SONO CON VOI! Sciopero degli immigrati: abolizione Bossi-Fini e cittadinanza immediata ai bimbi nati qui.

Lo sciopero degli immigrati
Provate: “Un giorno senza di noi”

Senza operai né braccianti, senza infermieri né muratori, senza imprenditori, colf e badanti, E’ la terza volta che i migranti lanciano la “sfida” tingendo di giallo le piazze italiane. Le richieste: abrogazione della Bossi-Fini, cancellazione del contratto di soggiorno per lavoro e la chiusura di tutti i Cie in Italia e in Europa. Inoltre: la cittadinanza immediata ai bambini nati in Italia

di VLADIMIRO POLCHI

Lo sciopero degli immigrati Provate: "Un giorno senza di noi"

ROMA – Sit-in, cortei, dibattiti, convegni, flash mob, letture e musica. Da Bolzano a Palermo. L’appuntamento è fissato per oggi, 1° marzo. È lo sciopero degli immigrati: “Un giorno senza di noi 1“, senza operai, braccianti, infermieri, muratori, imprenditori, colf e badanti. Per il terzo anno consecutivo, i migranti si apprestano a tingere di giallo le piazze italiane.

I precedenti. Più che di sciopero si dovrebbe più propriamente parlare di “mobilitazione”. Del resto le esperienze dei due anni passati 2 ne sono la riprova: salvo parziali astensioni dal lavoro in alcune fabbriche del Centro-Nord (soprattutto in Emilia-Romagna), lo sciopero, in senso tecnico, degli immigrati non ha funzionato. Gli appuntamenti del primo marzo e l’appello della portavoce. Tutti i programmi locali e i convegni del primo marzo 2012 sono scaricabili dal sito del Comitato 3 organizzatore. Online anche il video della portavoce nazionale del Primo marzo Cécile Kashetu Kyenge.

Indumenti gialli e copri-passaporto. Oltre ai consueti indumenti gialli che vogliono “caratterizzare la neutralità del movimento”, la novità del 2012 è la distribuzione di un copri-passaporto, che riporterà il primo e l’ultimo articolo della Carta mondiale dei migranti sulla libera circolazione delle persone, firmata lo scorso anno a Gorèe. Il copri-passaporto è scaricabile, con click sulla lingua corrispondente, sempre sul sito del Comitato.

Le “parole d’ordine”. Diverse le richieste con le quali si scenderà quest’anno in piazza: “Per l’abrogazione della legge Bossi-Fini, la cancellazione del contratto di soggiorno per lavoro e la chiusura di tutti i Cie in Italia e in Europa; per la cittadinanza immediata ai bambini nati in Italia; per dire no al permesso a punti e a nuove tasse sul rinnovo del permesso di soggiorno; per una regolarizzazione generale di chi non ha un permesso di soggiorno”.

°°° C’E’ SPERANZA DI TORNARE AD ESSERE UN PAESE CIVILE SENZA LEGGI PORCATA, MAFIOSE O XENOFOBE?

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Salute e grano! I magistrati pronti alla rivolta “Serve uno sciopero immediato”

Sulle mailing list delle toghe parte l’offensiva contro il governo.  Il procuratore aggiunto di Milano Spataro: “Se vengono annunciate riforme epocali, occorrono risposte altrettanto epocali” di LIANA MILELLA

I magistrati pronti alla rivolta "Serve uno sciopero immediato"

ROMA – Assicurano che lo ufficializzeranno a tempo debito, ma già se lo dicono tra loro. Anche al vertice dell’Anm: “Se questi vanno avanti, altro che sciopero faremo”. E la magica parola, sciopero, corre nelle mailing list delle toghe per un intero pomeriggio, rimpalla nelle telefonate, assieme all’ormai famoso, forse abusato, ma pur sempre valido slogan “se non ora, quando?”. Per dirla con il pm di Milano Armando Spataro: “Se vengono annunciate riforme epocali, occorrono risposte altrettanto epocali…”
Le prime fondate indiscrezioni sulla riforma costituzionale della giustizia compaiono su Repubblica.

Trapela la minaccia di una norma transitoria che farebbe entrare in vigore subito parti definite “devastanti” dai giudici, come il ridimensionamento del Csm, l’autonomia della polizia giudiziaria, il nuovo potere della difesa nei processi. L’esistenza di tal norma non viene ufficialmente smentita per tutta la domenica. Si scatena l’allarme, parte il tam tam della voglia di reagire, di non essere schiacciati da una riforma che subito il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ribattezza “la controriforma”. Quella che, negli scambi di messaggi sul web, fa dire a un’autorevole toga di Magistratura democratica: “L’Anm dovrebbe deliberare immediatamente uno sciopero”.

L’accelerazione sul ddl costituzionale produce uno shock. Cui non può che seguire la necessità di un’immediata e forte reazione. Spataro parla a RaiNews24, ribadisce che “nessuna delle riforme annunciate serve per far funzionare la giustizia e per rispondere agli interessi dei cittadini”. Poi, a sera, invia in rete il suo messaggio. Cita Gustavo Zagrebelsky: “Ciò che viene presentato come il “nuovo costituzionale” difficilmente potrebbe fregiarsi del titolo di disegno costituzionale organico. Siamo a un bivio: o questa china, o la difesa e la rivitalizzazione della Costituzione che abbiamo. Ognuno… faccia la sua scelta”. Spataro, già protagonista di una lettera appello a Napolitano, chiede all’Anm “una risposta in tempi rapidi che non consista nell’ennesimo, per quanto ottimo e condivisibile, comunicato stampa”. Aggiunge che questa “non è una messa in mora”, ma la richiesta di “una mossa epocale a una riforma epocale”.

Non c’è ancora un testo ufficiale, è vero, ma le anticipazioni disegnano un ddl che riscriverà tutto il capitolo della Costituzione sulla magistratura. Scrive il magistrato di Trani Francesco Messina: “Se dovesse passare la devastazione della giustizia che si legge sui giornali, non saranno pochi coloro che penseranno seriamente di cambiare lavoro. Ritengo che nessuno di noi abbia studiato e agito, mirando al modello di magistrato che si vorrebbe imporre”. Chi vuole cambiare le regole “avrà il problema di trovare altre persone disponibili”. E l’annuncio di una possibile fuga, l’ammissione che se il cambiamento delle regole sarà proprio quello, molti magistrati potrebbero anche decidere di lasciare la toga e cambiare mestiere.

Non è più tempo di “cincischiare”, né di “sfogliare margheritine”. È tempo di reagire. Il magistrato di Bologna Marco Imperato ricorda il suo appello con 137 adesioni in cui chiedeva all’Anm di sbarcare su Facebook proprio per contrastare i quotidiani attacchi di Berlusconi e aprirsi alla gente. Ma riconosce anche che la minaccia della riforma non è, né potrebbe, essere immediata. Ben che vada, se essa dovesse effettivamente andare avanti, se il governo arriverà fino al termine della legislatura, se ne parla tra due anni. Questo spinge alcuni, anche nell’Anm, ad avere un tono più meditativo. “Facciamo uno sciopero. Bene. E poi? Ne rifacciamo uno a ogni passaggio parlamentare? I nostri passi devono essere più attenti e tenere conto che Berlusconi, mentre tenta in tutti i modi di liberarsi dei suoi processi, ora gioca a fare lo statista. Gliel’avrà consigliata Ferrara ‘sta storia delle riforme epocali”. Attendere? Interrogarsi? Prevale l’input a lanciare subito un segnale forte per dire “fermatevi, lasciate la Costituzione com’è, non fate prevalere la voglia di dare una lezione ai giudici”.

°°° Le faine che vogliono fare le leggi sulle galline. Siamo al delirio totale!

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Contratto nel caos, i calciatori di A in sciopero°°° Praticamente sono in mutande e le veline si rivestono.

Certo che mi piange il cuore per questi  poveri studenti mancati che dovranno rinunciare a qualche Ferrari in meno. Pensate che ci sono addirittura onesti calciatori che tirano avanti con meno di mezzo milione al mese. Ma come si fa? Per fortuna ci sono campioni che portano a casa almeno il doppio, oltre ai soldi degli sponsor e alle  veline che massaggiano i loro cervelli.

E come farà corona, poveretto? Dovrà abbassare le cifre dei ricatti?

calcio

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Sciopero dei voli, scarseggia la cocaina per i piloti?

Sciopero del personale Alitalia e Meridiana
sarà un lunedì nero per il trasporto aereo

°°° Veramente, è quando volano che ci sono: il lunedì nero, il martedì nero, il mercoledì nero, ecc. Tra ritardi, scomodità, bagagli smarriti o buttati nell’immondizia, aeroporti da quarto mondo… E che dire delle file interminabili ai controlli, dove veniamo tutti trattati come pericolosi delinquenti da una banda  di sprovveduti ignoranti e maleducati?

Sono passato 3 volte con un coltello (dimenticato nella tasca del gilet) e nessuno mi ha detto nulla. Ma mi hanno fatto togliere gli scarponi, due mesi fa, perché avevano i gancetti per i lacci di metallo… BUFFONI!

TOELETTE  A  LINATE

motard

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La legge? Non la vogliamo: intralcia!

Organici scoperti nelle procure,

magistrati pronti allo sciopero

L’annuncio dell’Anm; troppe le sedi giudiziare senza personale adeguato, «siamo pronti a iniziative estreme». I giudici dicono no agli spostamenti d’ufficio

°°° La giustizia e la magistratura danno troppo fastidio alla mafia di regime.

GIUSTIZIA  ALLE CORDE

bavagl

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