3,4 miliardi di dollari se ne sono andati anche oggi per le minchiate del nano. Burlesquoni, ma quanto cazzo ci sei costato?!

MONTI HA PAGATO 3,4 MILIARDI DI DOLLARI, PARI ALLA METÀ DI QUANTO INCASSERÀ CON L’AUMENTO DELL’IVA QUEST’ANNO, A MORGAN STANLEY PER USCIRE DA UNA SCOMMESSA SUI TASSI D’INTERESSE FATTA “A METÀ ANNI ‘90” da quelle teste di cazzo di burlesquoni e tvemonti, SAPPIATELO!

La rovina dell'Italia: ha fatto più danni di Mussolini.

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L’allarme della Banca Mondiale “Siamo sull’orlo della recessione”°°° Tutta colpa dei pensionati e dei precari!

Ma forse no. Che non sia colpa di quei geni della finanza creativa come il mafionano, tvemonti e i loro omologhi scappati alle manette? Fin’ora…

MA QUI SIAMO TUTTI RICCHI: I RISTORANTI SONO PIENI E TUTTI ANDIAMO SEMPRE IN VACANZA.

aligatori

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Tagliare la spesa pubblica in un’economia depressa deprime ancor più l’economia.

Tagliare la spesa pubblica in un’economia depressa deprime ancor più l’economia. Per l’austerità si dovrebbe attendere che sia già ben in corso una forte ripresa. Paul Krugman

°°°Non ci vuole uno scienziato per capirlo e, se Dio vuole, i ladroni incapaci come burlesquoni e tvemonti sono ormai finiti nello scarico del wc.

babbonatale mastercard

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Da quant’è che vi dico che tvemonti è un ladrone e un EVASORE FISCALE?

Il segreto di Giulio

di Paolo Biondani

Il ministro dell’economia fu indagato nel 1996 per evasione fiscale. Un’inchiesta poi archiviata, ma rimasta nascosta per 15 anni. E in cui giocò un ruolo anche Milanese. ‘L’Espresso’ ha scoperto e ricostruito tutta la vicenda

(03 novembre 2011)

L’interrogatorio di un super ministro che resta segreto per 15 anni. Mentre l’indagine muore sepolta da un’archiviazione molto contestata, con il risultato, fino a ieri raggiunto, di rendere inaccessibili le notizie più imbarazzanti. Come una fragorosa denuncia di Giulio Tremonti, poi ritrattata, contro Silvio Berlusconi. O la scoperta che l’operazione Bell-Telecom, cioè la più colossale evasione fiscale mai accertata in Italia, fu architettata dallo stesso avvocato lussemburghese che aveva gestito la cassaforte estera del professor Tremonti.

L’Italia è una Repubblica fondata sui segreti. Un sintomo inedito di questo male nazionale è nascosto in una

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I trucchi e gli affari oscuri di tvemonti & family.

Vittorio Malagutti per Il Fatto

Azioni? Obbligazioni? Titoli di Stato? Macché, quando si tratta di investire il gruzzolo di casa, la famiglia Tremonti gira alla larga dai mercati finanziari e va sul sicuro. Anzi, sul mattone. Lo rivelano i bilanci delle società controllate dal ministro dell’Economia e dai suoi parenti stretti, moglie e figli.

tremontitremonti

C’è l’Immobiliare Crocefisso srl, che due anni fa, come il Fatto Quotidiano ha già raccontato, si è comprata un intero palazzo d’epoca (tre piani) nella centralissima via Clerici a Milano. Quest’ultimo acquisto è andato ad aggiungersi agli uffici di via Crocefisso, pure questi nel centro di Milano, dove ha sede lo studio tributario fondato da Tremonti e ora affidato ai suoi storici collaboratori Enrico Vitali, Dario Romagnoli e Lorenzo Piccardi.

La vera sorpresa arriva però da un’altra società. Si chiama Nitrum e risulta intestata ai due figli del ministro, Luisa, 33 anni, e Giovanni, 26. Anche Nitrum, come vuole la tradizione di famiglia, ha puntato sul mattone. Tra l’altro possiede un intero piano di uno dei palazzi più alti di Milano, un grattacielo costruito negli anni Cinquanta in piazza Repubblica a Milano, vicino alla stazione Centrale. Ebbene, chi ha preso in affitto i locali degli eredi di Tremonti? Le carte ufficiali consultate dal Fatto rivelano che in quelle stanze si è insediata un’azienda pubblica, l’Autostrada Pedemontana lombarda.

Proprio lì, al sesto piano del grattacielo milanese, si trovano gli

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