Grazie Papi, grazie Carfregna

La classifica annuale del World economic forum prende in esame 134 Paesi

In testa l’Islanda. Yemen fanalino di coda, ma il nostro Paese scende di 3 posizioni

Donne al lavoro, l’Italia arretra

“Non offre pari opportunità”

DONNE ITALIANE: MOGLIE, MADRI E… VELINE. ZERO PARITA’  COI MASCHI.

spudorate

GINEVRA – Italia “bocciata” sulle pari opportunità tra uomini e donne in campo economico. Secondo l’ultima classifica del World Economic Forum (Wef) di Davos sul divario di genere, il nostro Paese scivola al settantaduesimo posto su 134 nazioni considerate. La graduatoria, stilata in base al “gender gap index”, è guidata quest’anno dall’Islanda, seguita da Finlandia, Norvegia, Svezia e Nuova Zelanda. Fanalino di coda, lo Yemen.

Secondo il Wef, “l’Italia continua a occupare una delle ultime posizioni tra i Paesi europei ed ha perso tre posti rispetto all’anno scorso a causa dei risultati sempre scarsi in materia di partecipazione economica delle donne”. Decisamente allarmante l’ultima classifica, dove il Belpaese è preceduto persino da Lesotho Botswana, Kazakhstan, Cina e Vietnam. Peggio dell’Italia, invece, hanno fatto la Tanzania (73), la Repubblica Ceca (74) e il Giappone (75).

La graduatoria è elaborata in base a quattro principali indicatori. Globalmente, l’Italia ottiene 0,6798 punti – in un indice che va da 0 (diseguaglianza) a uno (parità) – contro lo 0,8276 della prima della classe, l’Islanda. Per il nostro Paese, il voto più basso è quello per la partecipazione delle donne all’economia, indicatore per il quale si colloca al novantaseiesimo posto.

°°° Con tutto  “l’ottimo lavoro” (secondo bondi)  svolto da questo grandissimo governo, ecco che precipitiamo al 93° posto come libertà di stampa e addirittura al 72° posto con le donne ridotte nuovamente al ruolo di “vai a fare la calzetta”…

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BASTARDI!

UNHCR, ITALIA RESPONSABILE PER CONSEGUENZE RESPINGIMENTI

L’Unhcr ha avvertito che “dal punto di vista del diritto internazionale, l’Italia e’ responsabile per le conseguenze del respingimento” dei migranti, tra i quali vi sono persone “bisognose di protezione”. In un incontro al Viminale con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il Rappresentante in Italia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Laurens Jolles, ha ribadito che “la nuova politica inaugurata dal governo si pone in contrasto con il principio del non respingimento sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, che trova applicazione anche in acque internazionali”. “Questo fondamentale principio”, ha sottolineato l’Unhcr in un comunicato – non conosce limitazione geografica ed e’ contenuto anche nella normativa europea e nell’ordinamento giuridico italiano”. Nel corso dell’incontro che l’Unhcr ha definito “costruttivo”, Jolles ha confermato che fra coloro che sono stati rinviati in Libia vi sono persone bisognose di protezione. L’Unhcr ha quindi reiterato la richiesta al governo affinche’ riammetta queste persone sul proprio territorio. Il Rappresentante dell’Unhcr ha rivolto quindi un appello al governo affinche’ i respingimenti siano sospesi. In merito alla possibilita’ di vagliare in Libia le domande di asilo, il rappresentante dell’Onu ha spiegato che “non vi sono al momento le condizioni necessarie” per svolgere tale attivita’.

Maroni: “Andremo avanti”

°°° Insomma, questi razzisti bastardi stanno facendo di tutto per farci cacciare via dall’Europa. Vogliono la guerra civile? Molti di noi sono pronti. Si accomodino…

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