Quando parlavo di “aspiranti veline” sbagliavo: sono veline aspiranti…

Queste quarantaquattro zoccole in fila per due, esageratamente prive di qualunque  talento e senza nessuna personalità, come da contratto, sono buone solo per mostrare il culo, dare il culo, fare sempre signorsì con le testoline disabitate e… sniffare come il padrone dei loro culi.

L’inutilità  fatta femmina. Ma dove sono finite le donne?

cocainomani svip

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Lidia Ravera conferma ciò che scrivevo ieri su luttacci

Raiperunanotte evento bellissimo stecca di Luttazzi

« precedente | successivo » La descrizione realistica di un coito anale, in letteratura, non determina né impedisce il capolavoro. Dipende dalle parole scelte dallo scrittore, dalla scrittrice, dalla necessità della scena, dal suono, dal senso, dalla distanza dello sguardo. Che cosa vede, non vede, immagina, fa immaginare. Una sequenza di sesso in cui una donna viene penetrata da terga non trasforma un film bello in un film porno. Un monologo teatrale in cui si reciti il più dettagliato dei resoconti erotici estremi può essere potente e catartico, commovente come una messa cantata. Da Plauto ad Artaud passando per Benigni e Pasolini. L’arte gode di un privilegio che si chiama libertà espressiva. Non ci sono argomenti tabù o parole vietate. La televisione, e tutto quello che ci finisce dentro, invece, obbliga alla moderazione, al taglio dei picchi, alle cautele. Forse nel corso di quel bellissimo evento che è stato Raiperunanotte, esempio di resistenza civile al monopolio degli amici del padrone delle tivvù, Daniele Luttazzi non si è ricordato che sarebbe finito, anche se trasgressivamente, nel caro vecchio elettrodomestico, si è sentito in teatro, dove, in effetti, era. Ha recitato un brano dal suo spettacolo, circondato da spalti gremiti di pubblico plaudente.
Secco, esplicito, ha inanellato tutta la schiuma nera dei fatti di cronaca politica, tutti le tragiche anomalie cui siamo sottoposti da anni. Era efficace. Anche se non faceva ridere. Cioè: provocava quel tipo di risata nervosa cui ci si consegna se non si vuole piangere. Poi, come un Pulcinella stanco di non capire, si è domandato come mai la maggioranza degli italiani si ostini ad approvare chi lo sta fregando (Berlusconi). E qui è partito, per libera associazione gergale, un paragone infelice: il popolo sarebbe contento di farsi prendere dal posteriore così come una donna che si sottopone alla penetrazione «contronatura», prima con preoccupazione e resistenza fisica, poi con godimento masochista. La descrizione della pratica, dettagliata e realistica, ha gelato una bella percentuale dei sorrisi presenti in sala. L’intimità di un teatrino off avrebbe consentito la risata liberatoria in cui sfocia, spesso terapeuticamente, l’imbarazzo. Ma la dimensione non era quella. Luttazzi ha preso una stecca. Poco male: la serata era una sinfonia di umori diversi e ben armonizzati. Dalla denuncia all’analisi, dalla satira (che sempre nasce da un profondo disagio) alla rivolta morale. Naturalmente quelli che non sopportano Santoro e tutti gli altri solisti della banda dei «non allineati», fingono di aver sentito soltanto la stecca. Meglio per loro.

°°° Se lo stesso pezzo, senza le uniche battute rubate ai comici veri, l’avesse interpretato un comico vero… questo non sarebbe successo.

A  PROPOSITO  DI CULI

b-culi

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Culi in vendita: capezzone

COSI’ PARLO CAPEZZONE… poi arrivò il primo assegno!!!

” tutto ciò che leggerete adesso lo diceva Capezzone di Berlusconi” ora è il suo portavoce.
PECUNIA NON OLET … questa è la politica oggi in italia. nessuno escluso.
Rinunciamo a votare per qualche anno e cacciamoli via questi parassiti. ( e berlusconi questa volta non c’entra nulla, io non lo vedo come il nemico numero uno della democrazia perchè il nemico numero uno è il qualunquismo il lecchinaggio il vassallaggio ….ed adesso leggete leggete… è tutto vero

“Berlusconi ha pagato magistrati”In nessun paese al mondo avremmo un premier
così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri
e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che
sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione
o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati.Così come da Palermo, quale che
sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e
comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi
la responsabilità politica”. Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito
della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell’Utri. 11 dicembre
2004

Berlusconi più ricco grazie alla politicaCosa è cambiato in 12 anni di
Governo Berlusconi? Nel suo intervento alle assise radicali, il segretario
Daniele Capezzone risponde a questa domanda così: “Silvio Berlusconi è
entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio
conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che – indegnamente, lo
sottolineo – tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con…come si
chiama? Ah sì, il perfido regime comunista…), vanta 29mila miliardi di
attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più
ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.
Il resto – conclude riferendosi alle riforme promesse dal premier – un po’
meno”. 29 ottobre 2005

Da Berlusconi solo leggi ad personam”Tre anni fa – ha detto Daniele
Capezzone, segretario dei Radicali Italiani -i Radicali proposero tre
referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si
oppose legittimamente, ma Berlusconi invitò a non votare perché tanto lui
avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo
leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto
probabilmente verranno dichiarate incostituzionali”. 14 novembre 2003

L’Italia non può avere altri cinque anni di Berlusconi”L’Italia non può
permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero
“ecosostenibili” Lo ha detto nella sua relazione introduttiva al Congresso
dei Radicali Italiani il segretario Daniele Capezzone “In questa
legislatura – ha aggiunto Capezzone – Berlusconi ha avuto a disposizione una
maggioranza parlamentare amplissima (“più 100” deputati e “più 50″
senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall’economia alla
giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose
effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno
dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà
personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del
centrodestra sono tutti divorziati.), contro l’aborto, contro i pacs, contro
la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo
tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello”. 29 ottobre
2005

Il Premier a Vicenza? Lo ‘sciancato di Arcore’Dopo la performance di Silvio
Berlusconi al convegno di Confindustria il commento più velenoso è quello
dell’editorialista di Markette, alias segretario dei radicali Italiani,
Daniele Capezzone: “Dopo la ‘cieca di Sorrento’, la ‘muta di Portici’, e lo
‘smemorato di Collegno’, arriva lo ‘sciancato di Arcore'”. 18 marzo 2006

Berlusconi, altro che don Sturzo. E’ don Lurio”Silvio Berlusconi non è l’erede
di don Sturzo, ma di don Lurio” Così Daniele Capezzone, segretario dei
Radicali italiani ha commentato le parole di oggi del Presidente del
Consiglio che in un discorso aveva rivendicato l’eredita del fondatore del
Partito Popolare Italiano Don Luigi Sturzo. 12 novembre 2005

Berlusconi al Congresso Usa, come Totò e Peppino”Sto ascoltando l’esordio
del discorso di Silvio Berlusconi al congresso Usa, pronunciato in lingua
inglese, o almeno questa doveva essere l’intenzione… Torna alla mente,
ascoltandolo in questa che appare per lui un’improba fatica, l’immortale
scena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile
dicendo: ‘Noio volevàn savuar…’ Così Daniele Capezzone, segretario dei
Radicali Italiani ha commentato il discorso del Presidente del Consiglio
italiano al Congresso USA. 1 marzo 2006

Berlusconi è Wanna Marchi e Tremonti il mago do NascimentoSulle tasse
“Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento”. Lo
afferma Daniele Capezzone, della direzione della Rosa nel Pugno. “Berlusconi
aveva detto: ‘Abolirò l’Irap e ridurrò a due le aliquote’. Non lo ha fatto,
e invece – aggiunge Capezzone – ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul
gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte
più debole del paese”. “Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati
della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello
(il mago) dava ‘numeri personalizzati’ alle sue televittime; Tremonti fa lo
stesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c’è poco da
scherzare), c’è da segnalare una specie di ‘taroccamento continuativo’ dei
dati”. 1 aprile 2006

Berlusconi è Cetto La QualunqueBerlusconi “mente per la gola”, perché si
dovrebbe credere anche stavolta a “promesse tanto mirabolanti e
irrealizzabili?” È il commento di Daniele Capezzone, della segreteria della
Rosa nel Pugno, all’impegno del premier sull’Ici. “Cinque anni fa disse che
avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che
avrebbe abolito l’Irap. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe
ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, in
compenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo
quinquennio, c’è stato l’aumento di bolli, tariffe e della tassa sul
gasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli della
popolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tanto
mirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier – conclude Capezzone – è come
Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette…”.
4 aprile 2006

Noi coglioni? È Berlusconi che si è fatto una canna”Dopo l’ultima sortita di
Berlusconi che pensa bene di trattare da ‘coglioni’ la maggioranza degli
italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna”. È quanto afferma
in una nota Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno. “Ma
forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che
gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?”. 4 aprile
2006

Berlusconi bollito nella sfida tvCommentando la sfida tv appena conclusa tra
Romano Prodi e Silvio Berlusconi, Daniele Capezzone, della segreteria della
Rosa nel pugno, ha dichiarato: “Non c’è dubbio: il risultato della sfida è
decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e – calcisticamente
parlando – non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a
parte la bufala finale sull’Ici, completamente priva di copertura), ma è
stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e
arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il “bollito” sembra
proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. 7 “Quanto infine alla
reiterata gaffe del Premier sulle ‘categorie’ (donne, giovani), sbagliare è
umano, perseverare è berlusconiano…” ha concluso Daniele Capezzone. 3
aprile 2006

Berlusconi ha finito i tappetiMeglio Prodi, mentre il “venditore di tappeti”
Berlusconi ha dato l’impressione di aver esaurito la mercanzia: Daniele
Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, ritiene che sia stato il
leader dell’Unione a vincere la sfida tv. “A mio avviso, è andato molto
meglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima
impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta
dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un
modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del
Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi”. 3 aprile 2006

Berlusconi in bandana, povero Blair”Esprimo tutta la mia solidarietà a Tony
Blair e a sua moglie”. Lo ha affermato il segretario radicale Daniele
Capezzone a proposito della festa organizzata in Sardegna in onore del
premier britannico e di sua moglie dal Presidente del consiglio Silvio
Berlusconi.
Berlusconi fa una politica estera da quarta elementare”Siamo alla
trasposizione su scala internazionale del ‘t’aspetto fuori’, che va bene,
forse, per le liti in quarta elementare, ma funziona meno, temo, in contesti
un po’ più articolati e complessi”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il
segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone, riferendosi
esplicitamente alla recente intervista concessa dal presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi al NewYork Times. Berlusconi – ha sostenuto il leader
radicale – avrebbe parlato di “Comunità delle democrazie” riducendola “al
meccanismo per cui se c’è un dittatore, prima lo si minaccia e poi lo si
picchia. Anzi, lo picchia il fratello americano, che è più grosso, mentre
noi siamo gracilini”. 7 dicembre 2003

Berlusconi? Lo difenderanno Bondi, Cicchitto e Cornacchione”L’odierna
performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche
perché denota proprio l’atteggiamento psicologico di chi non è più abituato
a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a
difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione…”. Lo
afferma l’esponente della segreteria della Rosa nel Pugno, Daniele
Capezzone. 12 marzo 2006

Berlusconi complice di Putin”Si è presentato con questo nuovo abito, di
avvocato e complice di Putin, Silvio Berlusconi, che giovedì scorso in
occasione del vertice euro-russo ha parlato non solo a proprio nome, ma a
nome di tutta l’Europa. L’8 ottobre, un consiglio dei ministri europei aveva
commentato le recenti elezioni-truffa in Cecenia (un solo candidato, tutti
gli altri obbligati a ritirarsi). Lo stesso consiglio europeo, presieduto
dal governo italiano, aveva espresso viva preoccupazione per le condizioni
in cui queste elezioni si sono tenute. Tutto questo Berlusconi ha finto di
ignorarlo, quando ha parlato della guerra cecena come di una ‘leggenda’
inventata da giornali ostili, quando ha messo sullo stesso piano le critiche
che la stampa italiana rivolge a lui stesso e le critiche che la stampa
internazionale rivolge a Putin, quando ha difeso le elezioni in Cecenia o
quando ha giudicato del tutto legittimo l’arresto di Chodorkovsky. Proprio
lui, che si vanta d’aver costruito una visione del mondo sulla lotta al
comunismo e che sempre ricorda i disastri prodotti dal totalitarismo
comunista, abbraccia oggi un regime che di quel disastro è figlio e
continuatore, e sul quale regna sempre più fortemente l’ex Kgb da cui Putin
proviene”. 9 settembre 2003

Capezzone: con Putin Berlusconi dimentica il comunismo”Berlusconi vede
ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno
possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua vena
anticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all’interno
del Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia:
VladimirPutin”. Lo afferma Daniele Capezzone, membro della segreteria della
Rosa nel Pugno. “Perciò – prosegue – ho due domande per Berlusconi. Ci dica
qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo
indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un’azione
letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campi
di concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi – sottolinea
ancora – ci dica qualcosa sull’assassinio del giornalista, del radicale
Antonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva i
suoi servizi informazione per Radio Radicale” “In qualche villa della
Sardegna – conclude Capezzone – o in qualche dacia siberiana, nel corso dei
prossimi incontri con l’amico Vladimir, sarebbe bene che Berlusconi trovasse
le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda”. 29 marzo 2006

LA MERDINA CAPEZZONE
LA COERENZA GLI FA UNA PIPPA, A LUI…

cap

capez

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Shooting Silvio

La pellicola racconta dell’ossessione di un ragazzo che considera Berlusconi il male
Per i pidiellini è un inno alla violenza e un incitamento contro il premier
Sky manda in onda ‘Shooting Silvio’
Pdl all’attacco della tv di Murdoch
Vita (Pd): “Siamo oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica”

Sky manda in onda ‘Shooting Silvio’ Pdl all’attacco della tv di Murdoch

Una scena del film Shooting Silvio
ROMA – Nuovo fronte polemico tra centrodestra e mondo dei media tv. Stavolta è Sky nel mirino degli esponenti del Pdl. Oggetto del contendere è il controverso e surreale film ‘Shooting Silvio’, mandato in onda ieri sera dall’emittente satellitare e considerato, dagli ‘azzurri’ del Pdl, un inno alla violenza e un incitamento implicito contro l’uomo e il presidente del Consiglio.

Il film, uscito nel 2007 e opera prima di Berardo Carboni, racconta la vicenda del ventottenne Giovanni, detto Kurtz (come il colonnello folle impersonato da Marlon Brando in Apocalypse Now, personaggio con cui condivide l’attitudine al delirio e all’inquietudine).

Per Giovanni, Silvio Berlusconi è un’ossessione, l’incarnazione del male e va fermato a tutti i costi: prima con un libro-invettiva poi progettando addirittura di rapirlo e ucciderlo. Il film ha come protagonista Federico Rosati e nel cast compare, tra gli altri, in un’apparizione straordinaria anche Marco Travaglio. Un’analoga pellicola, ‘Death of president’, è stata di recente dedicata a George Bush.

Alle critiche risponde il Pd con Vincenzo Vita che ha definito la Pdl “oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica”.

Sky ha tentato di non trasmettere il film, disponibile per la pay tv dal gennaio 2008 e parte del cosiddetto pacchetto Anica che obbligava la pay-tv ad acquisire tutti i film italiani che avessero raccolto in sala più di 20 mila spettatori. Tra i produttori del film e Sky ci fu una contestazione sul numero degli spettatori proprio perché la pay tv non voleva trasmetterlo.
Per la deputata Pdl Beatrice Lorenzin ‘Shooting Silvio’ è un esempio di pessima televisione: è un inno alla violenza e – avverte – un incitamento implicito ad azioni efferate contro l’uomo e contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Secondo Francesco Casoli, vicepresidente dei senatori Pdl, “in un momento delicato come questo, tra crisi economica e terremoto, è davvero scadente e di pessimo gusto trasmettere una pellicola del genere che – osserva – predica solo odio contro il premier che sta affrontando i problemi reali, mettendoci tutta la sua grinta e l’esperienza e trovando apprezzamenti ovunque, dalle massime cariche dello Stato fino all’opposizione”.

“Giovedì Santoro con Annozero, ieri sera Sky che ha proposto il diseducativo film ‘Shooting Silvio’. Sembra quasi – conclude l’onorevole Nunzia De Girolamo del Pdl – che sia partita in sordina per diventar tempesta una nuova offensiva mediatica contro Berlusconi”.

°°° Ma guardate come si agitano i pappagallini impazziti. Non si chiedono nemmeno per un momento “e se fosse davvero così?”
Siamo alcuni miliardi di persone a sapere, a conoscere la verità: sì, silvio berlusconi incarna il MALE ASSOLUTO! I perché li conosciamo bene: è un mafioso, è senza scrupoli, è cattivo, è ignorante, è arrogante coi deboli e leccaculo coi potenti (vedi craxi,Obama,Bush,e tutti i culi che ha dovuto leccare in gioventù…), è vigliacco, è fascista, è falso, è pieno di complessi d’inferiorità, è la cosa peggiore che potesse capitare al mondo e all’Italia.
Manca qualcosa?
Bene ha fatto il mio amico Vincenzo Vita a parlare di “oltre il ridicolo”, questi sono davvero dei patetici minus habens.

shot

bnot3

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter