Andrea Camilleri e Saverio Lodato


Di lotta e di governo: le zoccole di Calderoli e i gay di Gasparri

Camilleri, ha chiesto la parola il ministro Roberto Calderoli. Ne ha facoltà. Calderoli: «Qui ci si stupisce che una zoccola, mi perdoni il termine britannico, si comporti da zoccola» (a «Il Giornale»). Ha chiesto la parola il senatore Maurizio Gasparri. Ne ha facoltà. Gasparri: «Se il peccato, si fa per dire, di Berlusconi fosse stato quello dell’omosessualità, avrebbe goduto di maggiori tutele. Le lobby gay lo avrebbero difeso» («Klauscondicio».) Le parole di Calderoli mi sembrano più di lotta, quelle di Gasparri, più di governo.

Non c’è da meravigliarsi, se una zoccola si comporta da zoccola, in fondo è coerente con se stessa. C’è da meravigliarsi, invece, della meraviglia di certi clienti della zoccola, con l’aureo linguaggio dell’onorevole Calderoli. Dalle mie parti un proverbio dice: “Cu, cu cani si curca, cùi puci si susi”. Traduzione: “Chi si corica con i cani, si alza con le pulci”. Perché dare la colpa al cane? E a proposito di comportamenti. Non è più seria una zoccola che fa la zoccola, piuttosto che un dentista, un ex ragazza da calendario o un tastierista che si mettono a fare i ministri e credono di comportarsi da ministri? O, peggio, quando un ex palazzinaro meneghino parvenu si fa premier e pensa di comportarsi da tale? Qualche parola, infine, circa il pensiero gasparriano, al solito di abissale profondità. Indosso lo scafandro e dico che l’ipotesi non regge. Se Berlusconi fosse andato con un gay, lo scandalo sarebbe stato lo stesso. Anche con un transessuale. Il problema non è il sesso di chi va con il premier. Il problema è che il premier tiene un contegno non conforme alla carica che ricopre, non conforme a un uomo sposato che esalta il matrimonio cattolico, non conforme a quell’ottimo padre e nonno che i suoi giornali vogliono farci credere che sia.

UNA SQUADRA DI GOVERNO DA PAURA!!! E non parliamo delle donne
bbandana

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bondi

carlucci

gasparri

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la_russa

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Cagliari: Trastevere

Al rione marina il sindachetto massone e palazzinaro ha chiuso al traffico l’antico rione di fronte al porto. Secondo lui, bastava questo per creare un angolo della cittadina simile a Trastevere: coi tavolini dei bar e dei ristoranti per strada. Forse somiglierà alla Trastevere di oggi, devastata dalla giunta pasticciona e ladra di Alemagno, non certo alla mitica Trastevere di Rutelli e Veltroni, invidiata da tutto il mondo. Sapete perché? Perché se andate a mangiare alla Marina e vi sedete fuori, tanfo a parte, dovete essere rapidissimi, altrimenti i ratti (le merdone) vi portano via il cibo.

derattizzazione-locali-sporchi

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Pizzinno

Ho trovato un pizzinno che mi ero appuntato ieri e che poi ho scordato di trascrivere. Si tratta di questo… Tutto il pollaio e il trogolo grufolante del mafionano si sono schierati – a reti unificate e sulla stampa (ultima la sgrammaticata lettera di oggi al Corriere della carfregna)- a starnazzare e grugnire di “dignità offesa”, di “privato del premier”, insultando chiunque avesse dei dubbi (legittimi) e delle domande (più che legittime) da porre a Mafiolo e ai suoi servi schierati. Ma… Ma quale privato?! Cosa ci sarebbe di privato nella vita si silvio ladrusconi (falsificata dall’A alla Z da lui medesimo e dai suoi consigliori)? E’ dal 1993 che ci fa due coglioni così con gli affaracci suoi!!! Nei comizi, nelle tv, sui giornali ci ha parlato del padre, della madre, delle zie suore, dei figli, della seconda moglie, dei suoi “eroi”, della sua attività di palazzinaro geniale (omettendo sempre di dire CHI gli diede i permessi per costruire e i miliardi per acquistare i terreni e fare i palazzi e i paesi); ci ha ammorbato col suo tumore alla prostata, coi lifting e i trapianti di setole, con la balla delirante di una inesistente persecuzione giudiziaria… Semmai è lui che non dovrebbe intromettersi nelle nostre vite private: comparendo a tutte le ore su tutte le tv del regime o inviandoci a tradimento riviste patinate che illustrano la sua vita privata di figlio, sposo, nonno, e padre. Lui ci ha dato il diritto di interessarci ai fatti suoi. Se ora gli vengono rivolte domande su fatti «privati», cortesemente risponda. Essendo il “primo ministro” (carica che si è data da solo, dato che in Italia NON ESISTE), quei fatti non sono più soltanto suoi, ma di tutti.

ludrivein

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