Borse in calo, segnali di recessione: Milano (-2,6%) è la peggiore d’Europa
orse mondiali di nuovo negative. Wall Street amplia le perdite a metà giornata,m con gli indici in calo di un paio di punti percentuali, appesantita da un chiaro segnale di recessione: la curva dei rendimenti tra il T-bond a 2 e 10 anni si è invertita per la prima volta da un decennio. Ciò significa che le obbligazioni a breve termine pagano più delle obbligazioni a lungo termine. Si tratta si un segnale che di solito indica l’avvicinarsi di una recessione economica. Anche il rendimento del Bund decennale tedesco vola a livelli record, dopo che il Pil della Germania ha registrato una contrazione dello 0,1% a livello trimestrale. In questo caso più che un segnale si tratta di un più concreto rischio di recessione.
Il Dow Jones cede il 2% a quota 25.754,5. L’S&P 500 perde il 2,05% a 2.865,9. Il Nasdaq segna un -2,3% a quota 7.831. Il petrolio a settembre al Nymex scivola del 3,35% a 55,19 dollari anche a causa di scorte settimanali inaspettatamente aumentate in Usa. Il rendimento del decennale è all’1,588% e quello del titolo a due anni all’1,567% ma a un certo punto la curva si era invertita per la prima volta dal 2007 (qui l’andamento dei mercati in tempo reale). Si inverte anche la curva dei rendimenti dei bond britannici a 2 e 10 anni. I mercati sembrano essersi lasciati già alle spalle il segnale positivo Usa dello slittamento a metà dicembre dell’aumento delle tariffe su alcuni importanti beni di importazione cinesi.