Mega colazione

Milano: si ribalta tir carico di prosciutto, disagi al traffico

02 Luglio 2009 07:57  CRONACHE (Corriere)

MELZO (MILANO) –

Disagi al traffico sulla strada provinciale 103, nel comune di Melzo, in provincia di Milano, a causa del ribaltamento di un tir carico di prosciutti. La merce – centinaia di cosce di maiale – e’ fuoriuscita dalla cella frigorifera. L’autista e’ rimasto leggermente ferito. Sul posto ci sono vigili del fuoco e vigili urbani che hanno chiuso la provinciale per consentire la rimozione del mezzo pesante e dei prosciutti. (Agr)

°°° Ora si aspetta che si ribalti un Tir carico di meloni e si potrà cominciare lo spuntino.

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Milano… Africa

I pendolari e Milano lontana. Si rompono 4 treni al giorno

08:52 CRONACHE
In viaggio con i cittadini sui treni della Lombardia. Sovraffollamento, guasti e ritardi: carrozze e locomotive hanno un’età media di 27 anni. Caos e disagi sulla rete. «Da quando c’è l’Alta velocità è ancora peggio»

°°° No è da quando ci sono questi banditi al potere che è peggiorato tutto.

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BUFFONE BANDITO E DELINQUENTE!

L’Aquila, 16:13
TERREMOTO: PIOGGIA, FANGO E FREDDO; DISAGI IN TENDOPOLI

Il maltempo non concede tregua ai terremotati provocando disagi agli abitanti delle tende allestite all’Aquila e nei paesi limitrofi. La pioggia cade ininterrottamente da ieri sugli accampamamenti degli sfollati causando allagamenti e fango, mentre il freddo e’ tornato a farsi sentire soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino. La temperatura registrata all’Aquila alle 14 di oggi e’ stata di 12 gradi, a Campo Imperatore e’ stata di 5 gradi.

°°° Quel pezzo di merda puzzolente di berlusconi anche ieri ha sparato le sue cazzate, debitamente contestato e fischiato: delirando di case pronte e e di crociere offerte dal culo di sua mamma morta. La realtà è questa ed è che NON è arrivato nemmeno un cent in Abruzzo. La speranza è che anche i 480 milioni di euro in arrivo dall’Europa proprio per la ricostruzione, non vengano rubati e sperperati in Sicilia per non perdere i soli voti della mafia.

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Adieu

Rinviato il decreto sul piano casa
Salta il patto dopo il no delle Regioni

08:21 POLITICA
Gli enti sostengono di non avere ri­cevuto garanzie sufficienti. Errani: «Il governo dia risposte su questioni fondamentali». Berlusconi e il sisma: abitazioni a novembre.

°°° E FLOP! Un’altra cazzata di Mafiolo sbugiardata immediatamente. E meno male che le regioni che contano di più, le più virtuose e progredite, sono amministrate dalla sinistra! Berlusconi, come tutto il mondo sa, tarocca tutto: i suoi pensieri, i suoi delirii, ma soprattutto tarocca i conti… quelli suoi da una vita e quelli pubblici ogni vo0lta che può. Perché è saltato il decreto? Semplice: Vasco Errani e gli altri governatori LIBERI hanno scoperto che NON C’E’ UN EURO! Manca la copertura finanziaria, così come manca per tutti gli altri decreti legge “ad minchiam” di questo regimetto; così come manca, e meno male, per le deliranti bufale del nucleare e del ponte sullo stretto. Ma non c’è un cent, e si vede, nemmeno per la ricostruzione né per ristorare e alleviare i disagi degli attendati. Purtroppo… Ma mafiolo se ne fotte: è troppo impegnato a farsi fotografare per l’ennesimo volumetto agiografico e FALSO da distribuire a spese nostre alle famiglie, in vista delle Europee; a partecipare a festini e festicciole di minorenni; a correre in discoteca a Sharm, a sparare coglionate dal suo zerbino preferito di Porta a Porta… Cosa volete che gli freghi a lui dell’Italia e dei suoi cittadini?

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ALTRO CHE “PIANO CASA”, BURLESQUONI VATTENE! CI HAI ROTTO IL CAZZO!!!

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Popolarità di Mafiolo al 175%

Si fermano trasporti e scuola
Domani disagi nelle città
Sciopero dei Cobas di 24 ore dei mezzi di trasporto pubblico con orari diversi a seconda delle città. Ritorna la protesta contro il ministro Gelmini. In piazza Cobas, impiegati pubblici e studenti dell’Onda

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Dimissioni subito!!!

Speciale terremoto
Ondata di maltempo in Abruzzo
Le tendopoli non reggono l’acqua

Pioggia, fango e freddo stanno provocando gravi disagi nelle tendopoli allestite all’Aquila e nei paesi limitrofi colpiti dal sisma del 6 aprile. Il campo di Castel di Ieri è sprofondato nell’acqua. Foto e testimonianze raccolte da un volontario della Toscana.
di Patrizio Mecacci
“Una cosa indescrivibile”, dice Enrico Lulli, idraulico dell’ospedale di Careggi, volontario nel campo di Castel di Ieri –L’Aquila – , dove il PD toscano ha installato uno dei tendoni solitamente utilizzati nelle feste di partito e gestisce una cucina da campo. “La tendopoli è allestita in un campo da calcio. Stamani era tutto allagato, piove ininterrottamente da 36 ore. Guardando il paese la parte sinistra del campo è tutta allagata, ci saranno 15-20 cm di acqua.

I carabinieri, la protezione civile e il sindaco sono continuamente presenti e cercano di risolvere il problema. Per ora Lucio col suo trattore prova a fare i solchi per il deflusso dell’acqua, mentre i vigili urbani insieme a un’idropompa del marito del sindaco cercano di allontanare il pantano. Stanotte tutti gli abitanti della tendopoli sono andati a dormire al bocciodromo vicino, mentre una ventina di persone, le più giovani e i volontari del campo, sono rimasti a dormire nelle tende circondate dall’acqua. Tutto si rallenta, perché l’emergenza principale dell’allagamento ritarda l’arrivo della spesa, la preparazione dei pasti, i rifornimenti, la vita delle persone.”

“La tensione sta salendo: noi cerchiamo di fare il massimo, ma la situazione è davvero al limite” – dice Manuela Abate, partita da Morreale, in provincia di Palermo, per gestire la cucina e coordinare il lavoro dei volontari. “Oggi sono arrivati tre volontari di Alessandria della polizia municipale, di supporto al campo, e stanno continuando i turni dei volontari del Partito democratico toscano, anche nel campo di Goriano Sicoli, il paese a 6 km di distanza. Dicono che l’epicentro si stia spostando a Sulmona, dove stanotte tutti hanno dormito in macchina, e a Castel di Ieri non vogliono rientrare nelle case perché si teme una scossa più forte. Finché trema non ci tornano. Gli anziani hanno dormito in macchina e al bocciodromo.

I bambini giocano a fare saltare le pietre nel “laghetto” grande mezzo campo di calcio. La farmacia, allestita in una delle tende della protezione civile, è allagata e inagibile: la farmacista è stata portata dentro con la carriola, per tentare di sistemare qualcosa. I tavoli ed i bagni chimici sono stati rovesciati dal vento, la tenda per i pranzi e tutte le tende le abbiamo dovute piantare di nuovo nel terreno, stanotte erano allagate ed erano usciti tutti i picchetti. Almeno il tendone portato dalla Toscana ha garantito un riparo. Mancano gli stivali per le persone, non c’è modo di spostarsi tra le tende. Ora è arrivata una camionetta dei pompieri. Dicono che fino a sabato pioverà: così non sappiamo quanto potremo andare avanti.”

°°° In un paese normale si sarebbero dimessi immediatamente il sedicente presidente del consiglio più amato dagli italiani (che stranamente fa slittare le elezioni PROPRIO IN ABRUZZO…), il capo della protezione civile e tutte le zoccole e i nani dei vari ministeri prét à porter. In Abruzzo si usano le pompe per risucchiare l’acqua, al governo per fare carriera rapidamente. Ma qui si occupano le tv con decine di comparse ululanti di giubilo, mentre la tragica realtà suona il miserere.

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