D’Ambrosio. Napolitano si comporta esattamente come burlesquoni e sallusti. Vergogna!

Napolitano su morte di D’Ambrosio
‘Su di lui campagna irresponsabile’

°°° E’ la stampa libera, Bellezza. La magistratura non corrotta. Vi dovete rassegnare, non contate più un cazzo e i cittadini DEVONOSAPERE. Come insegna la Costituzione, che voi state insultando.

VIVA INGROIA, VIVA IL FATTOQUOTIDIANO!

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Il magistrato Marco Imperato ridicolizza le minchiate sui processi del Mafionano


Tutte le udienze
di Berlusconi

Nel marzo 2011 l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lamentava di aver dovuto affrontare 2952 udienze a causa dei processi a lui mossi dai pubblici ministeri politicizzati comunisti e in mala fede (affermare di essere perseguitato vuole dire sostenere che un magistrato decide dolosamente di accusarlo di cose false e mi riesce difficile immaginare un’accusa più grave e infamante per chi fa il mio lavoro).

2.952 udienze corrispondono a 8 anni e 32 giorni, festivi inclusi! E considerate che per legge dal 15 luglio al 15 settembre non si

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ADDIO A SCALFARO. Ora ne devono morire almeno 20 mila di loro, per pareggiare.

Morto l’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro
dalla Costituente ai no a Berlusconi

Capo dello Stato dal 1992 al 1999, il senatore a vita aveva 93 anni e si è spento nella notte a Roma. Una carriera ai vertici in ruoli di governo e nelle istituzioni. Funerali in forma privata a Santa Maria in Trastevere. Il celebre discorso del “Non ci sto!”

Morto l'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro dalla Costituente ai no a BerlusconiOscar Luigi Scalfaro

ROMA – Oscar Luigi Scalfaro è morto questa notte a Roma. La notizia, trapelata via Twitter attraverso fonti giornalistiche molto vicine all’ex presidente della Repubblica, è stata confermata da fonti parlamentari. Nato a Novara il 9 settembre del 1918, Scalfaro fu eletto in Parlamento nel 1946, ininterrottamente deputato fino al 1992, quando, da presidente della Camera, fu eletto Capo dello Stato, carica ricoperta fino al 1999. Storico esponente della Democrazia cristiana, attualmente era senatore a vita, aderente al Partito Democratico. Con Sandro Pertini ed Enrico De Nicola, Oscar Luigi Scalfaro ha ricoperto tutte le tre più alte cariche dello Stato, visto che fu anche provvisoriamente presidente del Senato all’inizio della XV Legislatura, fin quando non fu eletto Franco Marini. Il suo ultimo grande impegno è stata la difesa della Costituzione 1.

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La zoccola ignorante Gelmini: Finanziamento incostituzionale alle private

Augusto Pozzoli

Scuola, l’ultima eredità della gestione Gelmini

Finanziamento incostituzionale alle private

Al comma 14 dell’art.5 della legge di stabilità 2012 l’ex governo ha previsto uno stanziamento per le scuole non statali di 242 milioni che vanno ad integrare i 278,9 del disegno di previsione del Bilancio. L’articolo si basa su una legge già abrogata dalla Consulta

Sul tema scuola il nuovo governo Monti si troverà subito una brutta gatta da pelare. Una disinvolta eredità del precedente governo che al comma 14 dell’art.5 della legge di stabilità 2012 aveva previsto uno stanziamento per le scuole non statali di 242 milioni che vanno ad integrare i 278,9 del disegno di previsione del Bilancio.

L’intervento tuttavia si basa su una norma chiaramente incostituzionale perché si appoggia all’articolo 1, comma 635, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che la Corte Costituzionale (con la sentenza n.50 del 2008) aveva abrogato. Osserva Osvaldo Roman, esperto di giurisdizione scolastica del Pd: “La circostanza era stata fatta rilevare dall’Ufficio Studi del Senato e segnalata dallo stesso relatore di maggioranza senatore Guido Possa, ma inspiegabilmente non si è voluto modificare il testo iniziale. Come potrà ora il governo in carica dare attuazione ad una norma esplicitamente incostituzionale?”.

Una vera e propria spada di damocle che è destinata a sollevare gravissimi problemi sia sul piano generale delle scuole non statali. Un governo ricco di tante personalità cattoliche che si trova a dover rispondere alle pressioni delle scuole paritarie che sono per lo più religiose e non ha a disposizione risorse legittimamente messe in campo.

Ma in particolare a farne le spese sarà il settore della scuola dell’infanzia che, come è noto, vede i comuni impiegare ingenti risorse per fronteggiare le inadempienze della scuola statale. Come sarà possibile senza questi stanziamenti sostenere le scuole dell’infanzia comunali (in questo senso appunto non statali) e tutte le altre private religiose che suppliscono alla carenza di strutture statali? Il governo Monti si trova ore di fronte a un dilemma insidioso: o trova un rimedio legittimo per rimediare alla disinvoltura dei predecessori, oppure continua a muoversi utilizzando strumenti incostituzionali.

Un criterio quest’ultimo che andrebbe a cozzare con l’impegno di legittimità assunto da Mario Monti al momento del suo insediamento che caratterizza una importante svolta di governo.

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SANTANCHÈ A MASSA, CONTESTATORI CIRCONDANO PARCO: FISCHI E INSULTI

SANTANCHÈ A MASSA, CONTESTATORI CIRCONDANO PARCO: FISCHI E INSULTI
Fischi e cori domenica sera contro Daniela Santanchè, ospite della Festa Tricolore organizzata dal gruppo consiliare del Pdl del comune di Massa. Un gruppo di estrema sinistra ha circondato il parco in cui si stava svolgendo il comizio del sottosegretario all’Attuazione del programma e ha occupato il cancello d’entrata impedendo ad alcuni passanti di partecipare alla festa e insultando chi usciva. Ad impedire ai contestatori di entrare, un fitto schieramento di polizia in tenuta antisommossa e carabinieri. Sono stati così evitati scontri tra manifestanti e militanti.

Daniela Santanchè ha lasciato il luogo della festa da un’uscita secondaria con la sua scorta. La questura ha fatto sapere che partiranno le denunce per manifestazione non autorizzata contro i militanti di estrema sinistra già identificati.

°°° Questori di merda, invece di far arrestare questi fascisti ladri, delinquenti e cocainomani, pisciano sulla costituzione e se la pigliano coi cittadini indignati.

santanche_tn

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Giustizia, salvacondotto Udc al premier.°°°E la Costituzione?

Giustizia, salvacondotto Udc al premier
Fli e Pd: “No alle norme ad personam”

Il deputato centrista Mantini deposita alla Camera una proposta di legge di riforma costituzionale che sancisce lo stop ai processi, in caso di rinvio a giudizio, fino alla fine del mandato parlamentare. No del Pd

Giustizia, salvacondotto Udc al premier Fli e Pd: "No alle norme ad personam"

ROMA – “Non c’è nessun salvacondotto per Berlusconi, solo una seria proposta di riforma costituzionale per l’efficienza di un paese dilaniato tra giustizialismo, impunità e quotidiani conflitti con la magistratura. Noi siamo per la terza via delle garanzie e dell’equilibrata conciliazione tra politica e giustizia, nel rispetto delle istituzioni e del principio di leale collaborazione”. Pierluigi Mantini, responsabile politiche istituzionali Udc e primo firmatario, commenta così la proposta di riforma costituzionale, di cui è il primo firmatario, che contiene una riscrittura dell’articolo 68 che introduce un possibile stop a i processi in cui è coinvolto un parlamentare fino alla fine del mandato. Spiegando che l’iniziativa centrista non è un ramoscello d’ulivo destinato al premier.

La norma, infatti, riguarderebbe tutti i deputati e i senatori. Ma, nella premessa, l’Udc spiega che è stata pensata per porre un argine al ‘conflitto istituzionale e politico ormai insostenibile’ tra poteri dello stato e tenendo conto delle tesi di chi sostiene che ‘con una eventuale condanna di primo grado del presidente del consiglio dei ministri in carica potrebbe derivare un vulnus per il governo e per la democrazia’.

La proposta si esplicita in un corposo progetto di riforma della seconda parte della Costituzione (in tutto 29 articoli), che propone senato federale, riduzione dei parlamentari e delle province, ridefinizione delle competenze legislative, sfiducia costruttiva, nuovo quorum per i referendum

e composizione del csm con riduzione del numero dei ‘togati’ affidando al presidente della repubblica la nomina di un terzo dei componenti.

Il testo è stato presentato a Montecitorio il 28 aprile scorso e assegnato il 5 maggio alla commissione affari costituzionali, dove potrebbe associarsi ad altre proposte di riforma, che contengono una revisione dell’immunità parlamentare, come quella di Peppino Calderisi del Pdl.

Negativa la reazione dei finiani e del Pd. “Non va bene dare ‘assist’ a Berlusconi nel momento in cui il premier fa determinate dichiarazioni contro i magistrati solo perchè lo considerano uguale a tutti i cittadini e perchè non vuole sottoporsi al processo” dice Angela Napoli di Fli. Mentre alla capogruppo Pd in commissione giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, “il lodo’ Mantini sembra un ulteriore tentativo di aggirare le regole per il caso singolo”. Invibe l’Idv: “Dopo l’astensione sul lodo Alfano, dopo Il ponte tibetano del legittimo impedimento offerto dall’udc a Berlusconi, ecco che ora arriva l’autostrada a sei corsie rappresentata dal lodo Mantini” afferma la deputata Silvana Mura.

°°° Giustizialismo?! Idiota! Si chiamerebbe  giustizia, se voi non l’aveste devastata con le vostre leggi di merda.

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