Sempre peggio

Shopper: l’Australia li vieta

L’Italia rinvia, l’Australia va avanti. Da oggi nell’Australia meridionale gli shopper sono vietati: nei supermercati frutta e verdura si porteranno via usando i sacchetti di carta, o le buste di plastica biodegradabile, o le vecchie sporte per la spesa. Le multe per chi non rispetta le nuove regole vanno da 160 a 2.500 euro.
Il ministro dell’ambiente australiano ha ricordato che il suo paese, che produce 4 miliardi all’anno di sacchetti di plastica, ridurrà così il volume dei rifiuti in discarica e l’inquinamento di strade, parchi e corsi d’acqua. In Italia, dove di shopper se ne producono 10 miliardi l’anno, il governo è invece di avviso contrario. Tanto che ha fatto saltare la scadenza del 1 gennaio 2010, prevista dal governo Prodi, per mettere al bando i vecchi sacchetti di plastica (è saltato anche il divieto di mettere in commercio entro la stessa data elettrodomestici di classe energetica inferiore ad A: anche loro riabilitati).
Grazie all’annullamento della misura sugli shopper – osserva Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd – continueremo ad emettere 400 mila tonnellate di anidride carbonica in più e continueremo a trovare le nostre campagne e le nostre spiagge decorate con brandelli di plastica.
Il via libera al tradizionale inquinamento del paesaggio comporta anche uno stop all’innovazione industriale italiana, visto che disponiamo di un’alternativa nazionale. Nel 2007 è infatti partita la prima bioraffineria italiana, uno stabilimento d’avanguardia frutto di un accordo tra la Novamont, un’azienda nata da un centro di ricerca Montedison, e la Coldiretti. La struttura produce Mater-Bi, un prodotto tecnologicamente innovativo, legandolo al territorio: lo stabilimento è a Terni e la filiera rigorosamente locale. Mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per creare circa 100 buste di bioplastica. Secondo i calcoli della Coldiretti, per sostituire le 300 mila tonnellate di plastica necessarie a produrre i sacchetti usati in un anno in Italia basterebbe coltivare circa 200 mila ettari, un quinto delle terre agricole non utilizzate. Il tutto con un ovvio vantaggio ambientale visto che 1 chilo di polietilene comporta l’emissione di 2 chili di anidride carbonica, mentre per 1 chilo di bioplastica si rilasciano solo 800 grammi di anidride carbonica.

°°° Questo vecchio maiale di burlesquoni sta annullando, una dietro l’altra, tutte le ottime cose fatte dal Governo Prodi. Ci sta riportando indietro di sessant’anni, e questo è sotto gli occhi del mondo, con la differenza di un debito pubblico ormai galoppante e insanabile. Per quanto potremo sopportare tutto questo sconcio?

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E santoro li fa a pezzi

Partiamo col dire che a me NON è piaciuto tutto. Santoro e Travaglio avrebbero potuto stravincere agevolmente e invece si sono contenuti.
Come ho detto ieri, la Guzzanti non fa ridere ed ha perso un’occasione ghiottissima. Ma la presunzione ammazza anche un certo talento, che lei indubbiamente ha. Se si fosse fatta scrivere il pezzo da Michele Serra, da Cerami o dallo stesso Travaglio, sarebbe stata certamente molto più incisiva. Detto questo, io che governo la parola, davvero non ho idea di come spiegare ai miei amici tedeschi o ginevrini tutto questo can can armato da Mafiolo e Fini (e dalla solita pletora di pappagallini ammaestrati senza arte né parte). Come spiegare la figura di merda fatta dal neo DG della Rai, fido servitore del ducetto? Come spiegare l’immane figura di merda di ghedini: presentatosi addirittura in studio con un disegnetto di un delirio padronale che qualunque ragazzino del 1° anno dell’artistico farebbe meglio? Come spiegare a un americano, un inglese, un francese, un olandese o un tedesco che in questa italietta delle banane un famigerato malavitoso si è preso il governo e tutte le tv e che decide LUI chi e quando può andare in televisione? Come spiegare che questo omuncolo (ben conosciuto e abbondantemente schifato dal pianeta intero) decide di punire ora l’unico vero anchorman italiano, ora un impavido vignettista? Come parlare delle strida scomposte di alcuni vescovi idioti o di esponenti dell’Udc: un partito pieno zeppo di pluricondannati per reati gravissimi, che si scandalizzano per delle vignette di alta satira? Come raccontare questi avvenimenti kafkiani senza cadere noi stessi nel ridicolo? Non siamo alla frutta, amici cari, siamo già alla ricevuta fiscale! Meno male che, alla faccia dei soliti, immancabili, sondaggi personali a tambur battente di burlesquoni (dicevano che la puntata scorsa NON era piaciuta per niente al pubblico e perciò berluscane ha scatenato l’offensiva, da populista alle vongole qual è), meno male che Santoro e i suoi, ieri, hanno stracciato la concorrenza. Mi dispiace per il marito di costanzo…

b-idiota1

vauro2

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