Forminchioni si era fidanzato contro una donna solo per usare i suoi conti correnti pro mazzette. Dice un testimone.

Caso Maugeri, un teste: “Soldi a Formigoni
che transitavano sui conti dell’ex fidanzata”

Il racconto di un dirigente della Banca Popolare di Sondrio ai pm di Milano. Il presidente della regione Lombardia è indagato per corruzione e associazione a delinquere. E ci sono anche due biglietti di ringraziamento a Maugeri da parte del Celeste.

MILANO – Soldi in contanti, dai cinquemila ai ventimila euro, in banconote da 500, consegnati al manager della banca dove Roberto Formigoni aveva aperto un conto corrente sul quale vengono accreditati i suoi emolumenti. Manager che veniva convocato dal Governatore nel suo ufficio “a tu per tu, a quattr’occhi” e al quale venivano date istruzioni precise: effettuare bonifici a Emanuela Talenti, l’ex fidanzata del Celeste, raccomandandosi però di non farli transitare sul suo conto ”’affinché non vi fosse evidenza degli importi che trasferiva” in contanti.

http://www.repubblica.it/politica/2013/02/13/news/un_teste_soldi_in_contanti_a_formigoni_che_transitavano_sui_conti_dell_ex_fidanzata-52583030/?ref=HREC1-4

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E dal ministero rispunta il ponte sullo Stretto°°°Pura follia o scambio di mazzette?

L’infrastruttura più cara a Silvio Berlusconi, che ne fece oggetto della sua campagna elettorale nel 2008, e che il governo Monti si affrettò a definanziare, poche settimane dopo l’insediamento, torna alla ribalta. A dispetto delle critiche che piovono da un decennio sul ponte sullo Stretto, il meccanismo amministrativo si è rimesso pericolosamente in moto.

Meccanismo che potrebbe portare alla posa della prima pietra nel giro di pochi mesi. “Non c’è una scelta definitiva, io non lo considero tra le infrastrutture prioritare”, disse il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera nel giugno scorso. Dichiarazioni che arrivavano dopo due mosse cruciali volte a bloccare la mastodontica opera destinata ad unire Calabria e Sicilia: alla fine di ottobre del 2011 il piano di investimenti della Commissione europea, che indica i trenta progetti prioritari fino al 2020, ignorò smaccatamente il mega-ponte. Il governo Monti non perse tempo: la riunione del Cipe del 20 gennaio di quest’anno dispose il definanziamento per 1,6 miliardi del Ponte motivando la scelta proprio per l’assenza, dopo tanti anni, di un progetto definitivo.

E dal ministero rispunta il ponte sullo Stretto

http://www.repubblica.it/politica/2012/09/30/news/e_dal_ministero_rispunta_il_ponte_sullo_stretto-43560221/?ref=HREC2-2

°°°Per anni il mondo civile ha riso in faccia a Burlesquoni per questo delirio inutile e pericolosissimo, oltre che troppo dispendioso per un Paese che affoga tra debiti e merda. Non si può costruire nemmeno un pollaio nella zona più sismica d’Europa, figurarsi un ponte di cartapesta affidato alla mafia. Chiaro?

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“Perché non riprendi a fare serate? In Sardegna è tutto un pianto”

Così mi ha detto un amico ieri sera, Serate? E dove? Organizzate da chi? Qui, dal 1990, la cultura è morta. E gli spettacolini estivi (di merda) sono tutti nelle mani di pochi magnacers ignoranti come patate che allungano mazzette a presidenti di pro loco, comitati organizzatori di sagre paesane, assessori, sindachetti, ecc. Tutti altrettanto ignoranti e ladroni. Così mi confessa un amico che faceva l’impresario, ma essendo onesto, non trovava più spazio per lavorare seriamente. Ecco perché non c’è nessuno spazio per spettacoli veri e per professionisti. Ma avete mai visto qualche serata con questi malati di mente sardegnoli che si spacciano per artisti? Io sì. Ovunque li tirerebbero giù dai palchi a sassate. Ma anche qui il pubblico non scherzava, quando era ancora colto e preparato. Andavano in mille, ubriachi e rissaioli, a vedere benito urgu, ad esempio, e in 30/40 mila a vedere me. E ai miei spettacoli non è mai successa una rissa: la gente era attenta, preparata, partecipava e non gli sfuggivano nemmeno le battute più sofisticate. Ma questo è durato fino a circa 20 anni fa. Ora persiste urgu, con le solite macchiette volgarissime senza capo né coda, sempre le stesse, ma c’è anche di peggio (addirittura!), cristian cocco, per esempio o i vari masia, tenorenis etc. Da spararsi!

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“Letta portava le mazzette di B. ai partiti della Prima Repubblica”

L’ultimo corriere delle tangenti: “Quando Letta mi portava le mazzette di B. al Psdi”

Nel 1993 di Mani pulite è dovuto fuggire in Francia per evitare l’arresto: “Già allora con i pm avevo accennato a Berlusconi, ma nessuno mi ha chiesto di approfondire. Era diventato grande fan di Mani pulite ed è stato salvato da Di Pietro, almeno fino al 1994”

Gianni Letta con Silvio Berlusconi

Per trovare l’ultimo, dimenticato corriere delle tangenti della Prima Repubblica bisogna arrivare fin quassù, in Alta Savoia, panorama mozzafiato, con una corona di
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Mazzette, mafia e bunga bunga: ecco l’Italia merdosa che ci lascia Berlusconi.


Un Paese alla sbarra: il calendario
delle indagini e dei processi del 2012

Corruzione alle stelle, partiti che fanno affari e intascano fondi illeciti, un’intera classe dirigente collusa con la criminalità. Nuovi clan, cospirazioni contro Csm e Consulta e, all’ombra del Caimano, le trame nere sulla Rai: da Minzolini alle truffe fiscali. Ecco le attività dei tribunali per l’anno nuovo

Dovrebbe essere una vera e propria emergenza nazionale, uno dei primissimi punti dell’azione del nuovo governo Monti: la corruzione che strozza il Paese. E spesso lo fa dalla testa: politici, amministratori locali, manager. Quella che dovrebbe essere l’élite di una comunità ne diventa la zavorra più pesante. Materia da trattare nelle aule dei tribunali, fardello pesante che ingolfa la macchina della giustizia. Ovviamente non c’è solo Berlusconi. A processo quest’anno troveremo un pezzo della classe dirigente. L’Italia peggiore.

Logge nel mirino

La P3: Verdini, Dell’Utri e la legge Anselmi
Si attende la decisione del Gip sulla richiesta di rinvio a giudizio emessa nei confronti di Marcello Dell’Utri, Denis Verdini e Flavio Carboni. L’accusa è di

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Milano e mazzette: non c’è solo Penati. Ci sono diversi verbali segretati che coinvolgono importanti esponenti regionali di Pdl e Lega nord

Davide Milosa

Milano, l’architetto mazzetta
Il secondo tempo della corruzione

Da settimane i magistrati di Milano stanno interrogando l’architetto Michele Ugliola coinvolto in un giro di mazzette nel comune di Cassano d’Adda. Le sue dichiarazioni, però, vanno oltre e adesso minacciano di terremotare importanti esponenti regionali di Lega e Pdl

B.amici e sodali

Da settimane ormai un uomo viene interrogato dai magistrati di Milano. Si chiama Michele Ugliola, pugliese di San Severo, classe 1958, professione architetto, ma soprattutto mediatore di tangenti e uomo cerniera tra l’impresa e la politica. Questo sostengono i pm, i quali, il 25 maggio scorso, lo hanno messo agli arresti domiciliari. Motivo: un giro di
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