Travaglio (da L’Unità)

Al Tapponejad

Ieri il Tg1 delle 13.30, per dare (anzi per non dare) la notizia dell’indagine di Bari su presunti casi di prostituzione di fanciulle aviotrasportate a Palazzo Grazioli per la modica cifra di 1000-2000 euro, si è espresso come segue: «“Ancora spazzatura sui giornali, ma non mi farò condizionare”. Così il premier Berlusconi sulle indiscrezioni del Corriere sull’inchiesta aperta a Bari a proposito di appalti. L’articolo parla di feste con alcune ragazze». Nemmeno il più abile degli enigmisti sarebbe riuscito a capire di che diavolo stesse parlando. Feste dove? Come? Con chi? Perché? Martedì i terremotati hanno invaso Roma per contestare la truffa berlusconian-bertolasiana della Nuova L’Aquila. Il Tg1 ha preferito raccontare la fantomatica ricostruzione della Casa dello studente. Nell’anticamera di Scodinzolini dev’esserci un ufficio apposito, con linguisti esperti in sciarade e codici criptati, per nascondere le notizie. Possibile che, fra i mezzibusti del Tg1, non se ne trovi uno che rifiuti di leggere certe veline? La stessa domanda andrebbe posta alla Procura di Roma. Da mesi i capi aprono e chiudono inchieste «à la carte»: incriminazione e perquisizione di Genchi, indagine sul fotografo Zappadu con sequestro degli scatti di Villa Certosa, archiviazione del caso Berlusconi-Saccà e ora dello scandalo voli di Stato (in due settimane, con spiattellamento della richiesta alla stampa, in barba al segreto investigativo). Possibile che, fra i tanti pm bravi e onesti della Capitale, non se ne trovi uno che si ribelli ai superiori, al grido di «not in my name»? Forza Iran.

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MA DOVE HAI NASCOSTO LE PROVE CONTRO BURLESQUONI?

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Come ti lecco il culo…

… MENO DI UN ANNO FA: DALLA “BELLA ESTATE” ALL’ESTATE DI MERDA

Adesso non ci sono più nuvole. Le foto di Villa Certosa arrivano a immortalare un momento di serenità privata: per il compleanno della moglie Veronica, Berlusconi ha radunato tutta la famiglia in Sardegna. Ci sono i figli, i nipotini, i giochi, le gite in barca, piccoli scampoli di ordinario lusso e straordinaria felicità. Il settimanale Chi coglie l’attimo, ruba (?) qualche scatto e ne fa subito la copertina dell’estate. La bella estate di Silvio.

Come sono lontane le lettere a Repubblica, i pettegolezzi rilanciati dai quotidiani, i veleni delle intercettazioni più o meno esistenti. E come sono lontani anche le polemiche dei palazzi romani, gli insulti all’inno, le tensioni sulla giustizia, le discussioni con gli alleati. Non ci sono nuvole su Villa Certosa. E, a giudicare dalle foto, nemmeno una dichiarazione di Di Pietro rilanciata dalle agenzie riuscirebbe a turbare l’armonico quadretto.

E così quest’immagine di serenità privata diventa, in un batter d’occhio, segno e simbolo della serenità politica. Il lodo Alfano, approvato in solo 25 giorni, mette fine a un mese di turbolenza politica, che per paradosso ci restituisce un Cavaliere più forte di prima; Napoli è stata ripulita dai rifiuti, con un’opera che sembrava impossibile e che è stata celebrata da tutti i network internazionali; la Finanziaria sta per essere approvata (a luglio! senza eterne discussioni e assalti alla diligenza!) e l’immunità per le alte cariche dello Stato, appunto, come ciliegina sulla torta (di compleanno) mette finalmente il governo al riparo dall’assalto giustizialista. Sia lodo: dopo 15 anni, forse la guerra delle toghe è davvero finita.

A ciò si aggiunga che il tentativo della sinistra di corteggiare Bossi si è tramutato in un autogol, che l’opposizione è suonata come il tamburo di un complesso rock e i girotondi riportando in piazza le loro miserevoli volgarità, hanno finito per costruire un monumento al Cavaliere. Che poteva pretendere di più, Berlusconi da quest’estate? Ronaldinho al Milan? Toh, è arrivato pure quello. E, allora, mano nella mano con Veronica nel parco di Villa Certosa, non resta che gustarsi un po’ di relax come si conviene. Ospite Mubarak permettendo, s’intende.

E’ la bella estate di Silvio, non c’è niente da fare.

L’assalto scomposto al suo governo è fallito: la via giudiziaria si è interrotta, quella del ribaltone non ha trovato spazio. La sinistra allo sbando deve rassegnarsi: nel centrodestra non è più tempo di Casini. Questo è il tempo della fedeltà e della serenità, come testimoniano le foto con Veronica e la pace siglata con Bossi. Ma la serenità richiede di essere ancor più responsabili. Adesso non ci sono nuvole, ma si sa: i temporali sono sempre in agguato. E, fra crisi internazionali e proteste sindacali, l’autunno minaccia perturbazioni in arrivo. Bisognerà superarle, tirare avanti senza indugi, inzupparsi se necessario, ma procedendo sempre spediti. Non ci si potrà fermare nemmeno per aprire un ombrello: questo sole limpido di Villa Certosa non lo permette”
(“La bella estate di Silvio” di Mario Giordano, Il Giornale, 23 luglio 2008).


°°° AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Ehm… Scusate. Ma quando lo faranno un campionato di leccaculi?

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Per chiudere il trittico su Mafiolo

“Manca solo che dicano che sono gay”
Arcigay al Cavaliere: “Complimenti…”

La battuta del presidente del Consiglio ieri sera a Portofino (FOTO) durante la cena con Tronchetti Provera. Mancuso, presidente dell’associazione: “Sempre attento a non offendere nessuno…”

°°° Ecco il livello infimo di questo malato di mente. Insomma, se lo dice anche d’alema, che lo ha resuscitato almeno DUE VOLTE… pare che finalmente questa sia la fine ingloriosa (come la sua miserabile vita) di questa vergogna epocale chiamata silvio berlusconi. Alleluja!

b-deficiente71

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Il governo del fare

Burlesquoni è al G20 e non se lo caga nessuno. Come al solito. Ruba le parole crociate a un commesso e si scervella per più di due ore. Alla fine ha scritto una sola parola. Arriva Gasparri, l’essere più colto della banda, e Silvio dice: “Maurizio, scusa… secondo te… 4 lettere… definizione: “Nell’antica Roma un uomo ci stava sopra,”
“Uhmmm BIGA, capo…”.
“Ah, ecco, dicevo!!! Una cortesia… hai una gomma?”

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Rialzati, Italia?

Onu contro l’Italia
“Violati i diritti umani”
Rapporto Ilo: il nostro paese come Camerun e Burkina Faso. Un richiamo al governo all’applicazione della convenzione 143, cioè al “rispetto dei diritti umani di tutti gli immigrati, senza alcuna distinzione di status”

°°° COME IL CAMERUN E BURKINA FASO?! Mafiolo, ma dove cazzo ci stai portando?!!!

neri

schiavi

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Che schifo di paese!

SU OGGI IN EDICOLA
Isabella Biagini su una panchina
Come una barbona: vivo con 650 euro

MILANO — Dalla copertina di Playboy ad una desolata panchina. E con addosso una coperta, jeans, scarpe di plastica. Così è stata ritratta da Oggi Isabella Biagini, star della tv e del cinema anni ’60 e ’70, con quasi 30 film girati in quella che allora sembrava una brillante carriera.

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Così é stata ritratta dal settimanale Oggi Isabella Biagini, star della tv (Bambole non c’é una lira!) e del cinema tra gli anni ’60 e ’70, quasi 30 film e una copertina di Playboy nel 1981. (Ansa)
Così é stata ritratta dal settimanale Oggi Isabella Biagini, star della tv (Bambole non c’é una lira!) e del cinema tra gli anni ’60 e ’70, quasi 30 film e una copertina di Playboy nel 1981. (Ansa)
La donna, oggi 65enne, vive nella sua casa a Roma ma spiega: «Mi sono informata per una casa di riposo, ma con la pensione che ho nessuno è disposto a prendermi. È per questo che ogni tanto prendo su la mia coperta, il mio cane, e vado per strada. Diciamo che mi sto allenando per quella che potrebbe essere la mia vita futura: una vita da barbona». Una dolorosa confessione quella rilasciata al settimanale, in cui l’attrice parla della sua metamorfosi fisica e morale. Sola, dopo aver perso la madre e la figlia, di 36 anni, ora la Biagini al mondo ha solo il cagnolino che stringe negli scatti.

«La gente dice: guarda com’è ingrassata. Sfido chiunque a non ingrassare quando la sola cosa che puoi permetterti di comprare, con 650 euro di pensione al mese, è un piatto di pasta».

°°° Anch’io sto per finire così, se non faranno partire il progetto a Carbonia. Siamo l’unico paese al mondo che maltratta così i suoi artisti di valore. Prima Nanda Pivano, ora Isabella… Che vergogna! Che schifo di paese!

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