Legittimamente un par de palle!

Sapete che c’è? Da quando mi hanno svegliato i sedicenti muratori a mazzuolate: ormai si sono presi il vizio di rompere le scatole alle sette del mattino, mi frulla per la testa questa minchiata galattica… “è stato eletto legittimamente”. Non c’è esponente del centrosinistra che non si abbeveri a questa fonte di sciocchezze. Ma legittimamente un cazzo!
In maniera legittima sono stati eletti, da sempre, gli esponenti della sinistra… giacché la dc ha sempre fatto ricorso ai voti della mafia e al clero. Io mi ricordo di quando le suorine, invisibili per tutto l’anno, sotto elezioni andavano a prelevare moribondi-ciechi-paralitici e affini e li portavano ai seggi. E magari facevano esse stesse la croce. Vorrei chiedere ai d’alema, ai veltroni, ai Franceschini cosa ci sia di legittimo nell’elezione di una masnada di pregiudicati, inquisiti, zoccole e veline imposti al parlamento. Vorrei sapere da quando e in quale paese occidentale un farabutto , che si è appropriato ILLEGITTIMAMENTE di tutto ciò che possiede, può comprarsi un partito, fare società col cognato di Totò Riina e con Riina stesso, amalgamare “Sicilia libera” (creatura di Leoluca Bagarella) con gli avanzi malavitosi di Dc-Psi-Psdi-Monarchici-Liberali- ecc. e fondare Forza Italia.
Infine, vorrei sapere da lorsignori cosa c’è di legittimo nel possedere e/o controllare il 90% dei media nazionali e, dopo aver condizionato malamente le menti più deboli e indifese, passare a riscuotere i voti. E quando non bastano, fare incetta di voti comprati a livelli capillari e… praticare sistematicamente BROGLI! Mi spiegate almeno voi, amici del blog, COSA CAZZO C’E’ DI LEGITTIMO IN TUTTO QUESTO?

LA SUORINA DELL’URNA ELETTORALE

suorina

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Le solite porcate del regimetto

Una norma del ddl minaccia di lasciare senza identità migliaia di figli di immigrati
Alla sottoscrizione online, promossa dall’Asgi, hanno già aderito oltre 200 organizzazioni
Sicurezza, appello di volontariato e Cgil
“No alla norma sui bimbi invisibili”
di VLADIMIRO POLCHI

Sicurezza, appello di volontariato e Cgil “No alla norma sui bimbi invisibili”
ROMA – Bambini invisibili alla legge. Neonati sottratti a ogni controllo di legalità e sconosciuti all’anagrafe: apolidi di fatto. Il mondo delle associazioni, cattolici in testa, lancia l’allarme: una norma del governo minaccia di lasciare migliaia di figli di immigrati senza identità. All’appello on line, promosso dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione hanno già aderito oltre 200 organizzazioni: dal Gruppo Abele all’Unicef, dalla Cgil a Save the Children. Al centro delle polemiche resta il ddl sicurezza, approvato in Senato e ora al vaglio della Camera.

Dopo la manifestazione organizzata ieri a Roma contro la norma che obbliga di fatto i medici a denunciare gli immigrati irregolari che ricorrono alle loro cure, è ora la volta dei figli di immigrati. L’allarme, lanciato dai giuristi dell’Asgi, riguarda l’articolo 45 (comma 1, lettera f) del disegno di legge: se venisse approvato, i neonati con genitori privi del permesso di soggiorno non potrebbero essere registrati all’anagrafe. Per l’Asgi è “una palese violazione dei principi costituzionali e della dichiarazione Onu dei diritti dei bambini”.

Per questo, in vista della discussione in commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, l’Asgi ha promosso un appello contro la nuova norma che, se approvata, “introdurrebbe l’obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti riguardanti gli atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita. L’ufficiale dello stato civile non potrà dunque ricevere la dichiarazione di nascita né di riconoscimento del figlio naturale da parte di genitori stranieri privi di permesso di soggiorno”.

Le associazioni firmatarie sottolineano “il rischio che si crei un bacino di bambini invisibili, che potrebbero divenire più facilmente vittime di abusi, di sfruttamento e della tratta di esseri umani, così come potrebbero aumentare le situazioni di apolidia in mancanza di documenti che attestino il rapporto di filiazione”.

“Nel disegno di legge sulla sicurezza non c’è alcun divieto di iscrizione all’anagrafe per i figli dei clandestini – replica il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano – in base alla norma contestata per lo straniero in posizione irregolare l’assenza di permesso di soggiorno inibisce solo di ottenere il rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni e altri provvedimenti di suo interesse. Nessun articolo e nessun comma, invece, gli inibisce di dichiarare la nascita di un figlio”.

Poi però ammette che “l’equivoco sorge dalla eliminazione, effettuata dalla nuova norma, del riferimento agli atti dello stato civile. L’esame alla Camera permetterà di chiarire la questione oltre ogni dubbio e, se fosse necessario, di renderla ancora più incontrovertibile, esplicitando una possibilità, la dichiarazione di nascita, che a nessuno è mai venuto in mente di precludere”.

“Altro che equivoco – ribatte l’avvocato Marco Paggi dell’Asgi – il problema è nel testo della legge: la norma va riscritta. Per questo la nostra iniziativa va avanti e l’appello ai deputati si rende ancora più necessario”.

negretti

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