Bravo, Lucarelli

La vostra piccola strategia

Io sono sempre stato più o meno quello che si definisce un po’ semplicisticamente un moderato di sinistra. Alla fine degli anni 70 feci il test dell’Espresso, quello per cui la mozzarella e il bagno erano di destra, il provolone e la doccia di sinistra, e venni “sinistra razionale, tendenza Luciano Lama”.
Come tale ho attraversato indenne assieme a tanti altri quegli anni in cui chi la pensava diversamente da te era un nemico da odiare. Ho provato antipatia, anche disgusto, per alcuni personaggi, ho provato rabbia, ma odio mai. Come dice Vercors nel suo romanzo «Il silenzio del mare», sono uno che non potrebbe mai offendere nessuno, neppure il mio nemico. E siamo in tanti, tantissimi ad essere così.
Però.
In questi ultimi anni – non quelli là, gli anni 70, ma questi qui – la nostra pazienza è stata messa a durissima prova. Siamo stati offesi, continuamente, attaccati ferocemente e con violenza, e quando abbiamo cercato di spiegare le nostre ragioni e le nostre idee siamo stai zittiti con vuote parole di circostanza, criminalizzati o etichettati da offensive banalità. Abbiamo assistito ad azioni infami portate avanti con arrogante impunità da personaggi indegni e quando abbiamo cercato di farlo notare, di nuovo come sopra.
Però noi resistiamo. Continuiamo a considerare quelle azioni infami e quei personaggi indegni, continuiamo a volere vedere in galera o a casa chi se lo merita, certo, ma continuiamo a voler dialogare con chi la pensa in modo diverso da noi senza odio e anche senza rabbia. Noi siamo le facce serie ai funerali di piazza Fontana, non accettiamo provocazioni, non accettiamo criminalizzazioni, non accettiamo banalizzazioni.
Alla vostra piccola strategia della tensione noi non ci stiamo.

°°° Condivido parola per parola. Bravo Lucarelli.

PORTATE VIA QUESTO MALATO DI MENTE, VERONICA DIXIT

b.mattissimo

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