Asinelli tipici. Mentre la Sardegna muore, uccisa da loro!

Dossier a Monti, rissa nel Pdl sardo in aula

Iniziativa di Pili, scontro Nizzi-Cicu. Il centrosinistra: «Azione isolata e vergognosa»

Dossier a Monti, rissa nel Pdl sardo in aula

CAGLIARI. Il caso Sardegna è esploso nel peggiore dei modi a Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo. Alcuni deputati del Pdl hanno consegnato a Monti un dossier, il premier ha risposto («lo leggerò con attenzione») ed è esplosa una rissa tra Nizzi e Cicu. Dura condanna dei sardi del centrosinistra. L’iniziativa del dossier, anticipata nei giorni scorsi da Bruno Murgia, è di Mauro Pili, come al solito impegnato politicamente ad anticipare le mosse del governatore Ugo Cappellacci, suo «amico» nel Pdl. Sedici pagine con analisi e proposte per la soluzione dei problemi dell’isola. La lettera di accompagnamento è firmata, oltre che da Pili eMurgia, dai deputati Settimi Nizzi, Carmelo Porcu e Paolo Vella e dai senatori Mariano Delogu, Piergiorgio Massidda e Fedele Sanciu.  Mentre in aula si svolgeva il dibattito, Pili, Nizzi e Murgia sono passati dietro il banco del governo per consegnare il fascicolo a Monti. Il quale ha cortesemente ringraziato e ha aggiunto: «Lo leggerò con attenzione e vi farò sapere». Quando Nizzi è tornato nel suo banco, è stato avvicinato da Salvatore Cicu, suo rivale (e di Pili) da tempo. L’ex sottosegretario, vice capogruppo alla Camera, ha duramente rimproverato Nizzi per aver messo in atto un’azione senza coinvolgere tutti: «Ma che coordinatore regionale sei?», gli ha detto. Cicu ha insistito affermando che era necessario, visto che si tratta di un governo tecnico, coinvolgere anche gli esponenti sardi del centrosinistra oltre che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Nizzi ha

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Milioni gratis? Ci pensa Cappellacci

Sparito Soru, la regione sarda torna in mano alla confraternita massonica degli affaristi. Questi ladroni, tutti compagni di merende dei vari masala, pili, zuncheddu, cualbu, cappellacci, e via mafiando, scialacquano le poche risorse regionali in smazzettamenti vari. L’ultima porcata, dopo la cementificazione della Necropoli punica di Tuvixeddu e quella della laguna dei fenicotteri, è un film già visto: salvare dalla bancarotta i videocitofoni insulsi di zuncheddu. videolina e tcs sono enormi fabbriche di debiti, ma ci pensano le giunte di destra a ripianarli COI NOSTRI SOLDI! Coi denari di tutti i sardi, che mancano infatti per le esigenze ben più importanti. Oggi apprendo che la giunta cappellacci ha deliberato ben 125 mila euro da affidare a tcs per una delle solite minchiatine che non vedrà NESSUNO. Ma come si fa a guardare quelle schifezze da bassa macelleria? Tra tutti i videocitofoni regionali non c’è nemmeno mezzo talento, nessuno dei malati di mente che si spacciano per televisionari sa un’accidente di questo mestiere. Nessuno li guarda, ma sono infarciti di orribili pubblicità che loro stessi realizzano, allo stesso modo con cui fanno i programmi: coi piedi.

Spero che la magistratura indaghi su questa finanza allegra della regione AUTOMA della Sardegna.

 

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Pdl: Per Devastare L’isola

Le giunte di destra isolane, con Pili e Cappellacci, hanno rubato anche i soldi destinati ai portali sul web

Di Visit Sardinia.it, l’annunciata vetrina digitale dell’Isola,
su Internet non c’è traccia.
Nonostante i due milioni e mezzo di euro messi a disposizione
dalla Regione nel 2003, finiti in un cono d’ombra sul quale la
Procura è tornata a indagare. Ieri al terzo piano del palazzo di
Giustizia è andato a testimoniare l’ex governatore Renato Soru,
che su quell’appalto aveva chiesto accertamenti durante un interrogatorio,
Assieme a quelli per i progetti M@rte, E-Gos, Regione Digitale, Siemens – tutti
banditi dalle amministrazioni di destra, tra il 2000 e il 2004.

Stranamente, della partita facevano parte tanti prestanome del mafionano, tra i quali Zuncheddu: il cementificatore che ha devastato la cultura e lo spettacolo con i suoi giornalacci e le tv di merda.

B-deficiente7

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Pro memoria x gli amici sardi (replay)

Il buon lavoro di Soru e lo sfascio di Cappellacci

* Il debito totale del bilancio regionale è stato ridotto, in 4 anni, di
oltre 2400 milioni di euro.
In Sardegna, nel 2004, si è arrivati a spendere l’esorbitante cifra di 340
milioni di euro per la formazione professionale.

* Nel 2004, la Regione Sardegna, enormemente indebitata, impiegava il 98%
delle risorse del proprio bilancio per le spese correnti, ovvero stipendi
del personale, locali ecc., mentre ora questa percentuale è scesa al 65%:
ciò consente di investire il restante 35% nelle politiche sociali,
sanitarie, dell’istruzione ecc.
*  Durante l’amministrazione Soru le auto blu della Regione sono passate
da 750 a 50.
L’amministrazione Soru ha eliminato

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