Come ti lecco il culo…

… MENO DI UN ANNO FA: DALLA “BELLA ESTATE” ALL’ESTATE DI MERDA

Adesso non ci sono più nuvole. Le foto di Villa Certosa arrivano a immortalare un momento di serenità privata: per il compleanno della moglie Veronica, Berlusconi ha radunato tutta la famiglia in Sardegna. Ci sono i figli, i nipotini, i giochi, le gite in barca, piccoli scampoli di ordinario lusso e straordinaria felicità. Il settimanale Chi coglie l’attimo, ruba (?) qualche scatto e ne fa subito la copertina dell’estate. La bella estate di Silvio.

Come sono lontane le lettere a Repubblica, i pettegolezzi rilanciati dai quotidiani, i veleni delle intercettazioni più o meno esistenti. E come sono lontani anche le polemiche dei palazzi romani, gli insulti all’inno, le tensioni sulla giustizia, le discussioni con gli alleati. Non ci sono nuvole su Villa Certosa. E, a giudicare dalle foto, nemmeno una dichiarazione di Di Pietro rilanciata dalle agenzie riuscirebbe a turbare l’armonico quadretto.

E così quest’immagine di serenità privata diventa, in un batter d’occhio, segno e simbolo della serenità politica. Il lodo Alfano, approvato in solo 25 giorni, mette fine a un mese di turbolenza politica, che per paradosso ci restituisce un Cavaliere più forte di prima; Napoli è stata ripulita dai rifiuti, con un’opera che sembrava impossibile e che è stata celebrata da tutti i network internazionali; la Finanziaria sta per essere approvata (a luglio! senza eterne discussioni e assalti alla diligenza!) e l’immunità per le alte cariche dello Stato, appunto, come ciliegina sulla torta (di compleanno) mette finalmente il governo al riparo dall’assalto giustizialista. Sia lodo: dopo 15 anni, forse la guerra delle toghe è davvero finita.

A ciò si aggiunga che il tentativo della sinistra di corteggiare Bossi si è tramutato in un autogol, che l’opposizione è suonata come il tamburo di un complesso rock e i girotondi riportando in piazza le loro miserevoli volgarità, hanno finito per costruire un monumento al Cavaliere. Che poteva pretendere di più, Berlusconi da quest’estate? Ronaldinho al Milan? Toh, è arrivato pure quello. E, allora, mano nella mano con Veronica nel parco di Villa Certosa, non resta che gustarsi un po’ di relax come si conviene. Ospite Mubarak permettendo, s’intende.

E’ la bella estate di Silvio, non c’è niente da fare.

L’assalto scomposto al suo governo è fallito: la via giudiziaria si è interrotta, quella del ribaltone non ha trovato spazio. La sinistra allo sbando deve rassegnarsi: nel centrodestra non è più tempo di Casini. Questo è il tempo della fedeltà e della serenità, come testimoniano le foto con Veronica e la pace siglata con Bossi. Ma la serenità richiede di essere ancor più responsabili. Adesso non ci sono nuvole, ma si sa: i temporali sono sempre in agguato. E, fra crisi internazionali e proteste sindacali, l’autunno minaccia perturbazioni in arrivo. Bisognerà superarle, tirare avanti senza indugi, inzupparsi se necessario, ma procedendo sempre spediti. Non ci si potrà fermare nemmeno per aprire un ombrello: questo sole limpido di Villa Certosa non lo permette”
(“La bella estate di Silvio” di Mario Giordano, Il Giornale, 23 luglio 2008).


°°° AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Ehm… Scusate. Ma quando lo faranno un campionato di leccaculi?

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EnteroGELMINI: Beata Ignoranza

Polemica dopo la lettera dei dirigenti scolastici alle famiglie
“Scuole senza soldi? Basta far politica, se non siete capaci cambiate lavoro”
Gelmini attacca i presidi ribelli
“Chi non sa dirigere se ne vada”

La replica di Maria Coscia (Pd): “E’ fuori di senno, se ne vada lei”
di ANNA MARIA LIGUORI


Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini

beata-ignoranza

ROMA – “Chi non sa dirigere cambi mestiere”. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato così la vicenda dei presidi del Lazio che hanno denunciato, in una lettera inviata alle famiglie, la carenza di fondi degli istituti scolastici. Sono state oltre 41.739 le lettere spedite da circa 300 presidi del Lazio aderenti all’Asal (Associazione scuole autonome del Lazio) per dare le cifre della scuola al collasso a causa dei tagli inferti dal governo: non ci sono i soldi per i supplenti (fondi ridotti del 40 %) né per le visite fiscali obbligatorie; da settembre non saranno più garantiti i servizi previsti per legge, come la copertura dell’ora alternativa alla religione. Ma la sortita del ministro non è piaciuta all’opposizione: “Che sia la Gelmini a cambiare lavoro”.

Il ministro però è stato chiaro: “A un dirigente scolastico – ha affermato la Gelmini – è richiesto di dirigere una scuola e io credo che debba assumersi oneri e onori. Deve finire l’abitudine a fare politica, a fare comunicazione, a scaricare sul ministero le responsabilità. Chi non sa dirigere, cambi mestiere. Chi lo sa fare vada avanti e risolva i problemi. Molte volte apprendiamo dai giornali i problemi che non ci vengono neppure segnalati. Io sono per la collaborazione ma anche per la corresponsabilità”.

Parole che hanno subito sollevato pesanti repliche. Primo fra tutti il capogruppo del Pd in Commissione Istruzione, Antonio Rusconi: “Oggi tocca ai presidi. Dal 1 settembre saranno i genitori a constatare le conseguenze dei tagli del duo Gelmini-Tremonti”.

Più duro il commento della collega di partito Maria Coscia secondo la quale il ministro Gelmini “è completamente fuori di senno e propone fantasiosi codici di condotta civica per cui ai presidi, differentemente dagli altri cittadini, sarebbero preclusi i diritti costituzionali di “impicciarsi della cosa pubblica””. E continua: “Su una cosa però la Gelmini ha ragione, chi non sa dirigere dovrebbe andare a casa. E allora, visto il disastro in cui il ministro ha gettato la scuola pubblica italiana, non sarebbe il caso che proprio lei cominciasse ad andarsene?”.

D’accordo con la Coscia i presidi aderenti alla Flc-Cgil: “Per la prima volta nella storia della Repubblica le scuole hanno dovuto fare i bilanci senza fondi per l’ordinario funzionamento; sono costrette a inviare visite fiscali anche quando non servono (su decisione del ministro Brunetta, ndr) e poi le devono pagare coi propri bilanci; vengono tagliate le risorse per i recuperi dei debiti scolastici; le istituzioni avanzano dal ministero più di 1 miliardo di euro per supplenze conferite e pagate con fondi diversi da quelli specificamente dedicati. Per non parlare del depauperamento di personale che la sua riforma sta provocando nel sistema scolastico. E il Ministro cosa fa? Non trova niente di meglio che attaccare i dirigenti scolastici perché denunciano questo stato di cose”.

°°° In pratica, questa solenne ignorante (che è corsa a comprarsi il dottorato a Reggio Calabria… più testona della “trota” Renzo Bossi) ha DEVASTATO la scuola pubblica e si permette anche, nella solita maniera ARROGANTE dei destronzi, di criticare chi nella scuola lavora da una vita! Ma la colpa NON è sua. La colpa è del mafioso berlusconi che l’ha messa lì. E sempre colpa di silvio berlusconi, noto pregiudicato, è stata quella di aver TOLTO la dicitura PUBBLICA sia dal ministero dell’istruzione che da quello della sanità. Perché? Ma perché si stanno rubando a quattro ganasce IL DENARO PUBBLICO per le scuole e le cliniche private degli amici degli amici! Quindi, se berlusconi e tremonti NON mettono benzina nella Ferrari di formula uno e Barrichello arriva ultimo… la colpa è del pilota. Capita l’antifona?

italietta1

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