Da Vittorio Zucconi

zucconi

In termini eleganti e processuali, quello che è stato detto nell’oscena puntata, si chiama “blame the victim”, colpevolizzare la vittima, genere della ragazza violentata che “se l’era cercata”, perchè girava in minigonna. In termini più nazional popolari, la signora Berlusconi, che ora dovrebbe scusarsi con il marito dopo essere stata umiliata in pubblico dall’attempato gallinaro, è la classica “cornuta e mazziata”. Magnifico e solenne esempio dato agli uomini italiani di come “the first husband”, il primo marito e l’uomo più popolare della nazione concepisce il rapporto con le donne. E chi ha fornito il bastone siamo stati noi, gli abbonati della Rai usata dal proprietario di Mediaset per combattere le proprie vicende matrimoniali private. Scusate se mi ripeto: Alice nel Paese delle Meraviglie.

In attesa dello show di Silvio Berlusconi davanti al proprio ciambellano a Porta a Porta, suggerisco, come chiave di interpretazione delle parole che sentiremo scorrere, questo dialogo fra Alice e la Regina Rossa, nel meraviglioso “Attraverso lo specchio” di Lewis Carrol:
— Ma nel nostro paese, — disse Alice, che ancora ansava un poco, — generalmente si arriva altrove… dopo che si è corso tanto tempo come abbiamo fatto noi.
— Che razza di paese! — disse la Regina – Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.
L’Italia è Alice. Ha ormai attraversato lo specchio e le parole significano soltanto, come dice il Cappellaio Matto, quello che il Cappellaio Matto vuole che significhino. Se si accetta di vivere nel regno delle meraviglie, tutto si spiega, e niente si spiega. E sul regno dell’assurdo e del nonsense si stende rassicurante il sorriso dello Stregatto. Lasciate perdere editoriali, blog, talk show, saggi. Per capire l’Italia del 2009 si deve leggere Lewis Carrol.

In vista di un massiccio spostamento familiare in Italia dagli Usa all’inizio dell’estate, sfoglio i vari “forum” (”fora”? Latinorum) di passeggeri che hanno volato Alitalia negli ultimi mesi, dopo il miracoloso salvataggio compiuto dal nostro “governo del fare”. I risultati della ricerca non sembrano incoraggianti e suggeriscono di starne “alialrga”. Sono soltanto le solite lamentele di passeggeri irritabili e sfortunati, o qualcuno di voi ha notizie ed esperienze di prima mano su questo nuova “good company” che ci è costata finora 3 miliardi di Euro a fondo perduto? O dobbiamo avvertire i terremotati d’Abruzzo che se il governo del fare otterrà gli stessi risultati nella ricostruzione dell’Aquila che ha ottenuto con la rinascita di Alitalia, faranno bene a emigrare? Attendo fiducioso notizie.

Ora, di tutti gli argomenti che si possono usare per difendere “lui” contro “lei”, secondo il classico e squallido schema italiano della Curva Nord e della Curva Sud, e presumo che ce possano essere, il più cretino e insolente è quello delle “faccende private”. Questo argomento, usato da colui che in introdotto in Italia e preso il potere vendendo prima di ogni altra cosa sè stesso, il proprio modo di essere, il proprio stile di vita privato, l’ostenazione di sè, del proprio corpiccino malato, guarito e restaurato, come elemento ideologico vincente sul grigiore burocratico e anonimo degli avversari, che ha imposto il modello della politica come “reality show” continuo, è semplicemente ridicolo. Chi di telecamera vive di telecamera soffre. L’obbiettivo, come scrisse un giornalista americano, non sbatte mai le palpebre.

°°° Ora, personalmente stenderei una spessa coltre di letame su quello che è avvenuto ieri sulla Tv cosiddetta pubblica, ma che di pubblico ha solo il pagamento del canone. Mi vergogno molto da parte del servo insetto, del direttore sottopadrone e melenso del Corriere della serVa, e dell’ignobile cazzaro mafioso che – per l’ennesima volta – ha avuto a disposizione da un suo sguattero invertebrato il balcone più ambito d’Italia… senza contraddittorio alcuno. Queste porcate si verificano esclusivamente in questo regimetto delle banane e sarebbe INCONCEPIBILE persino in Corea del Nord. Prosit.

bluffalitalia

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brunetta

domenica, novembre 16, 2008

SORPRESA!
Categoria: Blog
Brunetta arriva all’Excelsior di Venezia, con una escort bionda che si porta spesso appresso, alta due volte lui circa 168. Sono le 22. Tempo per una rapida cenetta a lume di candela e VIA! su alla 318: una suite imperiale (tanto… paghiamo noi).
Una volta dentro, la bionda si chiude in bagno e renatino si tracanna due coppe di Moet &Chandon del ’61, giusto per mandare giù due pasticche di Viagra. Accende una Camel mignon ed esce sul balcone a fumare. SORPRESA! Nel balcone a fianco, a fumare accanitamente, c’è il suo collega scarjola… anche lui è lì per un raid scopereccio con una giovanissima conduttrice di Italia 1. I due parlottano complici, si augurano una notte di fuoco reciprocamente e rientrano: non c’è così caldo a Venezia in Novembre.
Verso mezzanotte, scarjola proprio non ce la fa a soddisfare, ma nemmeno a cominciare una penetrazione e la sua amichetta sbuffa. Sbuffa ancora di più e fa ruotare gli occhioni, sentendo brunetta nella stanza accanto che sembra instancabile:
“HOP! HOP! HOP!” proprio come facevano i sette nani quando lavoravano alacremente. Un vero stantuffo elettrico:
“HOP! HOP! HOP!”
La storia va avanti per tutta la notte.
La mattina dopo, uno scarjola affranto e umiliato siede al tavolo d’angolo nella saletta per le colazioni. La sua amichetta lo ignora e si guarda in giro seccata. Arrivano brunetta e la sua ganza, ma nemmeno renatino sembra granché. Ha due zaini sotto gli occhi: scarjola lo invidia molto, immagina benissimo quale tour de force abbia fatto il picoletto per tutta la notte. Squillano simultaneamente i cellulari delle due ragazze e scarjola ne approfitta per avvicinarsi a brunetta:
“Brutto bastardo, gli sibila sottovoce, ti ho sentito sai! Tutta la notte su e giù… tutta la notte “HOP! HOP! HOP!” l’hai distrutta quella poveretta. Vecchio stallone porco!”
Ma vaffanculo, replica brunetta, in questo cazzo di albergo storico ci sono i letti alti due metri… tutta la notte che cercavo di salire su quel cazzo di letto… alla fine, verso le sei, mi sono addormentato sul tappeto…

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