Scherno a Pompetta. Non è vero come hanno urlato i tg di regime che poi Sarkò ha parlato bene di B: Ma…

Dopo lo scoppio ilare Sarkozy s’è fatto serio, ha evocato il colloquio tra lui, la Merkel e Berlusconi, ed è stato chiarissimo: “La nostra fiducia, la riponiamo nel senso di responsabilità dell’insieme delle autorità italiane: politiche, finanziarie e economiche”.

°°° Il vizio di nascondere e tacere tutte le verità dei fatti e i fatti stessi, tipico dei regimi autoritari e/o mafiosi, ormai GRAZIE A INTERNET prende delle tramvate pazzesche, dato che tutti noi e tutto il mondo VEDIAMO coi nostri occhi e SENTIAMO con le nostre orecchie tutto ciò che i servi senza anima e senza pudore si affannano a nascondere.

Sappiamo che delinquente sia B., dove ha preso i soldi per cominciare e continuare ad espandersi, chi ha corrotto, chi ha minacciato, chi lo ha protetto; sappiamo che era fallito e in bancarotta quando è entrato in politica per arricchirsi di nuovo e per evitare la galera, sappiamo che la storia delle microspie nel suo studio e del lancio del duomo erano BUFALE, sappiamo che è un vecchio pedofilo impotente e cocainomane, uno che non ha mai detto una verità in vita sua, uno che dal 1994 è la macchietta ridicola del mondo intero, ecc. Loro continuino pure con la loro DISINFORMATZIA, ma noi siamo almeno il 75% degli italiani e siamo mille miglia avanti a loro. Per dirla con Gigi Magni: “Quando loro erano ancora nelle caverne, noi eravamo già froci!”

silvio_b1

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M.Novella Oppo

Nessuno ce lo invidia

E così anche Vasco, dal palco del Primo Maggio, si è rivolto a Berlusconi, come non ne potesse proprio fare a meno. E ha intonato la sua canzone antitelevisiva, nella quale dice che alcuni non sanno più se quello che hanno in testa lo hanno pensato loro o gliel’ha suggerito la tv. E poi ha cantato con ironia questa strofetta: «Qui siamo tutti belli e buoni; votiamo tutti Berlusconi». Ma chissà quanti degli 800.000, nel magma indistinto della piazza, avranno davvero votato Berlusconi. E quanti saranno stati presenti anche perché c’era la tv e si poteva sperare di salutare con la manina, come faceva Vasco, per scherno. Perché è vero che bisognerebbe trovare un senso nelle cose, ma un senso troppo spesso non c’è. Come dimostra il fatto che l’Italia è stata ancora declassata, tra i paesi sviluppati, a causa del conflitto di interessi tra la libertà di informazione e Berlusconi. Un leader che ormai si vanta di avere il 75% di popolarità, ma che nessuno ci invidia, neppure nel terzo mondo.

bdimissioni

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