I casini di Berlusconi

Il quotidiano britannico cita un documentario, “Il Corpo delle donne”

che contrappone la grande Anna Magnani alle attuali veline, e parla di “nuovo femminismo”

Il Guardian: premier rischia per rabbia donne

Il Pais: si comincia a preparare il dopo-premier

Il giornale spagnolo ricorda il flop di ‘Porta a Porta’, la brusca discesa nei sondaggi
e accredita il ministro dell’Economia Giulio Tremonti come il più probabile successore di Berlusconi

Il Guardian: premier rischia per rabbia donne Il Pais: si comincia a preparare il dopo-premier

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

CRIBBIO! MI SONO DI NUOVO CAGATO ADDOSSO…

b-cagato

ROMA – Dalla stampa estera nuove critiche al presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Secondo il Guardian, “il ‘sexist’ (sessista) Berlusconi affronta

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Le capre di regime

Bancarotta dello spettacolo. Sciopero contro i tagli

di Luca Del Fra

«Pentiti scellerato, è l’ultimo momento», risposta «No, no, ch’io non mi pento,vanne lontan da me!». In questi giorni sembra di assistere all’ultimo duetto tra il commendatore e Don Giovanni: il mondo dello spettacolo protesta contro i tagli economici che lo stanno mandando in rovina e chiede un ultimo ripensamento, ovvero un reintegro del 35% dei finanziamenti decurtati dal governo Berlusconi, che ha sempre guardato con sospetto la cultura, allontanandola con sdegno.

Monta perciò la protesta: oggi pomeriggio alle 17 sarà una manifestazione davanti a

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Il vescovo caccia Dario Fo

Ratzimetal

“Giù le mani da Giotto”

Il vescovo caccia Dario Fo

Il Nobel lo ritiene troppo giovane
per aver dipinto gli affreschi di Assisi.

Il prelato: no allo show

dario_fo01g

°°°  Dunque…  un vescovo ignorante e in malafede si reputa all’altezza di “cacciare”  il più grande commediografo vivente,

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Il vescovo ignorante e arrogante

Ratzimetal


“Contesta Giotto”, il vescovo caccia Dario Fo

ALESSANDRA CRISTOFANI (la Stampa)
Il Nobel lo ritiene troppo giovane per aver dipinto gli affreschi di Assisi. Il prelato: no allo show, così scredita il pittore.

°°° La verità NON SI PUO’ DIRE. Nemmeno per fare cultura, nemmeno per fare spettacolo colto. Questi preti hanno tutto il potere in mano. Loro e le mafie. Ma solo in Italia. Siamo proprio di serie Z…

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Dario Fo o panariello?

Dario Fo: «Vietare la satira è la malattia di un Paese in decadenza»
di Iolanda Bufalini

l primo censurato della storia della Rai è con un altro premio Nobel dall’odore sulfureo, Josè Saramago, a Granada per ricevere un premio. Diciamo noi a Dario Fo della sospensione comminata a Vauro per la vignetta sull’ampliamento delle cubature dei cimiteri. «Qual è – chiede – la motivazione della sospensione?».

È una vignetta lesiva del sentimento di pietà verso i defunti.
«Ma il significato di quella vignetta è chiarissimo. Se la prende con gli assassini, verso chi ha determinato con infamità, per come ha condotto i lavori, usando la sabbia al posto dei materiali giusti, quelle morti».

E quale sarebbe allora il vero motivo?
«È un sondaggio, si spara su uno, sul quale si ritiene ci sarà meno scalpore, per vedere la reazione del gruppo portante. È l’avvisata in gergo mafioso».

Dopo l’emergenza ci sarà la ricostruzione
«L’avvisata serve a minimizzare il pericolo, quando si dovrà abbattere e ricostruire non ci deve essere il tormentone sulla mafia. È il terreno di maggiore responsabilità per il governo. Come per la decisione di non accorpare il referendum, con spreco di denari mentre i poveri piangono».

Oltre all’offesa c’è l’accusa di faziosità
«Cioè l’elemento fondamentale della satira. Si deve solo gloriare, osannare. Ma anche presso i romani la satira era pericolosa. Chi faceva satira doveva portare un nome greco, un vestito greco, doveva andare in una città greca. Insomma la satira si può fare all’estero, non si può parlare di quello che avviene da noi».

Diceva, si spara ad uno per avvisare gli altri…
«È un paese in declino quello in cui si vieta la satira. La cosa peggiore è che produce autocensura, così si fa un bel brodo calmo e guai a chi mette un po’ di peperoncino».

Ha visto la trasmissione di Annozero? Anche Santoro è accusato di faziosità
«L’ho vista, non era lui, lo accusano perché ha mandato in onda un medico risentito perché era privo degli strumenti per operare e diceva “finiamola con tutti questi elogi sulla puntualità degli aiuti”».

Chiedono a Santoro una trasmissione riparatrice. È la prima volta che si chiede di riequilibrare, non trattandosi di opinioni politiche..
«Ma storicamente non è la prima volta, al tempo dell’impero ci fu un comico che fece satira sui Gracchi. Fu imprigionato e in cella dovette scrivere ben due opere in elogio dei Gracchi».

In tempi più recenti, con Franca Rame, foste i primi censurati Rai.
«Ci tagliarono le battute sui morti sul lavoro, poi quelle sulla mafia perché si minava il buon nome della Sicilia. Poi quelle sulla tendenza dei padroni al paternalismo sindacale. Ma di mestiere non facciamo i mimi. Eravamo ridotti al silenzio e ce ne siamo andati».

Un deputato Pd, Giacomelli, dice che il primato delle battute malriuscite in Tv ce l’ha Berlusconi
«Lui è l’unico che può essere triviale, irriverente, disumano con i malati, volgare con le donne e le ministre. Gli altri devono tacere.

°°° Beh, ora i destronzi controbatteranno coi loro arieti: barbareschi, panariello, pippofranco, martufello e oreste lionello. Come?… Ah, quello è morto. E perché gli altri? Da vivo era uguale…

vauro1fo1

vergogna21

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Un cervello contro le testoline disabitate

La statua vivente multata a Milano
Dario Fo: “Pagherò io quei 100 euro”

Il mimo aveva cominciato a lavorare in anticipo e a qualche metro dalla porzione di strada assegnata dal Comune (il giovane voleva ripararsi dal sole). I passanti avevano contestato la decisione dei vigili protestando vivacemente
di Franco Vanni
La statua vivente multata dai vigili
La statua vivente multata dai vigili
Dario Fo si farà carico dei 100 euro di multa dati dai vigili a un mimo in corso Vittorio Emanuele a Milano. La statua vivente è un ragazzo romeno di 19 anni con regolare permesso da artista di strada. «Il fatto che il giovane sia stato multato – dice il premio Nobel – è indegno di una società democratica e dimostra in modo esemplare l’ottusità di questa amministrazione comunale».

VIDEO La multa e le proteste

Al giovane gli agenti hanno contestato il fatto di avere cominciato a lavorare mezz’ora prima dell’orario consentito. Inoltre, il mimo si trovava a qualche metro di distanza dalla postazione che il Comune gli ha assegnato: si era spostato per evitare di stare sotto il sole. «Al mimo va tutta la mia solidarietà – aggiunge Fo – Il rispetto delle regole è fondamentale, ma in questo caso si va molto oltre. Ho viaggiato per tutta Europa e non mi è mai capitato di vedere o sentire nulla del genere. Hanno fatto bene i milanesi a difendere il giovane contro quella che è stata una vera ingiustizia».


°°° Ancora una volta, l’intelligenza domina la pochezza di questi ebeti destronzi. Grazie, Dario!

statua1

fo

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