Lo stato e le istituzioni, secondo B. sono una sua faccenda privata da minacciare e maltrattare

Lodo Mondadori, gli ispettori a Milano
Chiesta la copia della sentenza

Il ministero di Giustizia manda i suoi uomini a Palazzo di Giustizia per ritirare l’atto col quale il gruppo Fininvest, di proprietà del premier Silvio Berlusconi, ha condannato l’azienda a pagare 560 milioni allla Cir

°°°Da un colpo di stato all’altro. Davvero allucinante!

b-cazzone

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La malavita di Berlusconi sovverte e insulta ogni giorno le istituzioni

Legittimo impedimento al processo Mediaset
il governo solleva il conflitto di attribuzione

L’esecutivo si rivolgerà alla Corte Costituzionale per annullare la decisione dei giudici di Milano che non ritennero giustificata l’assenza di Berlusconi, imputato per frode fiscale. Il premier aveva convocato un cdm

Legittimo impedimento al processo Mediaset  il governo solleva il conflitto di attribuzione Berlusconi a Palazzo Chigi

ROMA – La presidenza del Consiglio solleverà conflitto di attribuzioni dinanzi alla Corte Costituzionale per chiedere l’annullamento della decisione con cui i giudici di Milano del processo Mediaset non ritennero legittimo impedimento 1, il primo marzo del 2010, l’assenza in udienza di Silvio Berlusconi, imputato per frode fiscale, nonostante quel

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A Milano la mafia c’è, ed è anche nelle istituzioni. Ma da almeno 35 anni!

A Milano la mafia c’è

di Maria Novella Oppo

Sostiene Minzolini che, per zittire quelli che lo accusano di note spese faraoniche, restituirà i soldi. Bravo, così finalmente ammette di aver approfittato di noi contribuenti, che non lo abbiamo mandato a dirigere il Tg1 così malamente come ha fatto e tanto meno lo abbiamo autorizzato ad abusare della carta aziendale. Anzi, tanta è la nostra indignazione, che sempre più numerosi saltiamo il suo notiziario e ci rifugiamo su altri canali. Ieri, per esempio, su Sky tg24 abbiamo sentito due notizie che Minzolini non darebbe mai. Anzitutto, la rassegna stampa ci ha fatto notare come sui più grandi giornali del mondo nei resoconti sulla Libia non si citino neanche le ripicche antifrancesi di Berlusconi e soci. E la seconda informazione interessante è un sondaggio: gli spettatori, interpellati sul duro scontro tra Vendola e Formigoni, hanno risposto in maggioranza di credere più al presidente pugliese che a quello lombardo. Si vede che, per i più, la mafia a Milano c’è. E se Formigoni non se ne accorge, è un motivo in più per mandarlo a casa.

ELETTORE DI DESTRA

ebete2

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La Gelmini: «Maggioranza solida»°°° Ma è l’Italia in frantumi, le città e le sue istituzioni allo sfascio totale.

Questi delinquenti incapaci non hanno MAI fatto un discorso politico.  Per 17 anni hanno sempre parlato di numeri (falsi), di voti del popolo (rubati o comprati), di patti, di quanto sono uniti… anche se hanno perso 67 parlamentari in due soli anni, ecc. Mai una parola o un progetto per i cittadini, per i vecchi, per i disabili, per i disoccupati e per tutta la popolazione che LORO hanno messo nella merda più nera! Pezzenti mafiosi.

gelmini decollata

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Scudo fiscale, Di Pietro attacca

“E’ la legge di un parlamento mafioso”

Il leader dell’Idv: il ddl tutela “i ladri e a rimetterci sono i pensionati e gli operai”. E accusa: “Un provvedimento criminale”. Fini e Schifani ribattono: “Così si lede il prestigio delle istituzioni”

°°° E dove sarebbe il prestigio delle istituzioni? Forse nelle leggi vergogna imposte a voti di fiducia? Nei comportamenti e nella storia fuorilegge di silvio berlusconi? Dove? Nei mafiosi e pluricondannati e nel ciarpame che Mafiolo ha portato in parlamento e nei ministeri? DOVE!?

Fini e schifezza, ma andate affanculo!

B-Boia

ASINO_CAVALLO

berlusconi_ficco

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Da Dagospia

CENSU-RAI! – TG1 E TG2 A PRANZO CANCELLANO COMPLETAMENTE LA SPUTTANOPOLI DI BARI E LE “BOMBE” DI PATTY E BARBARA – AL TG3 LA NOTIZIA È L’APERTURA – INTANTO ANCHE ‘IL FOGLIO’ DI FERRARA MOLLA MINZO: “AL TG5 ALMENO UN’OMBRA DI PATRIZIA LA SI È INTRAVISTA…”
camera,letto,papi,

Il gioco si fa duro e i telegiornali Rai rispondono presente. Nelle edizioni di pranzo di oggi sia il Tg1 di Minzolini, sia il Tg2 dell’interregno post Mazza sono andati oltre ogni previsione, superando abbondantemente i servizi onirici di questi giorni. Se fino a ieri l’inchiesta di Bari veniva trattata non nominando mai il fatto, oggi a Saxa Rubra sono andati oltre.
MINZOLINI E BERLUSCONI

minzo

Il Tg2 delle 13 e il Tg1 delle 13.30 non hanno dedicato neanche un secondo alle nuove rivelazioni bomba dell’inchiesta barese sul Cime di Rapa Gate. Non soltanto le indiscrezioni sui video di Patrizia in camera da letto con Papi-Silvio, ma neanche le affermazioni messe a verbale dalla nuova testimone Barbara sia in Procura che in un’intervista a Repubblica destano l’interesse dei due tg.

Il fatto che la ragazza abbia confermato sia la storia di soldi sia il sesso tra Papi e Patty non è stato giudicato meritevole di menzione. Se fino a ieri il tentativo era quello di lasciare la vicenda fuori dai titoli (con Dipollina che ha ribattezzato Minzolini “Zero Tituli”), oggi addirittura il caso rimane fuori dai tg. La vicenda, che apre le prime pagine di tutti i giornali con le nuove notizie arrivate da Bari, è passata completamente sotto silenzio. E pensare che il Tg3 ci ha aperto l’edizione delle 14.25…

2 – ANCHE IL FOGLIO DI FERRARA MOLLA MINZOLINI: “AL TG5 ALMENO UN’OMBRA DI PATRIZIA LA SI E’ INTRAVISTA…”
Da “Il Foglio”

Il re dei re del retroscena accusato di mancata messa in scena: forse surreale contrappasso, magari ritrovata saggezza. Fatto sta che Augusto Minzolini manco ha messo piede al Tg1 che è finito sulla graticola. Vero che, appena arrivato, ha fatto sapere che di gossip – avendo a lungo praticato quello politico sui giornali – non se ne sarebbe né visto né sentito.

E’ la metanoia minzoliniana, diciamo, in qualche modo opportuna e dovuta, visto che il Tg1 – tiggì ammiraglio su rete ammiraglia: sta praticamente tra il senso delle istituzioni e la capitaneria di porto – non è cartaccia stampata, e se non è dogma certo si avvicina all’atto di fede. E quindi benissimo si capisce che non può mica mandare i suoi cronisti a inseguire col microfono, vicolo per vicolo, magari in groppa a un motorino, le ragazze di lieve vita come una Sarzanini qualunque.

Non perché potrebbe risultare imbarazzante per il desco famigliare all’ora di cena (se hanno fatto pratica con i programmi televisivi pomeridiani, quelli possono sopportare tutto), ma proprio perché il ruolo del maggior telegiornale del servizio pubblico deve avere, mettiamola così, una compostezza e un’autorevolezza che altri possono più gagliardamente schivare.

Per sua stessa, ovvia natura, il Tg1 è quanto di più vicino alla visione del Conte Zio: sopire, troncare; troncare, sopire – non certo per eludere, diononvoglia, ma quantomeno per non sbracare. Il gossip, dunque, non prevarrà. Come disse con elevato (e meglio: rinnovato) spirito Minzolini nel momento del suo insediamento, ci si occuperà di vita reale, e va a sapere se il sospetto transito di insospettabilmente vivaci fanciulle in casa altrui sia roba da vita reale.

Quindi, è la saggezza di Saxa rubra che strutture la cauta scaletta minzoliniana; non banale e deprecabile opportunismo, ma necessario senso dell’opportunità. Guidare il TG1 è più faticoso che presidiare un ministero, portare un Tir dal Brennero a Bari (al povero Riotta, per dire, non bastava la giornata neanche per infilarsi la giacchetta), e del resto Minzolini per la bisogna è ancora un fresco neopatentato.

Certo, un tiggì di quelli saldamente ancorati tra la vita reale e l’autorevolezza – si potrebbe dire tra il pianerottolo e una discussione all’Aspen – avrebbe allora una scaletta che dall’Ira porta alla Corea, dalla social card alla crisi economica, da Dahrendorf all’enciclica papale; poi volendo, e senza strafare, pure quello che si travestiva come la mamma morta per beccarsi la pensione e qualcosa sulle faccende baresi. Dove si trovano le friselle e “la signora D’Addario” (Fitto dixit).

Con garbo, pian pianino, una parola è poca e due sono troppe – ma se qualcosa si deve dire, che non sia proprio un elaborato da Settimana Enigmistica dove evaporano le signorine e si materializzano i giudici comunisti: a volerci capire qualcosa, erano più facili i misteri nordcoreani.

Così che persino quei malpensanti dell’opposizione (la scossa? Frequentano magistrati? Elettricisti?), hanno finito col compiere il passo inconcepibile: lodare il Tg5 di Mimun, che spigliatamente un giorno ha prodotto un ineccepibile servizio sul fatto se sia meglio il gelato in coppetta o quello sul cono. Ma almeno un’ombra di Patrizia, temerariamente, lì si è intravista.

attenzione_prostitute1

rai_bavaglio

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Poveri comunisti

Berlusconi : non cadrò per
le trame di giudici e media
Berlusconi a Cinisello: ‘In un Paese democratico la maggioranza governa’

Fini: «A rischio non il governo ma la fiducia nella politica e nelle istituzioni»

09:06 POLITICA
Il premier da Bruxelles sull’inchiesta di Bari: «Solo spazzatura, la farò fuori come a Napoli». Fischiato vicino a Milano: «Siete poveri comunisti. La sinistra fa pena»

°°° Se la maggioranza governa, allora perché comanda lui? Se gli va bene, compresi i brogli e i voti comprati, non arriva al 33°… Farà fuori le inchieste per sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga come ha fatto con la spazzatura a Napoli (fatta mettere in evidenza da lui medesimo grazie alla complicità della camorra)? Quindi le sposterà nel parco della villa sequestrata al capo camorrista Sandokan, nel bel mezzo dei pascoli delle bufale da latte? E questa paranoia dei comunisti? Ma ha idea di chi erano i comunisti italiani? Lui non è in grado nemmeno di leccargli la suola delle scarpe, dopo che sono passati per un pollaio. Ormai è andato, amici. Continua a chiamare “trame dei giudici” l’onesto lavoro di chi scopre e persegue i reati COMMESSI DA LUI E DAI SUOI COMPAGNI DI MERENDE!!! Quando lo capiranno le scimmiette che lo votano in buonafede, che questo tipo delinque da quando è nato? Per fortuna si sta annullando da solo. Al di fuori delle comparse pagate per applaudire, viene subissato da fischi e insulti ovunque si presenti.

“POVERO COMUNISTA”
comunista1

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Magia

I voli di Stato del premier
Il pm: “Archiviare gli atti”

La richiesta dell’accusa al Tribunale dei ministri: “Non rilevante dare passaggi a soggetti non istituzionali in presenza di rappresentanti delle istituzioni”

°°° Lo sapevate? Basta cancellare la legge Prodi, che consentiva di risparmiare 530 milioni di euro all’anno e… voilà! Tutto è permesso. Perfino traghettare zoccole e posteggiatori da pizzeria di quart’ordine a spese nostre e andare a rimpinzarsi di cocaina e champagne, come se fossero impegni istituzionali.

b-cocaina

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