Toscana: quando ci sono amministratori VERI e non asini e ladri come in Sardistan

Il cemento può attendere

di Vittorio Emiliani

 Qualcosa di sostanziale sta cambiando, in meglio, nell’urbanistica toscana, fin dalle dichiarazioni del neo-presidente Enrico Rossi: «le villette a schiera non sono il futuro della nostra urbanistica». Meno lottizzazioni, insomma, e più impegno nel recupero/restauro, in una politica per la qualità. Strategia confermata dalla scelta di un assessore di solida competenza come la docente Anna Marson per ridare forza alla pianificazione regionale e locale. Troppo prossimi, oggettivamente, i Comuni agli interessi immobiliari locali per poter usare incisivamente lo strumento della tutela paesaggistica. Troppo indebitati, purtroppo, per non turare le falle di bilancio spingendo l’acceleratore dell’edilizia e degli oneri di urbanizzazione.
Così è venuto il primo stop alle 32 licenze edilizie a Montespertoli e poi quello al regolamento urbanistico di Rio Marina nell’Isola d’Elba. Stop al quale il sindaco elbano ha reagito commentando che così «si fa morire l’Elba». Una lamentela ben nota contro gli “immobilisti”, contro gli “imbalsamatori del paesaggio”. Amministratori locali che non riescono a guardare lontano, che ormai non vedono più il tanto, troppo cemento sparso a blocchi e blocchetti in uno dei paesaggi più strepitosi del mondo, “fatto a mano” – quello agrario, determinante per il resto – nei secoli passati e che in alcune zone (nel Chianti, o Chiantishire) si sta difendendo anche con l’evitare l’asfaltatura delle strade poderali, anche col ricostituire – se ne occupa Paolo Baldeschi docente a Firenze – fondamentali terrazzamenti collinari.
Inutile dire quanto un paesaggio integro sia essenziale per il turismo culturale, per l’enogastronomia, per l’agriturismo, per lo stesso export agro-alimentare (negli Usa e in altri mercati “maturi”). Ma il berlusconismo del mattone facile ha aperto falle anche a sinistra. Sulla costa, negli anni scorsi, si sono moltiplicate lottizzazioni proposte da interessi forti. La polemica più recente è quella scoppiata a Capalbio. Essa non ha davvero niente a che fare coi Vip: riguarda la tutela di 12 chilometri di spiaggia libera a dune dietro cui c’è, intatta, la straordinaria Oasi di Burano, gestita dal Wwf. Nuovi stabilimenti balneari esigono nuove strade e nuovi parcheggi, o la dilatazione di quelli esistenti. Per non parlare di un porto turistico alla foce del Chiarone, di un villaggio turistico e di un resort. Se ne discuterà lunedì in Comune. Perché non lo si è fatto prima di deliberare? La Toscana può conquistare sul campo la leadership della pianificazione attenta e intelligente. Tutto il Paese se ne gioverebbe.

°°° Che consolazione per me: dico queste cose da oltre 40anni e credevo di essere davvero uno stupido. Evidentemente, qui in Sardegna mi sono scontrato sempre e soltanto con una marea di teste di cazzo, ignoranti e in malafede, di destra e di pseudo sinistra. Quindi sono loro i delinquenti ottusi e non io lo stupido o il sognatore… Bene. Dio solo sa quanto avremmo bisogno qui di amministratori decenti, dato che abbiamo i paesi e le città più brutti del mondo: case non finite, nessun arredo urbano, case fatiscenti, nessun piano regolatore organico e intelligente. La Sardegna è stata rovinata per decenni da asini, massoni e ladri, e da… geometri insulsi.

ARREDO  URBANO  A CAGLIARI

divieto

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Mastelcard

SI NUN SO’ LADRI NUN LI VOLEMO

Sono amministratori e funzionari pubblici. Tra loro il sindaco di Telese

Sequestrati immobili per un valore di due milioni
Corruzione negli appalti pubblici
Quindici arresti nel Beneventano

BENEVENTO – Quindici persone, tra cui anche il sindaco di Telese Terme (il comune famoso per ospitare da anni la festa dell’Udeur di Mastella), Giuseppe D’Occhio, sono state arrestate a Benevento e provincia dagli uomini della Guardia di finanza in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Benevento su richiesta della locale procura. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa nella gestione degli appalti pubblici.

In manette sono finiti amministratori pubblici, funzionari comunali e imprenditori del Sannio. Sono stati sequestrati anche beni mobili ed immobili per un valore di due milioni di euro.

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Bella notizia

Non mi arrivano solo foto di belle amiche al mare, amici miei, ma anche notizie come questa, che pubblico immediatamente. Anche perché, mentre il regime spara minchiate e annunci, gli amministratori VERI e SERI lavorano:

Caro Lucio, puoi pubblicare sul tuo blog? Grazie.

Toscana Notizie

Agenzia di informazione della Giunta Regionale
http://www.toscana-notizie.it

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Sanità toscana, arriva la norma anti-nepotismo
Vale per coniugi, conviventi, parenti e affini fino al terzo grado

Un anno di tempo per cancellare la “conduzione familiare” nella sanità toscana. E’ quanto stabilito dall’attesa modifica della legge regionale n.40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) approvata dalla giunta toscana su proposta dell’assessore per il diritto alla salute. La nuova norma “anti-nepotismo”, come è stata chiamata, intende mettere fine all’imbarazzante presenza di persone comunque unite da stretti legami personali o familiari, all’interno di una stessa struttura o reparto: figli, nipoti, coniugi, conviventi, parenti e affini fino al terzo grado .

L’articolo, che sarà sottoposto al voto del Consiglio, indica ai direttori generali come comportarsi nell’assegnazione del personale per evitare appunto questo tipo di situazioni, nell’intento di preservare la credibilità e affidabilità dell’azienda sanitaria.

Si procederà quindi, ove necessario, ad assegnare l’operatore sanitario ad altra struttura organizzativa gia’ es! istente presso la stessa azienda sanitaria, “in posizione compatibile con i requisiti professionali posseduti”.

Sono previste anche procedure di mobilità tra le varie Aziende che compongono il sistema sanitario regionale, sempre nel rispetto delle norme contrattuali in atto.

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Toscana Notizie
Agenzia di informazione della Giunta Regionale
Registrazione 5101/2001 presso il Tribunale di Firenze.
Direttore responsabile Daniele Pugliese
telefono +39 055/4384714 – fax +39 055/4384800
e.mail web@toscana-notizie.it

lucio8

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ucci, ucci sento odere di affarucci

LA Milano DELL’EXPO 2015 nel mirino delle mafie: dalla ‘ndrangheta ai russi – rapporto dell’ANTIMAFIA: penetrazione favorita dAgli ambienti amministrativi – CINESI E sudamericani riciclano i proventi della cocaina VIA money transfer
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Expo

Davide Carlucci per “La Repubblica”

Milano capitale della ‘ndrangheta. Luogo dove l´organizzazione criminale calabrese sta realizzando la sua nuova strategia: cooperare con tutte le altre mafie, sia italiane che straniere, per mettere le mani su due grandi business, narcotraffico e opere pubbliche. A cominciare dall´Expo 2015. Ma senza trascurare le infrastrutture e l´Alta velocità. È il quadro che emerge dall´ultima relazione della Direzione nazionale antimafia, firmata da Vincenzo Macrì e inviata al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

I magistrati sono preoccupati per gli appetiti delle ‘ndrine sulla futura esposizione universale, che scatena «interessi maggiori di quelli ipotizzabili per il ponte sullo stretto di Messina». E aggiungono: «Gli esperti sanno bene che prospettive di tale portata comportano anche un riassetto, un riposizionamento organizzativo delle cosche sul territorio». E temono che il radicamento delle famiglie, collegate con la madrepatria ma ormai autonome, «incida sostanzialmente sul tessuto sociale».
GRAFICO EXPO

Aggiungono: «Grave sarebbe se si determinasse una sorta di assuefazione», anticamera della «convivenza col fenomeno mafioso». Scrive infine Roberto Pennisi, procuratore antimafia: «La penetrazione sembra accentuarsi, favorita da una maggiore predisposizione degli ambienti amministrativi, economici e finanziari ad avvalersi dei rapporti che s´instaurano con l´ambiente criminale. Soprattutto nei settori delle opere pubbliche, dell´edilizia, dei mercati e della circolazione del denaro».

Sono i settori ideali per riciclare il denaro della droga. Varie indagini «segnalano l´evidente ritorno sulla scena del narcotraffico di rilevo internazionale». Boss calabresi e siciliani, che operano «in sinergia con narcotrafficanti stranieri». Ma non è solo Cosa nostra a dare una mano alla ‘ndrangheta. Collaborano anche le organizzazioni balcaniche (albanesi e serbo-montenegrine) e nordafricane. È vero che «stanno monopolizzando le fasi intermedie ed esecutive» del commercio di droga. Ma a coordinare i loro movimenti sono le famiglie calabresi. Gli emergenti, ora, sono i serbi, coinvolti dalle ‘ndrine in operazioni che transitano dal Sudamerica, dai Balcani, dalla Polonia (come dimostra un´indagine del pm Marcello Musso). Il risultato è che Milano è al secondo posto in Italia per numero di persone indagate per droga: sono 1247 contro le 1440 di Napoli.
expo

Un allarme che si accompagna a quello per la penetrazione della mafia russa in Lombardia, che sta investendo nel commercio all´ingrosso e nell´acquisto di immobili di lusso. Anche con loro tratta la ‘ndrangheta, che ha visto recentemente due dei suoi boss più rappresentativi – Paolo Sergi e Antonio Piromalli – finire in manette proprio a Milano.

La capitale finanziaria d´Italia, ovviamente, è anche il luogo principe del riciclaggio, come ha dimostrato, ad esempio, l´inchiesta del pm Mario Venditti sui rapporti tra il clan Ferrazzo e l´avvocato milanese Giuseppe Melzi. Ma attenzione: non c´è solo la city. Anche le comunità straniere hanno imparato a riciclare il loro denaro attraverso circuiti bancari informali. È il caso delle organizzazioni nordafricane: i magistrati della Dna temono se ne servano per finanziare il terrorismo islamico.

Ma esistono anche banche clandestine cinesi, operazioni finanziarie sospette di gruppi albanesi, e sudamericani che riciclano attraverso i money transfer i proventi della cocaina. Una di queste agenzie, come ha dimostrato un´indagine del pm Margherita Taddei, era in grado di movimentare cifre pazzesche: oltre 400 milioni di euro in tre anni. «Ne è emerso un quadro estremamente allarmante circa la funzionalizzazione del meccanismo del money transfer all´agevolazione dei traffici illeciti», scrivono i magistrati.

morticia

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Sim Sala Bim!

Sicilia, nuove aggressioni dei cani
Svaniti 2 milioni per il randagismo

Modica, nella stessa zona dove è stato sbranato un bimbo, aggredita una turista tedesca. Il sottosegretario Martini blocca gli abbattimenti. E si scopre che i fondi contro il randagismo sono spariti.

°°° Pensate, amici, invece di sparire i mafiosi dalle amministrazioni e dai loro bunker… o cazzo! Spariscono i soldi dei cittadini. Manco fosse passato Silvan!

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