Bla, bla, bla, federalismo, bla, bla,bla…

REGIONI: ERRANI, E’ ROTTURA CON GOVERNO SERVE CHIAREZZA

berlusconi viagra

Il Governo tradisce puntualmente il principio di leale collaborazione e le Regioni sono quindi costrette a sospendere ogni Tavolo di concertazione politica e tecnica”, uno stop dunque alle Conferenze Stato-Regioni e Unificata, cosi’ Vasco Errani sintetizza la decisione assunta ieri all’unanimita’ dalla Conferenza delle Regioni. “Da due mesi siamo in attesa di un vertice chiarificatore con l’Esecutivo, ma

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Adieu

Rinviato il decreto sul piano casa
Salta il patto dopo il no delle Regioni

08:21 POLITICA
Gli enti sostengono di non avere ri­cevuto garanzie sufficienti. Errani: «Il governo dia risposte su questioni fondamentali». Berlusconi e il sisma: abitazioni a novembre.

°°° E FLOP! Un’altra cazzata di Mafiolo sbugiardata immediatamente. E meno male che le regioni che contano di più, le più virtuose e progredite, sono amministrate dalla sinistra! Berlusconi, come tutto il mondo sa, tarocca tutto: i suoi pensieri, i suoi delirii, ma soprattutto tarocca i conti… quelli suoi da una vita e quelli pubblici ogni vo0lta che può. Perché è saltato il decreto? Semplice: Vasco Errani e gli altri governatori LIBERI hanno scoperto che NON C’E’ UN EURO! Manca la copertura finanziaria, così come manca per tutti gli altri decreti legge “ad minchiam” di questo regimetto; così come manca, e meno male, per le deliranti bufale del nucleare e del ponte sullo stretto. Ma non c’è un cent, e si vede, nemmeno per la ricostruzione né per ristorare e alleviare i disagi degli attendati. Purtroppo… Ma mafiolo se ne fotte: è troppo impegnato a farsi fotografare per l’ennesimo volumetto agiografico e FALSO da distribuire a spese nostre alle famiglie, in vista delle Europee; a partecipare a festini e festicciole di minorenni; a correre in discoteca a Sharm, a sparare coglionate dal suo zerbino preferito di Porta a Porta… Cosa volete che gli freghi a lui dell’Italia e dei suoi cittadini?

gravity-defying-homes


ALTRO CHE “PIANO CASA”, BURLESQUONI VATTENE! CI HAI ROTTO IL CAZZO!!!

rotto_ilcazzo

ber1

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Sacconi nel sacco

Le Regioni bocciano il testo unico sulla sicurezza di Sacconi

Le regioni italiane, a esclusione della Lombardia, dicono no al testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro proposto dal governo. Il decreto contiene misure che potrebbero dar luogo «a un sistema di controlli non credibile» e potrebbe originare problemi per casi come quello dell’incidente alla Thyssen Krupp dove persero la vita numerosi operai» ha detto Vasco Errani, presidenza della conferenza.

Al termine dell’incontro Errani ha confermato che le regioni hanno espresso sulla norma un «parere negativo a maggioranza, con una diversa posizione della sola Lombardia che ha dato parere positivo». Errani ha specificato che il no riguarda in particolare due punti contenuti «nell’articolo 2 bis e nell’articolo 10 bis», quest’ultimo è il cosiddetto provvedimento salva-manager, al centro di molte contestazioni.

Errani ha spiegato che «il primo mette in discussione le competenze delle Regioni» e può dar luogo «a un sistema di controlli non credibile». Quanto al secondo articolo su cui le Regioni puntano il dito «con un esercizio dell’interpretazione della delega – ha spiegato Errani – si costruisce un sistema che mette in discussione responsabilità anche precedenti, come potrebbe accadere nel caso della Thyssen, che si potrebbe trovare in una situazione difficile». Su questi punti le Regioni avevano fatto pervenire al governo delle proposte di modifica che sono state respinte.

Il no delle Regioni è una posizione «più politica» che di merito «le Regioni di centrodestra si esprimeranno in modo diverso,
vedrete». Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Per il ministro «quello che conta è che il parere della conferenza delle Regioni è un atto liberatorio per l’iter della norma, perché consente la trasmissione degli atti alle Camere e ci permette di rispettare i tempi della delega».

Per quanto riguarda i rilievi mossi dalla Conferenza delle Regioni, Sacconi ha difeso il ruolo degli «enti bilaterali, che
rappresentano – ha detto – uno dei contenuti di maggior condivisione con le parti sociali». Quanto alla «riscrittura della norma penale», legata alla responsabilità penali in caso di incidenti sul lavoro, il ministro ha specificato che «quest’aspetto non è competenza delle Regioni», ma ha anche ribadito che, «al di là del dato formale», su questo punto saranno apportati dei
correttivi. La norma «verrà riscritta. A noi interessa risolvere questo punto – ha detto – perché sia certo il contenuto e le finalità » di questa misura.

Dopo il parere negativo espresso dalla Conferenza delle Regioni, il governo «deve rivedere le sue posizioni» dice, in una nota, la Cgil. «La Conferenza ha infatti espresso il suo dissenso su punti di merito nodali del progetto di revisione elaborato dal governo- fa notare il sindacato – punti su cui anche altri, tra cui autorevoli giuristi, hanno espresso le loro motivate critiche». E’ auspicabile, dunque, secondo la Cgil, «che il governo non si chiuda sulle sue posizioni e riconosca le ragioni di merito su cui si fondano le
critiche e le contrarietà al provvedimento».

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