Pisapia, ecco finalmente un sindaco! Niente licenze a chi ha case sfitte.

Troppi palazzi in abbandono
arriva la stretta sui proprietari

Niente licenze per altri cantieri: la norma nel nuovo regolamento di Palazzo Marino
Secondo il Politecnico ci sono quattro milioni di metri quadrati in disuso in città.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/06/news/palazzi_abbandonati_stretta_sui_proprietari-40424261/?ref=HREC1-7

Milano, divieto di nuove costruzioni per chi possiede immobili sfitti

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Milano, con Pisapia, CAPUT MUNDI. Alla faccia dei trogloditi razzisti della lega.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/06/i-nuovi-diritti-dei-milanesi/189167/

A proposito di asili, questa settimana la giunta di Milano ha preso un’altra decisione che ha fatto rumore: gli istituti comunali saranno aperti anche ai figli di immigrati senza permesso di soggiorno. O meglio, a tutti quelli che “sono presenti abitualmente nel Comune di Milano e privi di una residenza anagrafica”. La dicitura in realtà era già presente nella delibera della precedente giunta: decisione della signora Moratti? Non proprio. Era intervenuto il Tribunale, statuendo che è necessario accogliere anche i figli di clandestini. Il Comune di Milano era stato anche condannato a una multa per aver discriminato un bimbo: “il diritto all’educazione, di cui il minore è titolare, rientra nei diritti fondamentali della Costituzione”. Insorge la Lega (che noia): “La clandestinità è un reato” – tuona Matteo Salvini. “E non è giusto agevolare chi vive in una situazione di reato. I bambini non si toccano, è il principio che contestiamo”. I bambini non si toccano? Basta guardare la squallida vicenda di Adro per capire quanto valga quest’affermazione.

Bene ha fatto Pisapia a rivendicare, con orgoglio, la distanza dal Carroccio. “Noi aiutiamo tutti quelli che sono in stato di necessità, che si tratti di senzatetto o di asili”, ha dichiarato il sindaco. I diritti sono un valore. Però non è sufficiente che restino slogan da comizio elettorale. Le cose non basta saperle: a volte bisogna vederle, bisogna vedere che qualcuno le mette in atto. E’ il valore dell’esempio. Qualcuno pensa che queste dimostrazioni di civiltà non siano necessarie: finché qualcuno metterà in circolazione il veleno della discriminazione, ci sarà bisogno di antidoti. Del resto siamo un paese dove si è arrivati – com’è accaduto ad Adro – a togliere il pane di bocca ai bambini. Gli animali con i loro cuccioli sono meno bestiali.

°°° Non c’è da aggiungere altro alle parole di Pisapia. Salvini? Fuori dall’italietta che hanno creato sarebbe dove gli compete: A LAVARE CESSI IN QUALCHE STAZIONE PERIFERICA.

ECCO L’IDIOTA ALCOLIZZATO

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Milano disastrata, ma Pisapia dà una bella sterzata!

IN SALA BUZZATI

Pisapia incontra i lettori del Corriere:
«Da settembre 500 “ghisa” di quartiere»

Il sindaco: «Mi terrorizza non dare risposte subito».
E annuncia una revisione per Milano ristorazione

Il sindaco Giuliano Pisapia
Il sindaco Giuliano Pisapia

MILANO – Il ritorno dei ghisa, il rilancio di posti di lavoro con l’Expo che non va perso, il bullismo a scuola, l’abbattimento delle barriere architettoniche, ecomostri in città, vivibilità, trasporti pubblici, nuove licenze ai tassisti, mense scolastiche, corsi di lingua chiusi. Sono alcuni dei temi affrontati durante la diretta tv in sala Buzzati al Corriere della Sera dove martedì pomeriggio i lettori hanno incontrato il sindaco. Una signora di origini napoletane ha lanciato il là. «Ma come mai sono spariti i ghisa che davano tanta sicurezza?» Giuliano Pisapia non si è fatto sfuggire l’occasione per l’annuncio ufficiale: «Con l’assessore alla Sicurezza stiamo lavorando un’ordinanza da emanare a settembre per riportare sul territorio quei 500 “ghisa di quartiere” che c’erano ma erano stati tolti e destinati ad altri compiti. Devono tornare i ghisa perché hanno una funzione di prevenzione e il loro compito principale deve essere sul territorio. In passato per il giorno della Befana si portavano i regali ai ghisa».

LE ATTESE – Il sindaco Giuliano Pisapia ha riconosciuto «le attese enormi» che si sono create dopo la sua elezione a Palazzo Marino e si è detto «terrorizzato dal fatto di non riuscire a dare risposte a tutto e a tutti in tempi brevi». «Speriamo i milanesi mi comprendano e mi giustifichino» ha aggiunto il sindaco assicurando però che, se le risposte non verranno subito, «sicuramente in 5 anni ce la faremo».

TRASPORTI E DISABILI – Il sindaco ha raccontato che nella sua nuova vita di sindaco non è cambiato nulla sugli orari. «Faccio sempre tardi e l’altra sera sono uscita all’una e mezzo da palazzo Marino e i lavoratori dell’Amsa mi hanno detto “sindaco vuoi un passaggio?”. Ecco, io voglio sentirmi parte della città e spero di sentire la città amica«. A chi gli ha chiesto se sarà possibile collegare Milano con Monza in metro, Pisapia ha scosso la testa e bacchettato un po’ i cittadini: «Oggi è un problema di fondi, ma dal punto di vista burocratico sarebbe comunque stato tutto più semplice se non fosse stata creata un’altra provincia». Ha preso la parola anche Rebecca, cinque anni appena, con difficoltà di movimento: «Sindaco, cosa farai per abbattere le barriere architettoniche?». Pisapia ha annunciato che proprio in giornata l’argomento è stato discusso con l’assessore competente.

MENSE SCOLASTICHE – Toccato di striscio l’argomento scuole. In particolare le mense scolastiche e la qualità dei cibi, problema sollevato da una mamma presente in sala. Il sindaco Pisapia ha spiegato di conoscere bene il problema «Milano ristorazione ». «Incontreremo il comitato di gestione, il comitato mense. Entro il 15 luglio faremo scelte importanti che non possiamo però ancora anticipare». Pisapia ha anche promesso di rivedere, con la giusta priorità, cosa fare per i corsi nelle scuole civiche serali, molti dei quali sono stati chiusi. «È un problema di costi, vedremo quanti sono gli iscritti».

ECOMOSTRO – Si è parlato anche dell’Ecomostro in piazza Piemonte. «Deve essere eliminato – ha detto Pisapia rispondendo alla domanda di un residente della zona. Pisapia ha spiegato che «il problema lo risolveremo, con quel teatro ora bellissimo l’ecomostro deve essere eliminato. So che per chi abita in quella zona è una delle priorità. Una città più vivibile e gioiosa è anche quella in cui non si vedono ecomostri».

BRERA – E cosa ne pensa il sindaco sul «trasloco di Brera» e separare quindi gli studenti dal museo? «È bello vedere gli studenti lavorare tra le bellezze del museo. Ma il mio timore sono gli spazi. Voglio essere realista. Sarebbe bello, ma non so se sarà possibile»

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Milano, Pisapia: “Moratti ha mentito sui conti”°°° Vuoi vedere che non è nemmeno la vera mamma di Batman?

Milano, Pisapia: “Moratti ha mentito
Nelle casse possibile disavanzo di 186 milioni”

Le casse del comune di Milano? Più vuote di quanto pensasse il neosindaco Giuliano Pisapia. “Siamo davanti a un disavanzo potenziale di 186 milioni di euro“, ha detto il primo cittadino. Che accusa il suo predecessore, Letizia Moratti, di aver mentito, dicendo di aver lasciato i conti non solo in ordine, ma con un attivo di 48 milioni. Un avanzo che “non esiste”, rincara la dose il nuovo assessore al Bilancio, Bruno Tabacci.  Quanto affermato dai due è stato definito “denigratorio, mistificatorio e falso” dall’ex sindaco. “Temo – ha precisato Moratti – che si voglia semplicemente mettere le mani avanti per giustificare un aumento dell’imposizione fiscale”. Con “la revisione degli estimi catastali” e “l’inasprimento della tassa di occupazione del suolo pubblico”, aggiunge. Una scusa per non mantenere le promesse anche per il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Matto Salvini. Ipotesi smentita sia dall’attuale primo cittadino che dal suo assessore.

“La nostra -continua Pisapia – è un’analisi che si basa su documenti che erano già in possesso all’amministrazione comunale”. “Quanto detto dall’ex sindaco Letizia Moratti – precisa il primo cittadino – non corrisponde dunque al vero”. Un quadro noto alla precedente amministrazione, ne è convinto anche l’assessore Tabacci. “Sapevano perfettamente – spiega – perché c’è una lettera del 4 aprile dell’assessore al bilancio al collegio dei revisori in cui si mettevano le mani avanti parlando della necessità di misure correttive”. Pisapia rivendica di aver formulato fin da principio una riserva sul bilancio che avrebbe trovato dopo il suo insediamento. “Era doveroso – conclude – perché si è confermato quanto detto sin dal

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Milano. la ex giunta travolta dai fischi dei cittadini davanti ai maxischermi

Milano, Pisapia annuncia “una nuova città”
Scontro con Moratti sul bilancio

Quindici pagine di discorso programmatico diretto al coinvolgimento dei cittadini. Ma sui conti del Comune il sindaco lancia l’allarme. L’ex primo cittadino interviene: “Parla di una città che già c’è, abbiamo lasciato 48 milioni di euro per gli investimenti”. E giù fischi dal popolo che loro spesso, troppo spesso, citano a sproposito.

PISAPIA:

“I cittadini hanno detto chiaramente che vogliono che la politica riscopra una dimensione etica: moralità, rispetto dell’altro, correttezza nei comportamenti. Vogliono che i loro rappresentatni riconoscano la virtù, cioè il merito, le competenze, le capacità, l’onestà, l’integrità e la generosità verso la città”. E “vogliono che l’istituzione cittadina sia il primo modello di equità e che, col suo esempio, promuova quel senso civico che è una delle migliori tradizioni di Milano”.

Poi Pisapia ha elencato gli impegni. Niente auto blu, maggior coinvolgimento dei consigli di zona come interlocutori privilegiati con i cittadini, verifica continua dei conti, più verde, misure per i bambini a partire dalle scuole civiche che “devono tornare a essere un fiore all’occhiello di Milano”. E molto altro. “Una città in cui non vi siano più abitanti senza casa e case senza abitanti”, ha aggiunto. Poi ha lanciato un grido d’allarme sullo stato di salute delle casse di Palazzo Marino, dopo la gestione del centrodestra di Letizia Moratti. “A proposito di bilancio – ha detto Pisapia – non posso esimermi dal dire, è il mio un dovere di trasparenza, fin da subito parole chiare: un primo esame conferma quanto già i revisori del Comune di Milano avevano rilevato e cioè che dal controllo sugli equilibri di bilancio emerge un andamento assai negativo delle entrate che compromette l’equilibrio di bilancio sia di parte corrente che dei saldi utili ai fini del rispetto del patto di stabilità”. Pisapia si è riservato una nuova comunicazione non appena avrà un quadro chiaro dello stato economico-finanziario del Comune: “Sul bilancio del Comune e sull’effettiva situazione rispetto a quella che c’è stata comunicata, faccio fin d’ora ogni riserva e darò immediate comunicazioni non appena saranno terminate le doverose verifiche”.

IL MOSTRO D’ARGILLA CROLLA DI BRUTTO.

b.a pezzi

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Pisapia e Tabacci scoprono gli altarini della Morattusconi

Milano, tagli ai bonus, dirigenti dimezzati
in Comune è partita la cura Pisapia

Nomine e linee programmatiche saranno rese note alla prima seduta della nuova giunta. Tabacci sui conti in attivo presentati dalla Moratti: “Nessuna traccia nei documenti”.

A Palazzo Marino aspettano ancora un “segnale” da Red Ronnie: il suo contratto scade il 31 luglio, ma dopo la sconfitta di Letizia Moratti nessuno l’ha più visto.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/06/12/news/tagli_ai_bonus_dirigenti_dimezzati_in_comune_partita_la_cura_pisapia-17562333/?ref=HREC1-9

°°° Ma quanto sono idioti! Ma quanto ci vuole poco per sbugiardare questa cosca di malfattori! Basta dare uno sguardo ai conti e ai contratti dei picciotti inutili e dannosi… Ora si riparte come si deve!

b.manette

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Mentre la mafia ruba e chiacchiera: pronta la giunta PISAPIA CON SETTE DONNE!

Malumori anche nell’area cattolica del Pd, che si deve accontentare del capogruppo

Pronta la giunta rosa di Pisapia: 7 donne

Maria Grazia Guida sarà vicesindaco. A Boeri le deleghe su Expo e Cultura. Niente assessori per Idv e Radicali

Il sindaco Giuliano Pisapia e Maria Grazia Guida, che sarà suo vice (Omnimilano)
Il sindaco Giuliano Pisapia e Maria Grazia Guida, che sarà suo vice (Omnimilano)

MILANO – La presentazione della nuova giunta comunale è fissata per venerdì alle 15, ma la squadra di Giuliano Pisapia è già pronta. Come era stato anticipato, la poltrona numero due di Palazzo Marino andrà alla presidente della Casa della Carità, Maria Grazia Guida. In giunta ci sarà ovviamente anche il recordman di preferenze per il Pd, l’architetto Stefano Boeri, già antagonista di Pisapia alle primarie, che avrà due deleghe pesantissime: Expo e Cultura. Nella pattuglia democratica anche il capogruppo uscente Pierfrancesco Majorino (Welfare) e il trentenne Pierfrancesco Maran. Otterrà un posto in giunta anche Carmela Rozza, mentre Daniela Benelli entrerà in quota Sinistra Ecologia e Libertà. A Franco D’Alfonso, animatore della lista civica per Pisapia, andranno le deleghe per lo sicurezza.

IN QUOTA SINDACO – In quota «sindaco» saranno invece nominate Cristina Tajani (Lavoro e Innovazione), Lucia Castellano e Bruno Tabacci, l’ex presidente della Regione Lombardia chiamato da Pisapia a mettere ordine nelle casse comunali. La giunta in rosa si completerà coi nomi dell’avvocato Lucia De Cesaris (Urbanistica) e di Chiara Bisconti (Benessere).

ESCLUSI IDV E RADICALI – Alla Federazione della Sinistra andrà la presidenza dell’aula di Palazzo Marino (con il decano dei consiglieri, Basilio Rizzo), mentre dovrebbero rimanere fuori dai giochi l’Italia dei Valori e la Lista Bonino. Malumori anche nell’area cattolica del Pd che porterebbe però a casa la presidenza del gruppo con Andrea Fanzago.

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