BLA BLA BLA

Alle 3 e alle 6 la terra ha tremato ancora alla periferia della città
Paura ma nessun danno per i paesi già colpiti dal terremoto
L’Aquila, non c’è pace per gli sfollati
Pioggia e nuove scosse nella notte
Sulle tendopoli piove da due giorni, numerosi interventi dei pompieri

L’Aquila, non c’è pace per gli sfollati Pioggia e nuove scosse nella notte

L’AQUILA – Ancora critica la situazione in Abruzzo, dove la terra ha tremato di nuovo durante la notte e la pioggia incessante rende ancora più difficile la vita nelle tendopoli. Pompieri e volontari sono al lavoro per prevenire smottamenti delle strade e infiltrazioni d’acqua negli edifici lesionati dal terremoto.

Maltempo. Piove ormai da due giorni, e si moltiplicano le situazioni di emergenza. Sono circa un centinaio gli interventi compiuti dai vigili del fuoco dell’Aquila e di Teramo nelle ultime 48 ore. La situazione più critica è quella delle tendopoli intorno al capoluogo abruzzese, dove i pompieri, con l’aiuto di volontari, hanno scavato canali per far defluire l’acqua dalla base delle tende.

Secondo i vigili del fuoco ci sarebbe anche il rischio di infiltrazioni negli edifici maggiormente lesionati dal sisma. Dal comando provinciale dell’Aquila spiegano: “Stiamo effettuando numerose verifiche e messa in sicurezza di appartamenti, edifici pubblici e capannoni industriali, mettendo dei teloni a protezione. Ma lavorare in queste condizioni risulta davvero difficile”.

Anche sulla costa il nubifragio ha causato notevoli problemi, con allagamenti a ridosso della Statale Adriatica, e nei comuni di Alba Adriatica e Martinsicuro i pompieri sono intervenuti con le autopompe per aspirare l’acqua che ha allagato edifici privati e pubblici.

Scosse. Durante la notte la terra ha tremato di nuovo, nelle stesse zone colpite dal sisma di aprile. La prima, delle 3.40, di magnitudo 2.7, e poche ore dopo (alle 6.11), una nuova scossa di 2.6. Secondo i tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’epicentro è alla periferia dell’Aquila, nei comuni di Fontecchio, Poggio Picenze, Rocca di Mezzo e Villa Sant’Angelo.

°°° Ma non erano già pronte le case? Non dovevano partire in crociera gli attendati? E quanti sono gli sfollati ospiti delle case di burlesquoni? Chi sono e in quali case abitano? CAZZARO!!!

tende

freddo

b-cazzaro

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Che peccato!…

Molestie in classe, 11 anni al maestro
e 5 al preside che non lo denunciò
dirigenti,scolastici
Gli episodi in una scuola elementare nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro. Le accuse per l’insegnante erano pesantissime
E’ stato condannato a 11 anni di reclusione un maestro di 42 anni accusato di aver molestato otto bambini quando insegnava in una scuola elementare alla periferia nord di Milano. Lo hanno stabilito i giudici della nona sezione penale del Tribunale di Milano, che hanno condannato anche il preside dell’istituto, accusato di concorso omissivo nelle violenze, a cinque anni e mezzo di reclusione. Entrambi sono stati interdetti in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole.

I fatti risalgono al 2007. Secondo quanto accertato dalla indagini il maestro, Antonio Silvestre, avrebbe molestato dal settembre al dicembre 2007 alcuni suoi alunni, tra cui una bambina ipovedente e autistica, palpeggiandoli e spesso istigandoli a compiere angherie sui compagni. Il maestro era finito agli arresti domiciliari nel maggio dello scorso anno e poi a febbraio di quest’anno, in base al nuovo decreto sicurezza, per lui era stato disposto il carcere. Misura che è stata confermata dai giudici della nona sezione penale.

Il preside, secondo l’accusa non avrebbe denunciato quello che accadeva nella sua scuola, nonostante i familiari dei bambini avessero segnalato più volte gli episodi. Nel dicembre 2007, secondo l’accusa, il preside si era soltanto limitato a mettere l’insegnante in malattia. Dopo la lettura della sentenza il maestro è rimasto impassibile e, come ha spiegato il suo avvocato, Gabriele Casartelli, “non ha detto nulla e ha manifestato soltanto preoccupazione per i suoi familiari”. In particolare, la sorella dell’imputato è scoppiata in lacrime e si è messa a gridare per pochi secondi. Hanno parlato invece di una sentenza “durissima e giusta” i famigliari dei bambini che si sono costituiti parti civili nel processo.

“Da questo processo ne escono benissimo i bambini e ne esce a pezzi l’istituzione scolastica”, ha spiegato il procuratore aggiunto Marco Ghezzi, che ha rappresentato l’accusa. Il pm aveva chiesto per l’insegnante una condanna a 16 anni di reclusione, parlando di un “museo degli orrori” nella sua requisitoria. Per il preside, invece, aveva chiesto otto anni. “Spero che cose del genere non accadano più – ha aggiunto Ghezzi – e spero che i dirigenti scolastici e gli insegnanti non nascondano più la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. Il problema secondo Ghezzi, è che l’istituzione scolastica dovrebbe rispondere tempestivamente e “i dirigenti scolastici non dovrebbero aspettare le denunce scritte per compiere azioni disciplinari”.

A QUANDO ANCHE IL RISVEGLIO DELLA CHIESA CONTRO I PEDOFILI?

maiali_governo

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