Ancora con la bufala che il Pompetta possiede TRE tv. Sono almeno 600, ragazzi!

Quelle che non ha rubato o assorbito le ricatta in mille modi, soprattutto quando era a capo della cosca governativa. Poco fa mi ha chiamato un amico dall’estero e mi fa: “Ero in vacanza dai miei, in Italia, e ho visto un mare di cagate e di persone squallidissime nelle tv rai e in quelle private, ma è possibile che nessuno chiami uno come te?

Gli ho spiegato che tutte queste tv, sotto gli occhi di tutti, sono una enorme discarica di troie usate e di marchettari senza mestiere né talento. Basterebbe vedere la situazione in Sardistan: a parte quella del nano (videolina), che viene mantenuta dalla regione automa, gli altri videocitofoni (le guardano in sette) sono tutti al fallimento: hanno quasi cancellato l’organico, non pagano quei pochi rimasti, mandano in cassa integrazione quelli che non possono licenziare, regalano la pubblicità (che fa cagare quanto i loro programmazzi). Insomma, di quali tv parliamo?

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Raiset cerca di rimediare, ma non va bene per nulla!

Dopo aver concesso il 75% ai deliranti interventi di burlesquoni, TUTTI RIGOROSAMENTE SENZA CONTRADDITTORIO, e dopo gli ultimi videomessaggi alla Bin Ladren, la discarica di merdaset stasera farà una piccola intervista a Vendola. Non va bene per nulla! Dovrebbero dare lo stesso spazio a tutti gli altri leader politici per un monologo senza contraddittorio della stessa durata e alla  medesima ora di messa in onda del nano mafioso. O no?

Nichificio

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Masi e la devastazione continua della Rai. Ormai è sempre più la discarica di Merdaset.

ANNOZERO – Puntata del 7/04/2011

Silvio, la sai l’ultima? Che mò sò cazzi!“, quale adorabile ironia avrà portato manifestanti particolarmente creativi a fare dell’amabile abitudine del Premier di prodigarsi nel racconto di ardite barzellette (l’ultima, sulla mela dal gusto particolare…), spunto per uno striscione che anticipi al primo ministro quanto avverrà nelle prossime settimane, sempre che il parlamento non partorisca qualche provvedimento salvifico…

A proposito di ca***, sembrano proprio ‘amari’, quelli riservati dall’ormai celeberrimo dg Rai Mauro Masi, per Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e, ovviamente, Michele Santoro.

“Ci sono tutti i segnali di un Masi impegnato a riguadagnare credibilità agli occhi del centrodestra mettendo in discussione il ritorno, nel palinsesto 2011-2012, di Annozero, Ballarò, Report e di Che tempo che fa” rivela il consigliere Rizzo Nervo, proseguendo: “Le Reti sono già impegnate sui nuovi palinsesti e infatti la Direzione risorse televisive, affidata a Lorenza Lei, ha chiesto a Masi se avviare le trattative. Ma il direttore generale ha avocato a sé tutto. Vedo profilarsi l’apoteosi del suo metodo: rinvii, rinvii, rinvii. Mettendo in pericolo la stesura dei palinsesti da presentare agli inserzionisti pubblicitari a fine maggio”, osservando, infine: “E con forte contrasto rispetto alla straordinaria rapidità con cui è stato chiuso il contratto di Giuliano Ferrara“. Dunque, il dg, posto a capo dell’azienda di stato, priverebbe volentieri il network dei programmi che nelle ultime stagioni hanno ottenuto maggiori consensi (di pubblico e critica) e, a sostegno di quando ho appena affermato, le parole del consigliere che snocciola con disinvoltura i dati riguardanti gli introiti generati dalle trasmissioni suddette: “La trasmissione di Fazio costa in un anno 10 milioni e 450 mila euro e ne ricava in pubblicità 17 milioni e 600 milaBallarò costa 3 milioni e 500 mila, ne guadagna quasi 8. Report rende il doppio di quanto costa…“, si direbbe che, pur di compiacere Silvio e diffondere i valori (?) del credo politico di appartenenze, Masi non badi proprio a spese…

Sarà un vezzo dei promotori della libertà, ma anche Silvio ha ampiamente dimostrato di non risparmiarsi, portando la sua proverbiale generosità a giustificazione di innumerevoli doni a squisite donzelle. A tal proposito, Michele Santoro, questa sera, torna ad occuparsi delle ‘innocenti evasioni’ del Premier, ma per i temi e gli ospiti nel dettaglio, vi invito a proseguire nella lettura.

Dal comunicato stampa Rai: Alla vigilia della prima udienza sul caso Ruby, il Parlamento approva l’ammissibilità del conflitto d’attribuzione: la decisione è rimandata alla Corte Costituzionale. Ora la maggioranza accelera sul processo breve e va allo scontro con la magistratura. L’opposizione insorge e promette una mobilitazione continua in Parlamento e in piazza. “Stiamo passando ogni limite. Questa non è solo un’offesa alla Costituzione e alla legge, ma all’intelligenza delle persone” dichiara Rosi Bindi.

Ma il Parlamento ha il potere di sostituirsi alla magistratura? E se questo avviene, qual è l’impatto sulla tenuta delle Istituzioni?

Ospiti di Michele Santoro: Rosi Bindi, Presidente del Partito Democratico, Giorgio Stracquadanio del Popolo della Libertà e i giornalisti Maurizio Belpietro, Direttore di Libero, Giovanni Valentini di Repubblica e Gian Antonio Stella del Corriere della Sera.

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Un sindaco sveglio. Avercene in Sardistan!

La città felice grazie ai rifiuti
“La discarica ci rende ricchi”


A Mariana, nel Mantovano, bonus bimbi e poche tasse. Gli abitanti raccontano: “C’è una casa con 9 appartamenti a 90 euro al mese. I giovani vogliono tutti venire qui. E il Comune senza questa risorsa avrebbe fatto bancarotta 15 anni fa”

di JENNER MELETTI
MARIANA (Mantova) – C’è una montagna di terra, subito dopo l’ingresso della discarica. “Serve per ricoprire i rifiuti scaricati dai camion. Prima passano i compattatori con le ruote dentate, e subito dopo il tutto viene coperto con questa argilla. Vede, siamo tanto veloci che anche i gabbiani non trovano nulla da mangiare. Ne vediamo qualcuno, ogni tanto”. C’è una montagna di terra, subito dopo l’ingresso della discarica. “Serve per ricoprire i rifiuti scaricati dai camion. Prima passano i compattatori con le ruote dentate, e subito dopo il tutto viene coperto con questa argilla. Vede, siamo tanto veloci che anche i gabbiani non trovano nulla da mangiare. Ne vediamo qualcuno, ogni tanto”. È contento, il sindaco Angelo Rosa, trent’anni in politica prima Dc poi Margherita e ora capo di una giunta “pronta a discutere di tutto meno che di politica”. “Se non ci fosse la discarica, come Comune avremmo fatto bancarotta già quindici anni fa”.

E invece, in una terra piatta che più piatta non si può, i compattatori che altrove hanno portato proteste e fiamme, qui hanno portato ricchezza. “Bisogna usare la testa. Se si ragiona, anche i

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le minchiate propagandistiche

La monnezza scomparsa della Campania?
E’ finita nella discarica di Ferrandelle

Una squadra di attivisti di Legambiente è riuscita a compiere un sopralluogo a Ferrandelle, una località che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Ecco le immagini e il servizio che documentano come i rifiuti scomparsi dalle città della Campania siano tenuti ‘sotto sorveglianza’ in una grande discarica a cielo aperto, in un’area completamente recintata. L’area, dichiarata sito di interesse strategico nazionale e strettamente vigilata, era stata confiscata al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan. Doveva diventare una fattoria, invece è stata requisita dal Commissario straordinario per i rifiuti. E ora ospita, secondo le stime di Legambiente, almeno un milione di metri cubi di rifiuti indifferenziati
di Raffaele Sardo
GUARDA FOTO La montagna di rifiuti di Ferrandelle | Il VIDEO

Sono finiti a Ferrandelle i rifiuti scomparsi dalle città della Campania. Una località che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Sono tenuti sotto stretta sorveglianza in un’area completamente recintata di diversi ettari. Nessuno si può avvicinare più di tanto perché tutto il perimetro è stata dichiarato sito di interesse strategico nazionale e c’è una vigilanza molto attenta che allontana tutti quelli che cercano di guardare più da vicino.

Ieri notte una squadra di attivisti di Legambiente, guidati dal direttore dell’associazione ambientalista, Raffaele Del Giudice, sono arrivati sul posto per fare “un sopralluogo”. “Ci sono montagne di rifiuti ammassate senza alcun controllo sui possibili danni sanitari e ambientali – spiega Del Giudice – mentre continua ad arrivare quotidianamente la monnezza da ogni parte della Campania”. L’area dove sono depositati i rifiuti fu sequestrata al boss Francesco Schiavone, Sandokan, ed affidata al Consorzio Agrorinasce per farne una fattoria di prodotti tipici. Ma, nonostante l’avvio dei primi lavori per dare vita all’iniziativa, il terreno fu requisito in piena emergenza rifiuti.

I sindaci di Santa Maria La Fossa e Grazzanise, poco più di un anno fa, guidarono una clamorosa protesta alla testa delle popolazioni locali. Dopo un braccio di ferro con il Commissario per l’emergenza rifiuti, diedero il via libera alla costruzione di due piazzole che dovevano “ospitare” all’incirca 90 mila metri cubi di rifiuti. Ma in via temporanea e con l’impegno a bonificare il sito entro breve tempo. “Qui ce ne sono almeno un milione di metri cubi di rifiuti – spiega il professor Stefano Tonziello, di Legambiente – e continuano a crescere giorno dopo giorno, perché l’emergenza non è finita, ma è stata solo spostata dalle città.

Qui arrivano rifiuti “tal quale”, cioè senza essere selezionati a monte. E dunque non potranno mai essere bruciati nell’inceneritore di Acerra. Inceneritore che, peraltro, ora è in pieno collaudo e per vederlo operativo se ne parlerà almeno tra sei mesi.” Nell’area tutt’intorno vi sono caseifici, allevamenti di bufale, campi coltivati a foraggio, pescheti, ortaggi, fragole, irrigati con le falde acquifere inquinate. Poco più in là, vi sono almeno altre sei discariche. Qualcuna dismessa, ma non morta definitivamente. “Forse il vero miracolo di Berlusconi – aggiunge Tonziello – è quello di aver messo a tacere tutto e tutti. Qui, lasciatemi usare il paradosso, è tutto fuorilegge per legge. Se queste cose le avessero fatte i privati, si sarebbero aperte sicuramente le porte del carcere.

Tenere in questo modo i rifiuti è da criminali. Senza considerare che tra poco con l’arrivo della stagione calda, tutt’intorno l’aria sarà irrespirabile, ma ci sarà anche un pericolo sanitario immediato per la salute delle persone”. Non lontano da qui, a Santa Maria La Fossa, dovrebbe sorgere anche l’altro inceneritore previsto in Campania. Nei campi intorno a Ferrandelle, intanto, la vita scorre come sempre: I contadini sui trattori, gli immigrati nei campi a lavorare, il foraggio che cresce rigoglioso, il percolato che continua a scorrere nella falda acquifera e le montagne di rifiuti che continuano a crescere.
(12 maggio 2009)

ferrandelle-030

berlusconi-clown

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