ANNOZERO – Puntata del 7/04/2011

“Silvio, la sai l’ultima? Che mò sò cazzi!“, quale adorabile ironia avrà portato manifestanti particolarmente creativi a fare dell’amabile abitudine del Premier di prodigarsi nel racconto di ardite barzellette (l’ultima, sulla mela dal gusto particolare…), spunto per uno striscione che anticipi al primo ministro quanto avverrà nelle prossime settimane, sempre che il parlamento non partorisca qualche provvedimento salvifico…
A proposito di ca***, sembrano proprio ‘amari’, quelli riservati dall’ormai celeberrimo dg Rai Mauro Masi, per Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e, ovviamente, Michele Santoro.

“Ci sono tutti i segnali di un Masi impegnato a riguadagnare credibilità agli occhi del centrodestra mettendo in discussione il ritorno, nel palinsesto 2011-2012, di Annozero, Ballarò, Report e di Che tempo che fa” rivela il consigliere Rizzo Nervo, proseguendo: “Le Reti sono già impegnate sui nuovi palinsesti e infatti la Direzione risorse televisive, affidata a Lorenza Lei, ha chiesto a Masi se avviare le trattative. Ma il direttore generale ha avocato a sé tutto. Vedo profilarsi l’apoteosi del suo metodo: rinvii, rinvii, rinvii. Mettendo in pericolo la stesura dei palinsesti da presentare agli inserzionisti pubblicitari a fine maggio”, osservando, infine: “E con forte contrasto rispetto alla straordinaria rapidità con cui è stato chiuso il contratto di Giuliano Ferrara“. Dunque, il dg, posto a capo dell’azienda di stato, priverebbe volentieri il network dei programmi che nelle ultime stagioni hanno ottenuto maggiori consensi (di pubblico e critica) e, a sostegno di quando ho appena affermato, le parole del consigliere che snocciola con disinvoltura i dati riguardanti gli introiti generati dalle trasmissioni suddette: “La trasmissione di Fazio costa in un anno 10 milioni e 450 mila euro e ne ricava in pubblicità 17 milioni e 600 mila, Ballarò costa 3 milioni e 500 mila, ne guadagna quasi 8. Report rende il doppio di quanto costa…“, si direbbe che, pur di compiacere Silvio e diffondere i valori (?) del credo politico di appartenenze, Masi non badi proprio a spese…
Sarà un vezzo dei promotori della libertà, ma anche Silvio ha ampiamente dimostrato di non risparmiarsi, portando la sua proverbiale generosità a giustificazione di innumerevoli doni a squisite donzelle. A tal proposito, Michele Santoro, questa sera, torna ad occuparsi delle ‘innocenti evasioni’ del Premier, ma per i temi e gli ospiti nel dettaglio, vi invito a proseguire nella lettura.

Dal comunicato stampa Rai: Alla vigilia della prima udienza sul caso Ruby, il Parlamento approva l’ammissibilità del conflitto d’attribuzione: la decisione è rimandata alla Corte Costituzionale. Ora la maggioranza accelera sul processo breve e va allo scontro con la magistratura. L’opposizione insorge e promette una mobilitazione continua in Parlamento e in piazza. “Stiamo passando ogni limite. Questa non è solo un’offesa alla Costituzione e alla legge, ma all’intelligenza delle persone” dichiara Rosi Bindi.
Ma il Parlamento ha il potere di sostituirsi alla magistratura? E se questo avviene, qual è l’impatto sulla tenuta delle Istituzioni?
Ospiti di Michele Santoro: Rosi Bindi, Presidente del Partito Democratico, Giorgio Stracquadanio del Popolo della Libertà e i giornalisti Maurizio Belpietro, Direttore di Libero, Giovanni Valentini di Repubblica e Gian Antonio Stella del Corriere della Sera.