La comicità tv che fa cagare e Grasso che si avvicina alle mie posizioni

«Colorado» comicità superata

quando ho visto I fichi d’India vestiti da Puffi

Giuro che quando ho visto I fichi d’India vestiti da Puffi mi è venuto il magone. Lo so, nella vita ci sono modi più faticosi e incerti per guadagnarsi un pezzo di pane, ma voi dovreste vederli I fichi d’India vestiti da Puffi per capire i danni che la visibilità può fare.

Non da oggi (ma oggi siamo nella fase esplosiva), la comicità soffre la concorrenza della realtà: i dieci autori di «Colorado» guidati da Cesare Vodani possono stare notti intere a scrivere gag ma se poi su YouTube appare il sindaco di Catenanuova, Aldo Ubaldo Biondi, che inneggia a «u pilu», i dieci di cui sopra possono far sfilare Pucci che s’inebria dei ricordi dell’oratorio o i Malincomici, che sembrano la riesumazione dei Trettré, o i Turbotubbies o, cade a fagiolo, Andrea Possa, «il sindaco di Ibiza», ma la loro comicità sembrerà sempre e inevitabilmente superata.

A essere sinceri per superare le risate di «Colorado» ci vuole poco (Italia 1, venerdì, ore 21.10). Pensate l’assurdo: uno segue il programma in tv e non capisce come il pubblico in sala possa sganasciarsi dalle risate. Eppure si sganascia: ai travestimenti, alle battute più scontate, alle gag più infelici. Poi si scopre che per andare ad assistere alla registrazione bisogna pure pagare un biglietto e che il programma è seguito da tre milioni di persone. Vogliamo riflettere sulla situazione in cui ci troviamo? A condurre «Colorado» ci sono Paolo Ruffini, cresciuto alla scuola dei cinepanettoni, e Belén Rodriguez, che ormai pare già in fase calante. Come tante altre, ha ballato una sola estate. Ad accompagnarli ci sono Digei Angelo e Chiara Francini. Che ci siano o non ci siano è del tutto indifferente. Non è mancato il momento marketta, con Vincenzo Salemme a promuovere la sua ultima fatica cinematografica.
È capitato anche di sentire questa battuta: «C’è una nuova applicazione dell’iPhone», «Quale?», «i(hai)La mamma maiala». Quasi quasi bisogna rivalutare I fichi d’India.

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Questa è bella!

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°°° Questa credo che sia l’unica battuta esilarante che abbia mai detto e pensato pingitore. Mica ammette di non capire un cazzo di comicità e… non parliamo di satira! Naaa. Questo attrezzo inutile è il loro Forattini televisivo: banale, volgare, scontato, triste, patetico. L’esempio più clamoroso della banalità e della propaganda di regime, un idiota senza alcun talento (nemmeno nascosto), ora sbatte il grugno contro l’amara realtà: NUN FAI RIDERE!!! NUN TE SE CAGA NESSUNO! Parliamoci chiaro: lo ha sempre saputo anche lui di essere un mastodontico bluff strapagato. Ma sapeva anche che, come lui medesimo, il padrone lo ha sempre foraggiato esclusivamente per procurare gnocca facile da offrire agli amici degli amici. La comicità non c’entra. E si vede…

b-zoccola2

berlusconi-silvio

bagaglino_169mini

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cari amici, benvenuti!

O bentornati. Questo sito ha avuto una vita non facile. Nasce alcuni anni fa come occasione “terapeutica“, per aiutarmi a superare la “morte civile” cui mi hanno costretto i banditi che sapete, ma poi evolve continuamente in maniera impressionante e, quando arriviamo a circa UN MILIONE di visitatori… scompare. Viene cancellato prima da Tiscali e pochi mesi dopo da “non si sa chi” per ordine di “non si sa chi“. I miei avvocati minacciano cause miliardarie e – come per incanto – il sito riappare, ma con il finale .com, invece che .it. Misteri della malavita. Dopo oltre un anno di letargo, oggi ho il piacere di brindare con voi a una nuova resurrezione. Perdonate se non è ancora completo, ma non vedevo l’ora di riprendere il dialogo con voi che mi volete bene. Siete preziosi e ringrazio tutti, i vecchi e i nuovi lettori. Eravamo oltre due milioni, speriamo di continuare a crescere in maniera preoccupante… per loro! Aiutiamoci, stiamo uniti, denunciamo qui tutte le storture del regime e sono certo che facendo massa riusciremo a farci sentire e a cambiare le cose. Un abbraccio a tutti e buon divertimento!

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