Povero Califfo, è diventato povero nonostante sia di destra…

L’appello «I diritti Siae non mi bastano dopo la frattura di tre vertebre»

Califano: «Chiedo la legge Bacchelli
Adesso sono povero»

http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_08/fegiz_califano_povero_eef56e6a-eb02-11df-bbbd-00144f02aabc.shtml

°°° Povero Califfo. L’ho conosciuto a Roma quand’era ricco. Eravamo nel 1965, credo.  Io facevo il cameriere e scrivevo canzoni con mio cugino Francesco, dentro la sua 500 rossa, da mezzanotte in poi, attaccati alla fontana di piazzale degli Eroi: perché c’era abbastanza luce. Francesco non aveva la patente e nemmeno la benzina, scendeva in folle da casa della sorella Gianna e si parcheggiava sotto un lampione. Io smontavo dal servizio e lo raggiungevo a piedi, carico di blocchi e penne. Lui apriva il deflettore per far uscire il manico della vecchia chitarra acustica di zio Paolo e cominciavamo a comporre, al freddo, tra una sigaretta e l’altra. Le sigarette le portavo io. E anche qualche bottiglietta mignon di brandy.

Francesco in quel periodo suonava con Edoardo Vianello e sua moglie Wilma Goich: “I Vianella”. Proponemmo uno dei nostri brani “UNA STRADA” proprio a Edoardo e gli piacque molto. Parlava di una strada di periferia, coi panni stesi ad asciugare e i ragazzini che correvano dietro a una palla, poi alle prime sottane, poi alla ricerca di un lavoro, poi  dietro a qualche affaruccio poco lecito… quando il lavoro non lo trovavano. Insomma: la vita di periferia raccontata da una piccola strada. Un giorno andammo a trovare Vianello a casa sua e lui cantò la nostra canzone, accompagnandosi al piano. Io e Francesco ci guardammo contenti: abbiamo piazzato il nostro primo brano! Invece, Vianello disse che la canzone era molto bella, molto originale, molto orecchiabile, molto “mignotta”, ma… voleva che il testo lo firmasse Califano. E perché? Perché scriviamo insieme. E ‘sticazzi?! Il pezzo è nostro e lo firmiamo noi. Non se ne fece nulla.

Il mondo editoriale era ed è così, purtroppo: pieno di ladruncoli e grandi ladroni. Così come la Siae è imbottita di grandissimi ladri e mazzettari. Noi autori creiamo un giro di molti milioni di euro, ogni giorno, ma questi soldi pigliano strade sconosciute o, spesso, anche troppo conosciute. Io, con le mie 120 canzoni incise e almeno la metà eseguite ancora oggi, non arrivo a mille euro l’anno, quando ne dovrei prendere almeno centomila. E non mi stupisce, se è vero, che Califano arrivi a prendere appena 20 mila euro l’anno. Ma quanto prendono al bano e gigi d’alessio? Informatevi…

Faccio i miei migliori auguri al Califfo, persona lontanissima da me per idee politiche e stile di vita, ma pur sempre un bravo artista. L’ho rivisto dopo molti anni, quando venne ospite alla radio per “Via Asiago tenda”, dove ero la star comica fissa del programma. Era sfatto anche allora, ma venne in Ferrari…

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Ma che ce frega…

… MA CHE C’EMPORTA? LA SOCIETA’ DEI MAGNACCIONI!


Voli di Stato, in campagna elettorale
Il ministro La Russa superstar

Il ministro parte quasi tutti giorni, stringe la mano ai militari ma poi sparisce e fa i comizi. Voli per tutti sulla flotta statale 500 ore in aria nel 2009 (150 nel 2008). Presenze «anonime». I piloti: non sappiamo chi c’è a bordo e perché viaggiano.

°°° E IO PAGOOOOOOOO…

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LA GIOIA DEI CITTADINI ITALIANI CHE PAGANO QUESTI SFIZI

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UN MILITARE CHE PIACE AL REGIMETTO

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DUE BELLE OSPITI DEI VOLI DI STATO PER VILLA CERTOSA

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La toppa della carfregna

Ho detto toppa, nel senso che HA TOPPATO, non topa…

Viaggio nella semiperiferia per verificare gli effetti dell’ordinanza del sindaco
«Le multe? Me le fanno e le butto via»
La prostituzione si è soltanto spostata
Sabrina: «Che mi pignorino i capelli». Luana: «Multa mentre andavo in farmacia. Ma non pago»

MILANO – Basta farsi un giro dopo la mezzanotte, nelle vie della semi-periferia di Milano – viale Zara, viale Sarca, viale Ortles, fra i cantieri aperti delle ex Varesine, in piazza Napoli, o più a sud, in viale Toscana – per rendersi conto che il mestiere più vecchio del mondo continua a far girare economia e macchine attorno alle lucciole. Il vicesindaco Riccardo De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate e le ammende raddoppiate (oltre mille nel mese di marzo), grazie all’ordinanza del sindaco Moratti firmata a novembre. Ma il giro di prostituzione in città si è soltanto spostato di un passo, nell’anello più ampio della città, adottando alcuni accorgimenti. Il primo fra tutti? Stracciare le multe.
«Mi possono pignorare giusto i capelli», alza le spalle Sabrina, 30 anni, che ha collezionato sei ammende, ma non ha intenzione di pagarne nemmeno una. «Non ho casa, non ho macchina, ho giusto me stessa – si consola -. Ci hanno solo complicato la vita. Io non vado più in minigonna, ma in jeans, maglietta e scarpe da tennis, ma tanto i clienti lo sanno chi siamo». Sabrina guadagna 100-150 euro a notte, vorrebbe smettere, ci ha provato facendo la commessa, ma: «Non ho alternative, dopo un mese è punto e a capo e il richiamo della strada, del soldo facile è più forte, mi sto facendo curare da uno psicologo per cercare di smettere».

In jeans e maglietta anche Sophia, 24 anni, rumena, che lavora in viale Ortles e si guarda intorno continuamente, infastidita o impaurita: «Ne ho nove, me le fanno e le butto via, anche se ho dato la residenza e i documenti. Ho chiesto ai poliziotti e ci dicono che devono farcele, ma hanno capito anche loro che non le paghererò». Intorno a via Sassetti, chi se lo può permettere, sta in macchina, un po’ per il freddo, un po’ perché così può scappare via. Rafaela, viado di 22 anni, aspetta i suoi clienti dentro una piccola 500 rossa che profuma di fragola, le dà più sicurezza. Continua a presentare ricorsi: «Una volta mi hanno multata mentre andavo in discoteca da un’amica, un’altra mentre attraversavo la strada. Non è dignitoso, dipende solo dal fatto che vado in giro scollata?».

L’ordinanza del sindaco Moratti impone 500 euro di sanzione a «chi si ferma a piedi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico». Così molte fanno finta di aspettare un autobus alla fermata. Luana, 24 anni, è stata fermata dalla polizia municipale addirittura mentre andava in farmacia. «Ti trattano come un cane: “Sgombrare, via, stai zitta”. Ci hanno reso la vita un inferno, ma non pagherò, venissero a sequestrarmi i vestiti, è l’unica cosa che posseggo».

Le altre strade della prostituzione in città sono virtuali. Le più avanzate, tecnologicamente si fanno adescare in Rete, su alcuni forum, i clienti scrivono anche i commenti sulle prestazioni. Sui siti specializzati si trovano le inserzioni di girls, trans e accompagnatrici in tutta Italia, con tanto di foto e cellulare. Ma anche Elvira e Zaira, travestiti di 35 anni, frequentatrici della Stecca (nella futura città della moda), usano le e-mail per farsi contattare dagli habitué.

Il vicesindaco De Corato ha annunciato che le vie dello sconcio sono dimezzate (da 100 a 47) e le ammende raddoppiate, che nei primi 3 mesi del 2009 le ammende sono state 2.355, per una media di 26 sanzioni al giorno, un terzo applicate ai clienti e due terzi alle squillo. Per le casse del Comune l’incasso potenziale di questi 3 mesi sarebbe di oltre un milione 177 mila euro (nei primi due mesi del 2008 si arrivava al massimo a 442 mila euro). Ma chi le pagherà?

Ketty Areddia

°°° Ecco che l’ennesima leggina di merda di questo governicchio è servita solamente come un degradante spot elettoralistico. Ma a questi cialtroni interessano giusto i voti per mantenere il potere. E il potere, lo sanno anche i sassi, serve per NON andare in galera e per continuare a fare gli affari sporchi e illeciti. In galera ci mandano i poveri immigrati e le povere prostitute, stando ben attenti a NON disturbare le mafie e i trafficanti. D’altronde, basta sentire come si vantano i razzisti in tutti i salotti sconci della tv: per certificare che gli immigrati sono tutti delinquenti e dunque “da odiare”, sbandierano che il 70% dei carcerati sono, appunto, immigrati o “clandestini”. NON dicono che è facile tenere in gabbia un poveraccio che non ha nemmeno i soldi per mangiare, figurarsi per per pagare un avvocato decente!

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CON QUESTE LEGGI PORCATA CI PULIAMO IL CULO:

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