L’Ue congela i beni di 26 membri della famiglia Gheddafi°°° E la pillola?

Gli aerei da guerra dal colonnello colpiscono Brega. Bloccati gli averi di 26 membri della famiglia del raìss.

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/391481/

°°° Certo che il coglionazzo non si è sprecato comprando pillole o preservativi.  D’altronde, uno che va in giro vestito come  il mago Otelma…

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Crolla anche l’economia

Su base annua il prodotto interno lordo ha registrato un -6%
Si tratta dei dati peggiori dal 1980, quando l’Istat diede inizio alla serie storica
Pil primo trimestre rivisto -2,6%
Nel 2009 calo acquisito del 4,7%

ROMA – Il prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre è calato del 6% rispetto allo stesso trimestre del 2008 e del 2,6% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’Istat che ha corretto la stima preliminare diffusa a maggio secondo la quale il calo tendenziale era del 5,9% e quello congiunturale del 2,4%. Il calo del primo trimestre 2009 è il peggiore dal 1980, cioè dall’inizio della nuova serie storica delle rilevazioni statistiche.

L’Istat corregge pertanto anche il dato ‘acquisito’ del Pil per il 2009 (cioè la stima del prodotto interno lordo nel caso in cui nei prossimi tre trimestri non ci fosse alcuna variazione): sarà del 4,7% rispetto al 4,6% diffuso nelle stime preliminari.

Rispetto al trimestre precedente, le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 9,2%, il totale delle risorse (Pil e importazioni di beni e servizi) del 4,1%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono diminuite dell’11,8%, i consumi finali nazionali dello 0,8%, gli investimenti fissi lordi del 5%. Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dell’1,1%, quella delle amministrazioni pubbliche è rimasta stazionaria.

La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione del 21,2% degli acquisti di mezzi di trasporto, del 6,8% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti, e dello 0,8% degli investimenti in costruzioni. In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite del 21,7%, le importazioni del 17%. La spesa delle famiglie residenti è diminuita del 2,6%, la spesa delle AP è cresciuta dello 0,8%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, in termini tendenziali, del 2,8%.

Gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 12,6% (contrazioni del 29,8% per i mezzi di trasporto, del 14,6% per i macchinari e gli altri prodotti e del 7,9% per le costruzioni).

Nel primo trimestre del 2009 si rilevano diminuzioni congiunturali del valore aggiunto dell’industria in senso stretto (-7,7%), del settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (-2,4%), del settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (-1,4%), dell’agricoltura (-1,3%) e delle costruzioni (-0,8%). Il valore aggiunto delle altre attività dei servizi mostra un lieve aumento (+0,1%).

In termini tendenziali, il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è diminuito del 16,7%, quello delle costruzioni del 5,6% e quello dei servizi del 2,6%.
L’agricoltura ha registrato un lieve incremento (+0,1%).

Facendo un confronto con i principali Paesi industrializzati, nel primo trimestre il Pil è diminuito in termini congiunturali del 4% in Giappone, del 3,8% in Germania, dell’1,9% nel Regno Unito, dell’1,5% negli Usa e dell’1,2% in Francia. In termini tendenziali il Pil è sceso del 9,1% in Giappone, del 6,9% in Germania, del 4,1% nel Regno Unito, del 3,2% in Francia e del 2,5% negli Usa. Nel complesso, il Pil dell’area Euro è diminuito del 2,5% in termini congiunturali e del 4,8% in termini tendenziali.
(10 giugno 2009)

°°° Ecco l’ottimo lavoro del governo, al netto delle cazzate di berlusconi: siamo tornati alla grande crisi del 1980. UN DISASTRO TOTALE!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Da Travaglio

La Camera degli imputati

Tira una gran bell’aria, in Sicilia. Il viceministro Gianfranco Miccichè (Pdl) dà del «farabutto» al coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, già condannato in primo grado per turbativa d’asta a 10 mesi per gli appalti truccati dell’ospedale di Catania. Il governatore Raffaele Lombardo, indagato per abuso d’ufficio con Cuffaro dell’Udc (hanno messo in piedi un ufficio stampa di 20 giornalisti, tutti capiredattori, roba che nemmeno la Casa Bianca), azzera la giunta e ne fa una nuova. Continuerà a farne parte l’assessore ai Beni Culturali, Antonello Antinoro (Udc), indagato per voto di scambio mafioso nel silenzio dei due magistrati antimafia, Russo e Ilarda, che fanno parte della stessa giunta. Antinoro è pure candidato alle Europee: se tutto va bene, lo esportiamo a Strasburgo. Per non farci mancare nulla, Piercasinando ha riportato alla Camera l’ex governatore siciliano Giuseppe Drago: l’anno scorso, quando fu eletto, era già stato condannato in appello a 3 anni per peculato, con interdizione perpetua dai pubblici uffici (nel 1998 scappò con la cassa dei fondi riservati al governatore, poi disse di averli spesi in beneficenza, ma non era vero). Ora la Cassazione ha confermato condanna e interdizione, portando a 17 il numero dei pregiudicati nel Parlamento italiano. Ma, anziché mettere Drago alla porta, la giunta per le elezioni della Camera ha avviato una lunga procedura per vedere se sia il caso di eseguire una condanna definitiva (per Previti impiegò 2 anni). Intanto prosegue il dibattito nel Pd per vedere se sia il caso di allearsi con l’Udc. Auguri.

governo-italiota1

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Udc: unione dei criminali

Politica e mafia, indagati
Antinoro e Nino Dina (Udc)

C’è Antonello Antinoro (nella foto) assessore regionale ai Beni Culturali, tra gli indagati dell’operazione ‘Eos’, che stamane ha portato al fermo di 21 affiliati dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo. Antinoro è indagato per voto di scambio. Al centro dell’indagine tutta la gestione degli affari illegali di alcuni clan, dal traffico di droga alle estorsioni. I carabinieri cercano un arsenale di armi nel parco di villa Malfitano
di Salvo Palazzolo
Cinquanta euro a voto. Tanto i boss di Resuttana avrebbero intascato per sostenere elettoralmente Antonello Antinoro, dell’Udc, nella corsa al Senato e alle regionali dell’aprile 2008. Il politico ha ricevuto un avviso di garanzia per voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta che questa notte ha portato in carcere 19 fra capi e gregari del potente mandamento di Resuttana. Nel registro degli indagati è finito pure un altro esponente politico dell’Udc, Nino Dina, deputato regionale. Per lui l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. Sono state le indagini dei carabinieri del Comando provinciale a svelare gli ultimi affari e le complicità dei padrini, fra estorsioni e traffico di droga. Obiettivo, era quello di rimpinguare le casse del clan. Secondo la ricostruzione dell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Gaetano Paci e Lia Sava, la cosca avrebbe avuto un referente per i rapporti con la politica, Antonio Caruso, insospettabile dipendente di una società regionale, la Multiservizi, assegnato all’ospedale di Villa Sofia.

Il giorno prima delle elezioni è proprio Caruso a chiamare sul telefonino di Antinoro e a parlare con un suo collaboratore. “Le cose stanno andando nel migliore dei modi”, gli dice l’uomo accusato oggi di essere affiliato al mandamento di Resuttana. Il giorno dei risultati elettorali, i capimafia avrebbero festeggiato per l’elezione di Antinoro. Non immaginavano che i loro discorsi erano intercettati. “Noi lo abbiamo servito”, dice uno dei favoreggiatori del clan. “Lui si è dimostrato corretto”, risponde un altro. Da qui il sospetto degli inquirenti che il pagamento dei voti fosse già avvenuto. La Procura avrebbe trovato la prova del passaggio di almeno 3.000 euro da Antinoro agli elettori mafiosi, per 60 voti. Il clan si dimostrava informatissimo sulle decisioni che il politico avrebbe preso dopo la vittoria elettorale. “Lui dovrebbe lasciare, si deve andare a prendere l’assessorato – dice uno degli indagati – non gli conviene fare il senatore”.

Ed effettivamente, Antinoro fu poi nominato assessore ai Beni culturali nel governo Lombardo, carica che attualmente ricopre. “ Continuo a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto negli ultimi dieci anni”, è la replica di Antinoro: “La magistratura ha il dovere di compiere il proprio lavoro e ne prendo atto. Faccio presente che nell’avviso di garanzia notificatomi stamattina vi è scritto che avrei pagato 3.000 euro per 60 voti. Ricordo che nel 2006 i cittadini mi hanno sostenuto con 30.357 voti e nel 2008 con 28.250. Ogni commento è pertanto superfluo”. Antinoro sarà interrogato oggi pomeriggio in Procura. Al vaglio della magistratura c’è anche la posizione del deputato Nino Dina. Sono ancora le intercettazioni dei carabinieri a documentare una visita di alcuni mafiosi di Resuttana nella segreteria del politico, durante la campagna elettorale dell’aprile 2008. Questa mattina, i militari hanno effettuato scavi a Villa Malfitano, dove ha sede la fondazione Whitaker. Nel parco, il custode Agostino Pizzuto, finito in manette nella notte, avrebbe nascosto delle armi. Nelle intercettazioni i boss parlavano di fucili e pistole sotto terra, da utilizzare per alcuni omicidi.
(14 maggio 2009)

°°° Poveri innocenti! Praticamente, stanno dicendo che i Pm e le forze di polizia sono una manica di teste di cazzo che li perseguitano. Non avendo di meglio da fare. Domanda: Berlusconi, anche in Sardegna, si è comprato circa sei milioni di voti – pagando dai 50 ai 500 euro- per le elezioni di un anno fa e per le regionali… a lui? Nemmeno un piccolo avviso di garanzia?

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Vai con le porcate di regime!

Gentilissimi colleghi,
ritengo doveroso mettervi a conoscenza della
seguente interrogazione parlamentare sulla Siae
(Società Italiana Autori ed Editoti – Ente pubblico
economico a base associativa).

***
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01313
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 163 del 21/04/2009

Firmatari
Primo firmatario: ZAZZERA PIERFELICE

Data firma: 21/04/2009

Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)

Destinatari
Ministero destinatario:

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI delegato in data 21/04/2009

Stato iter:
IN CORSO

Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/04/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01313

presentata da

PIERFELICE ZAZZERA
martedì 21 aprile 2009, seduta n.163

ZAZZERA. –

Al Ministro per i beni e le attività culturali.

– Per sapere – premesso che:

all’interrogante risulta che in occasione delle elezioni per il rinnovo degli Organi Sociali della Società italiana autori ed editori (SIAE) – Legislatura 2007/2011 – non sia stata rispettata l’effettiva rappresentanza in assemblea né sia stata assicurata la tutela della minoranza, in apparente violazione dello Statuto della stessa società;

in particolare, risulta all’interrogante che rispetto alla precedente legislatura (2003/2007) siano stati attribuiti meno seggi di minoranza, e che l’attuale composizione assembleare non rappresenti la base associativa nella sua interezza visto che gran parte di essa non sarebbe in condizione di poter essere rappresentata;

risulta inoltre all’interrogante che il regolamento elettorale sia stato disatteso mediante l’attuazione di medie di calcolo inique, troppo squilibrate e discrepanti. I seggi di minoranza assegnati agli autori musica sarebbero stati ridotti a due;

inoltre all’interrogante risulta che l’assemblea degli eletti, organo sovrano, non sarebbe mai stata interpellata rispetto a modifiche e variazioni regolamentari e che gli organi sociali non rappresenterebbero adeguatamente le varie realtà della base associativa in apparente violazione dello statuto e del regolamento;

durante la settimana precedente alle elezioni sarebbero stati modificati il regolamento generale e i criteri di elezione dei commissari di sezione -:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno verificare eventuali violazioni dei principi basilari dello Statuto della Società italiana autori ed editori (SIAE) riguardanti la tutela della minoranza e la sua effettiva rappresentanza in Assemblea;

se sia vero che i seggi di minoranza assegnati agli autori della sezione musica siano stati ridotti a due su sedici complessivi;

se sia vero che sulle variazioni di calcolo attuate per l’assegnazione dei seggi, l’Assemblea degli eletti, quale organo sovrano, non sia stato mai interpellato;

se sia vero che la settimana precedente la domenica delle votazioni siano state modificate le regole di voto ed elezione dei commissari di sezione;

se sia vero che gli organi preposti alla vigilanza, più volte sollecitati, non siano mai riusciti ad intervenire concretamente sulla vicenda;

se sia vero che un celebre autore di fama internazionale, eletto in uno dei soli due seggi di minoranza della sezione musica, si sia dimesso alla prima riunione assembleare.(5-01313)

°°° Forse voi non lo sapete, amici, ma la torta della Siae è una delle più ricche e ambite d’Italia. Sono ormai 15 anni che la mafia di Arcore si è impadronita della Rai e della Siae. Berlusconi ha messo a dirigerla (e a spartire i proventi) nientemeno che il magnacer di gigi d’alessio: uomo della camorra e di sua assoluta fiducia. Ed ecco che gli autori veri vedono pochi spicci, mentre i vari d’alessio, apicella &company, si fottono somme che nemmeno i Beatles… Ma di questo, i tg di regime non parleranno mai. Come non diranno mai che le radio e le tv di merdaset NON pagano nemmeno il 10% dei diritti dovuti.

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