molla il caso
“In Italia c’è un una emergenza morale”
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA – “L’Italia è nella morsa di un’emergenza morale”, titola oggi il Times, riferendo in una corrispondenza da Roma gli ultimi sviluppi dello scandalo delle call-girls in cui è coinvolto Silvio Berlusconi. Il quotidiano londinese riferisce le critiche mosse al premier italiano dal settimanale Famiglia Cristiana, che ha giudicato il suo comportamento “indifendibile”, e i timori dei suoi stessi sostenitori di un “calo di consnesi” da parte dell’elettorato cattolico. Il Times rileva in proposito che papa Benedetto XVI, lo scorso fine settimana, ha volutamente lodato Alcide De Gasperi, il leader della Democrazia Cristiana nel primo dopoguerra, come un esempio di “moralità in coloro che governano”.

L’articolo è illustrato da una grande foto di Manila Gorio, il transessuale barese che conosce alcune delle donne che hanno frequentato la residenza romana di Berlusconi, ora a sua volta interrogato dagli inquirenti per fare piena luce sulla vicenda. Intervistato dal Times in un secondo articolo datato Bari, Gorio rivela dettagli su un nuovo personaggio emerso nell’inchiesta dei magistrati pugliesi, un trafficante di droga gay descritto nelle indagini come “Nicola D”, ben noto a Porto Rotondo, in Sardegna, dove il presidente del Consiglio ha una delle sue ville. Dice il transessuale al quotidiano di Londra: “Nic invita belle ragazze ai party. Organizza serate nei locali e ha molti contatti a Roma, a Milano, ovunque. Conosce uomini d’affari, politici, molta gente“. Il Times scrive che apparentemente “Nicola D” viene citato più volte nelle conversazioni telefoniche del businessman Giampaolo Tarantini, ossia di colui che portò Patrizia D’Addario e altre ragazze a casa di Berluscono a Roma. L’avvocato di Tarantini, Nicola Quaranta, contattato dal Times, dice: “Non sappiamo chi sia (Nic). Non abbiamo commenti. Questo è gossip. Se c’è un’incriminazione formale, allora verificheremo le fonti e ci difenderemo”.

Anche l’Independent dedica una pagina al caso Berlusconi. Un articolo fa il punto sul risultato del secondo turno delle amministrative, notando che “al di fuori dei confini dell’Italia sarebbe inconcepibile che un leader si comporti come un Imperatore di Roma antica senza pagare gravi conseguenze politiche“, ma nel nostro paese Berlusconi ha ottenuto lo stesso una “convincente vittoria” alle elezioni municipali. Tuttavia il quotidiano londinese cita il sociologo Renato Mannheimer, secondo cui lo sviluppo più importante del voto è stato la crescita dell’astensione; e il fatto che Berlusconi sia largamente responsabile per il crescente “disgusto” dell’opinione pubblica verso la classe politica. Anche l’Independent osserva che lo scandalo sembra avere “fatto squillare campanelli d’allarme” tra i sostenitori di Berlusconi: “Nessun politico italiano vorrebbe inimicarsi il voto cattolico”. Il giornale nota che la vicenda ha già obbligato Berlusconi a rinunciare al suo progetto di conquistare, alla scadenza del mandato da premier, la carica di presidente della repubblica. E la prossimità dello scandalo con il summit del G8, conclude l’Independent, risveglia spiacevoli ricordi per il primo ministro italiano: a un summit del G7, nel 1994, durante il suo primo mandato da capo del governo, gli fu servita un’incriminazione giudiziaria per corruzione, e “poco tempo dopo, diede le dimissioni”.

Articoli sullo scandalo appaiono oggi anche sul Daily Telegraph, sul Sun, sul Wall Street Journal e sul New York Times. Quest’ultimo titola: “Diminuisce la tolleranza per i suoi peccatucci”, notando che Berlusconi ha vinto le elezioni, ma con un margine più basso delle aspettative. La sua residenza romana ha acquisito un’immagine da “Playboy Mansion“, continua il quotidiano newyorchese, alludendo alla villa dove il fondatore di Playboy si intrattiene con le sue “conigliette”, e ciò “sta cambiando l’umore dell’Italia” nei confronti del premier. Il New York Times cita poi Stefano Folli, editorialista del Sole 24 ore, secondo il quale si avvertono “segnali di debolezza politica” nel premier, che ormai fa fatica perfino a “governare i propri alleati”.

Il Wall Street Journal apre con la difesa del premier che “nega di avere mai pagato donne per trascorrere una notte con lui”. Il quotidiano americano di proprietà di Ruper Murdoch, dopo avere citato le inchieste di Repubblica e sottolineato come l’intervista di Berlusconi sia stata rilasciata ad un settimanale di sua proprietà, Chi, il quotidiano ricorda i tanti scandali che hanno coinvolto il premier a 15 anni dalla sua discesa in campo. “E’ stato accusato di tutto, dalla frode al falso in bilancio, ma è sempre stato assolto o prescritto per le leggi che lui stesso si è fatto“.

Coomenti anche sul quotidiano di Singapore, Today: “Se Silvio Berlusconi teme di essere una ‘anatra zoppa’ per i prossimi 4, non lo ha certo messo in mostra lo scorso weekend mentre passeggiava per le strade di Milano, baciando i bambini e abbozzando al suo programma politico di fronte ad una folla di ammiratori”. Citando le pagine di Repubblica poi aggiunge: “A Roma, il risultato dello scandalo sembra aver causato un irrigidimento delle posizioni tra gli italiani che amano Berlusconi e quelli che lo odiano”.

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