Lega di malgoverno

Lega di malgoverno

di Maria Novella Oppo

Ecco Roberto Calderoli intervistato dal Tg1. Per una volta lo vediamo in diretta e non nelle immagini di repertorio, coi suoi riprovevoli pantaloni arancione. L’autore della porcata elettorale si finge statista per consentire al noto Minzolini di fingersi ancora giornalista. E tutti e due fingono che la cosiddetta riforma dello Stato rappresenti il taglio dei costi della politica finalmente realizzato. Mentre il vero spreco non è la politica, ma la Lega stessa, che sostiene Berlusconi come la corda sostiene l’impiccato, ma intanto sostiene anche la perpetuazione della cricca, lo scambio delle cariche e l’occupazione di tutto ciò che dovrebbe essere pubblico da parte di privati che dovrebbero essere in galera, al posto di immigrati che non hanno commesso alcun reato. Perché tipetti raccomandabili come Bossi e Calderoli spacciano la droga pesante della loro ideologia razzista per legame col territorio, mentre della Padania se ne fregano altamente, abbandonandola ai soliti noti della cementificazione e della camorra, che ne hanno consumato quasi interamente ambiente e cultura.

°°° La lega, come tutto il pdl, non è altro che una cloaca ricettacolo della feccia della feccia della feccia mondiale. Perché stupirsi? E’ ormai palese e lo vedono anche i sassi.

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Bunga bunga, la cloaca dei complici delle “cene eleganti”,

Le conversazioni dell’ottobre 2010, prima che l’indagine fosse di dominio pubblico

L’avvocato a Ruby: «Non ne esci male
Problematica la posizione di zio Silvio»

Luca Giuliante alla sua ex assistita: bisogna informare il presidente

Le conversazioni dell’ottobre 2010, prima che l’indagine fosse di dominio pubblico

L’avvocato a Ruby: «Non ne esci male
Problematica la posizione di zio Silvio»

Luca Giuliante alla sua ex assistita: bisogna informare il presidente

L'avvocato Luca Giuliante (foto Salmoirago)
L’avvocato Luca Giuliante (foto Salmoirago)

MILANO – «Tu, Ruby, secondo me non ne esci male, è più problematica la posizione dello zio Silvio, col quale io spero di poter parlare al più presto per fare un attimino il punto della situazione (…). Per forza, bisogna informarlo (…) quello che è confluito nei verbali ci mette in difficoltà, ma non ci mette in pericolo. E poi, parliamoci chiaro, lui è un uomo adulto e se le sceglie queste cose».
Sette di sera del 7 ottobre 2010, 19 giorni prima che il Fatto sveli l’esistenza di una inchiesta in corso sui rapporti tra il premier e la minorenne marocchina. Inchiesta invece ovviamente nota a Ruby, che i pm avevano interrogato 5 volte fino al 3 agosto, e al suo avvocato Luca Giuliante, tra le altre cose già tesoriere del Pdl milanese, consigliere dell’università Bocconi, avvocato di Fiorani e di Lele Mora, ex consigliere provinciale nella giunta di Ombretta Colli. Ed è Giuliante a spiegare a Ruby di aver «lanciato un fumogeno» al premier, «chiaramente non potendolo raggiungere direttamente e potendolo fare solamente attraverso un’interposizione: quando mi convocherà, io gli esporrò quello che sta accadendo in modo tale che poi ci diamo tutti quanti una regola su come muoverci (…). Se siamo su una barca e c’è il mare mosso, per superarlo non bisogna buttare nessuno a mare (…). Sarò, come dire, il tuo capitano Nemo».
Già l’intercettazione tra Berlusconi e Nicole Minetti dell’1 agosto 2010, pubblicata dal Corriere della Sera, mostrava che nel bel mezzo degli interrogatori di Ruby, e 48 ore prima dell’ultimo e più delicato, l’avvocato era andato in Regione Lombardia dalla Minetti ad avvisarla dell’esistenza di un’inchiesta del pm Forno su Ruby. Ma ora, sempre nei brogliacci depositati nel processo, si percepiscono i sussulti di ulteriori mobilitazioni. Come il 3 ottobre.

Giuliante: «Eh, però Ruby io te l’avevo detto dall’inizio che bisognava tenere bassa l’attenzione, è inevitabile ormai…».
Ruby: «È inevitabile perché una volta che (i pm, ndr) hanno l’evidenza non puoi negare davanti l’evidenza… c’avevano le foto con la Minetti, con la Carfagna, io non potevo negare niente (in realtà le foto non esistono, ndr). Poi le affermazioni della Michelle, della Pasquino, che tutte hanno parlato di me come papi-girl, capito? (…) Domani ti mando quella lì che l’abbiamo finita (una nota scritta che l’avvocato aveva sollecitato al fidanzato di Ruby, ndr) e tu parla con Lele, parla con lui direttamente, vede cosa potete fare. Perché veramente non so come uscirne».
Giuliante: «Va bene, cerco martedì di andare a parlare con il Presidente».
Nella tarda serata del 6 ottobre c’è, come qui già riportato settimane fa sulla base di alcuni sms del fidanzato di Ruby, il misterioso «interrogatorio» a Ruby fatto da non si sa chi (non dai pm, che avevano smesso di ascoltarla il 3 agosto), nel quale la ragazza avrebbe riferito a un «avvocato» e all’«emissario di lui» alcune «scene hard con il pr… con la persona». E adesso questa intercettazione del 7 ottobre, tra Ruby e l’avvocato, aggiunge un’altra tessera.
Giuliante: «Non so dirti quando, ma ci sarà un momento in cui questa storia, se non in tutto, in parte verrà fuori e quindi, inevitabilmente, ci troveremo a dover affrontare un mare molto mosso. Tu secondo me non ne esci male, è più problematica la posizione dello zio eh, lo zio col quale io spero di poter parlare al più presto per poter fare un attimino il punto della situazione perché…».
Ruby: «Con chi?».
Giuliante: «Con lo zio Silvio. Per forza, bisogna informarlo, Ruby, bisogna informarlo, almeno sapere che cosa succede, credo che anche lui si debba preparare a un certo punto, poi magari non succede, siamo tutti contenti, ma avere un contraccolpo mediatico da questa vicenda».
Ruby: «Ma s’incazzerà vero?».
Giuliante: «E sai Ruby, io non lo so, a me l’unica cosa che interessa è sapere che cosa è confluito nei verbali (…). Quello che è confluito nei verbali ci mette in difficoltà, ma non ci mette in pericolo, eh, quindi questo è un dato, e poi, parliamoci chiaro, lui è un uomo adulto… se le sceglie queste cose».

Luigi Ferrarella
Giuseppe Guastella
08 aprile 2011

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Che dio vi fulmini!!!

Amici, la tappa più interessante del Giro d’Italia viene interrotta da questa cagata di Tg3 regionale: cloaca massima di servi assolutamente proni e incapaci di gasparri e la russa. Per chi non lo sapesse, il Tg3 delle 19 è l’unico Tg italiano considerato quasi passabile – SECONDO I CANONI OCCIDENTALI DELLA INFORMAZIONE CORRETTA – mentre tutte le altre edizioni, soprattitto quelle regionali, sono nelle mani degli sguatteri suddetti dal 1994. Ci sarebbe da ridere, non fosse perché è la testata “giornalistica” più popolosa del mondo… pensate che ha quasi duemila stipendiati: sette volte più dei notizieri della BBC. Cosa ti sento? Che silvio berlusconi, nominato tre volte, ha raccomandato al sindaco aleMAGNO di porre rimedio ai guasti delle amministrazioni di sinistra, soprattutto contro i graffitari, perché “Roma mi piace, ma sembra una città africana“…

Ora, a parte la volgarità e l’offesa all’Africa e alle città africane (dove non lo vorrebbero nemmeno come spazzino e lo avrebbero condannato a morte a raffica dal 1972: data in cui ebbe la prima indagine per traffico di droga, armi, e riciclaggio) ma io, amici, ho vissuto a Roma PRIMA di Rutelli, quando rubavano e devastavano i compari di silvio berlusconi. Roma era una cloaca a cielo aperto, delinquenza, baraccati, immondezza, monumenti derubati e deturpati continuamente, zero cultura e zero civismo. Il sindaco del Psi, cacciato – per fortuna dopo pochi mesi – intanto si era rubato una villa pubblica e pure i 40 milioni di denaro pubblico per restaurarla, proprio a Villa Borghese. Sto parlando di quel ladro di amico di berlusconi che ha comandato per anni le zozzerie del mondo del calcio. Rutelli prima e Veltroni poi – che come leader di partito non valgono un cazzo – sono satati i migliori sindaci della storia. Hanno aperto e chiuso nei tempi prewvisti – E SENZA RUBARE UNA LIRA! – migliaia di cantieri. Hanno ripulito Roma. Hanno finanziato e creato servizi mai sognati. Hanno creato strade, viadotti, raddoppiato l’infernale Raccordo anulare. Hanno risanato la sanità e aperto tanti nuovi ospedali di eccellenza, in accordo con la regione. Hanno creato cultura e centri di cultura: come La città della musica. Hanno inventato l’Estate Romana (di cui mi onoro di essere uno dei padri). moltiplicando ed espandendo l’idea iniziale di renato Nicolini e del sindaco Vetere. Hanno inventato LA NOTTE BIANCA, che costava 24 milioni (soldi degli sponsor) e portava nelle casse del comune 44 milioni di euro, immediatamente spesi per welfare e opere pubbliche. Insomma… Roma era la più bella, la più pulita, la più vivibile e godibile, la più sicura, la più tranquilla, la più colta delle metropoli di tutto il mondo. In soli didici mesi cos’è Roma? Un posto di merda invivibile, buia, sporca, disordinata, insicura, priva di cultura, inquinata (vogliono addirittura fare un GP di formula uno, che la città impiegherà un anno a smaltire). Roma è una brutta città di provincia, fascista, pericolosa, teatro di orrendi spettacoli e di aggressioni razziste e xenofobe. Ho appena visto un paio di minuti del pedofilo mafioso alla CNN: guardate la postura… nemmeno un bambino che ha sgozzato la sorellina si siede così affannato per difendere le due bugie INDIFENDIBILI!
Silvio., LEVATI DAI COGLIONI IN FRETTA!!!

alemagno

berlusconiimbecille1

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Maroni fa rima con?

In Libia i 227 migranti, Maroni: “Svolta”
L’Onu: “Scelta sbagliata e poco trasparente”

A Tripoli le tre motovedette italiane con a bordo i 227 extracomunitari, soccorsi ieri su tre barconi nel Canale di Sicilia. Il ministro dell’Interno: “Risultato storico”. L’Unhcr: “Rispettare il diritto d’asilo”

°°° Coglionazzo d’un maroni, ma anche il nazismo e il fascismo fanno parte, ahinoi, della storia. Anche le fogne sono parte, bassa, della nostra storia. Anche la TUA STORIA farà parte della “bassa”. (cloaca in sardo)

maroni1

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antirazzisti

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