Marco Travaglio

Fenomeni paranormali

Strani fenomeni paranormali s’intensificano su tutto il territorio nazionale. Al Tg1 scompaiono le notizie su Puttanopoli (tranne quelle diffuse dall’autorevole «Chi»). A Bari l’auto della testimone Barbara Montereale prende fuoco, nel solco di una lunga tradizione che vede chiunque dia noia ad Al Pappone cadere vittima di strani incidenti di autocombustione (celebre l’autoesplosione della villa di Chiara Beria d’Argentine dopo un servizio dell’Espresso sulle toghe sporche). Da La7 e da Rai2, causa cortocircuito, sparisce la satira di Crozza e Gnocchi. E sul Corriere un misterioso prestigiatore fa scomparire la vignetta di Vauro, già punito dalla Rai per Annozero e poi oscurato dalla Bignardi. Escludendo che la cosa sia opera del direttore galantuomo De Bortoli, defenestrato anni fa per leso Previti, si attende di conoscere il nome del genio che ha censurato la vignetta («Berlusconi non ha scheletri nell’armadio», con uno scheletro che tenta invano di entrare nell’armadio del premier, ma lo trova occupato da donnine). È lo stesso genio che ora spiega la censura con un’arrampicata sui vetri a base di «questione di stile» e di «gusto», con un finalino mortificante: «Il Corriere non è una buca delle lettere». Infatti il Corriere ha riservato una pagina a un articolo (!) della Carfagna e, ieri, mezza pagina a un’imbarazzante intervista con Angelo Rizzoli, quello che consegnò il Corriere alla P2. Tre anni fa il Corriere s’era scagliato contro la fatwa islamica al vignettista danese che irrideva a Maometto. Ma, del resto, chi sarà mai questo Maometto di fronte ad Al Pappone?

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bavaglio

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La bontà di la russa

Gnazzio La Russa torna a casa stanco e ancora più spiritato del solito. Posa la sacca coi bastoni da golf su una poltrona del salone e si accascia sul divano. La moglie, vedendolo così stravolto, arriva con un bicchierone d’acqua e zucchero:
– Tutto bene, mostro?
– Macché, stai zitta… arrivati alla buca numero otto, Giangiorgio fa un tiro potentissimo e subito dopo crolla a terra… infarto… stecchito.
– Oh, mio Dio! – fa la moglie, portandosi le mani alle tempie. – Che tragedia!
– Eh, sì. Proprio una tragggedia è. Giangiorgio, il mio più caro amico, il mio compagnetto delle elementari che mi è stato sempre fedele… Ma non è finita: tragggedia nella tragggedia… dalla buca otto alla diciottesima buca… e tira la pallina e trascina Giangiorgio, e sistema la pallina, tira la pallina e trascina Giangiorgio… tutto così fino a poco fa!

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