da travaglio

Zorro di Marco Travaglio

Uomini da marciapiede

L’altra sera i ministri Maroni e Al Fano fingevano di indignarsi con Bruno Vespa che ha trasmesso il video dell’interrogatorio-confessione del rumeno arrestato per sbaglio per lo stupro alla Caffarella (e dunque ancora detenuto): «Queste cose non dovrebbero accadere». Intanto il loro capo Al Tappone banchettava in casa Vespa: il celebre esponente del giornalismo anglosassone, autonomo e indipendente dalla politica, alla vigilia delle nomine Rai ha apparecchiato una cenetta in onore del premier che lo chiama familiarmente «dottor Fede», gli pubblica i libri, glieli presenta, glieli recensisce, gli arrotonda il magro stipendio Rai con una rubrica su Panorama, dove lavora anche suo fratello, mentre la moglie è un alto dirigente del ministero della Giustizia con Al Fano (quello sdegnato con Vespa marito, ma per finta). Ad allietare la serata c’erano un cardinale, Alemanno, Riccardo Muti, Gianni Letta e una delle favorite del capo, la neo-onorevole Ravetto. Pare che, durante la cena, Vespa abbia annunciato agli ospiti il prossimo speciale di Porta a Porta col video dell’interrogatorio di David Mills nel 2004, quando l’ex consulente Fininvest ammise di aver preso 600 mila dollari da «Mr.B.» in cambio di due false testimonianze pro Mr.B. Si ignora al momento la risposta di Al Tappone. Il quale però, entrando, aveva dichiarato: «Avevo deciso di non rilasciare più interviste sul marciapiede. Ma farò un’eccezione: questo è il marciapiede di Vespa». Questo è dolce stilnovo! «Il marciapiede di Vespa»: più che un indirizzo, un luogo dell’anima.

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