Davigo stronca la legge anticorruzione. Prescrizione, “il sistema girerà a vuoto” L’ex pm di Mani pulite: “Quello che manca è infinito”.

Il provvedimento approvato in Senato dopo estenuanti trattative con il Pdl “farà girare a vuoto il sistema”, si legge in una bozza di parere del Csm. Ma il fronte delle critiche è ampio. La prescrizione resta troppo lunga, sulla concussione “è amnistia mascherata”. Monti: “Volevamo fare di più”

Ddl anticorruzione, pioggia di stroncature. Csm all’attacco, l’Anm: “Deludente”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/19/ddl-anticorruzione-delusione-del-giorno-dopo-csm-pronto-alla-stroncatura/387166/

Antonio Di Pietro: il ddl “favorisce i corrotti”, oltre a introdurre una “finta”incandidabilità dei condannati. Perché chi si è visto infliggere una pena inferiore a tre annipotrà ripresentarsi agli elettori, a meno che il reato contestato non sia di mafia o contro la pubblica amministrazione. E manca il reato di autoriciclaggio, cioè la ripulitura in proprio dei profitti illeciti, una delle richieste più pressanti dei magistrati antimafia: oggi, infatti, sono punibili solo i riciclatori di denari altrui.

E poi c’è il fronte della magistratura. “Chi credesse che questa legge segni una svolta epocale nella lotta alla corruzione resterebbe deluso”, attacca Rodolfo Sabelli, segretario dell’Associazione nazionale magistrati.

 

°°°In pratica, i grandi esperti dicono ciò che ho scritto io, povero ignorante, anche ieri su FB.

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Assolto un cazzo! B. dieci volte colpevole in 25 processi – di Marco Travaglio


Berlusconi assolto? No, colpevole 10 volte su 25 accuse. I reati accertati ma impuniti

Checché ne dicano Silvio Berlusconi e i suoi trombettieri, la sua carriera di imputato è costellata di reati accertati ma impuniti. Ecco un riepilogo dei processi. Che non sono 100, ma 25 (a parte 6 iscrizioni a Palermo per mafia e riciclaggio, e 2 a Caltanissetta e Firenze per le stragi del 1992- ‘ 93: indagini archiviate per
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Gasparri: Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.

di Marco Travaglio

E’ qui la festa?

Solo un delinquente incallito, i suoi avvocati e i suoi complici potrebbero festeggiare una sentenza come quella emessa ieri dal Tribunale di Milano. Una sentenza che, tradotta in italiano, dice così: la prescrizione è scattata dieci giorni fa, grazie all’ultima disperata mossa perditempo degli on. avv. Ghedini e Longo (la ricusazione dei giudici), dunque non possiamo condannare B.; ma lo sappiamo tutti, visto che l’ha già stabilito la Cassazione, che nel 1999 l’avvocato Mills fu corrotto dalla Fininvest con 600 mila dollari nell’interesse di B., in cambio delle due false testimonianze con cui – come aveva lui stesso confidato al suo commercialista – l’aveva “salvato da un mare di guai”. Cioè gli aveva risparmiato la condanna per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza.

Condanna che avrebbe fatto di B. un pregiudicato già nel 2001, con devastanti effetti a catena: niente più attenuanti generiche negli altri processi, dunque niente prescrizione dimezzata, ergo una raffica di condanne che oggi farebbero di lui non un candidato al Quirinale, ma un detenuto o un latitante. E se, al netto della falsa testimonianza prezzolata di Mills sulle tangenti alla Gdf, B. sarebbe stato condannato in quel processo, al netto della legge ex Cirielli sarebbe stato condannato anche ieri per avere corrotto Mills. Così come Mills sarebbe stato condannato due anni fa per essere stato corrotto da B. (invece si salvò anche lui grazie alla prescrizione, scattata due mesi prima). Quando infatti fu commesso il reato, nel 1999, la prescrizione per la corruzione giudiziaria scattava dopo 15 anni: dunque il reato si estingueva nel 2014. Ma nel 2005, appena scoprì che la Procura di Milano l’aveva beccato, B. impose la legge ex Cirielli, che tagliava la prescrizione da 15 a 10 anni.

Così il reato si estingueva nel 2009. Per questo la Cassazione, nel febbraio 2010, ha dovuto dichiarare prescritto il reato a carico del corrotto Mills (pur condannandolo a risarcire lo Stato italiano). E per questo ieri il Tribunale ha dovuto fare altrettanto col corruttore B. Fra il calcolo della prescrizione proposto dal pm Fabio de Pasquale e quello suggerito da Ghedini e Longo, il Tribunale ha scelto quello degli avvocati: la miglior prova, l’ennesima, che il Tribunale di Milano non è infestato di assatanate toghe rosse. Anzi, visti i precedenti, se i giudici hanno un pregiudizio, è a favore di B. Il quale, per la sesta volta, incassa una prescrizione a Milano: le altre cinque accertarono che comprò Craxi con 23 miliardi di lire, comprò un giudice per fregarsi la Mondadori e taroccò tre volte i bilanci del gruppo per nascondere giganteschi fondi neri usati per comprare tutto e tutti.

Ora càpita di ascoltare Angelino Jolie, avvocato ripetente, che delira di “folle corsa del pm” (dopo 8 anni di processo!); l’incappucciato Cicchitto che vaneggia di “assoluzione”; e l’imputato impunito che si rammarica (“preferivo l’assoluzione”), ma s’è ben guardato dal rinunciare alla prescrizione per farsi giudicare nel merito. Gasparri, poveretto, vorrebbe cacciare De Pasquale perché ha cercato di non far scattare la prescrizione. Ecco: per lui il compito dei magistrati è assicurare la prescrizione a tutti. Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.

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Processo Mills: “Berlusconi è colpevole oltre ogni ragionevole dubbio“ QUALCUNO AVEVA DUBBI?

Daniela Gaudenzi

Processo Mills, l’aria non è cambiata

Nonostante il dispiegamento di qualsivoglia strumento dilatorio, oltre ogni ragionevole strategia difensiva e ogni vergogna, è arrivata, pur se incompiuta, la requisitoria del processo Mills che Berlusconi pretendeva di smaterializzare.

Se David Mills con una involontaria freddura aveva definito tutta la

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Liste di prescrizione di Marco Travaglio °°° I trucchi del nano delinquente.


Liste di prescrizione

Le pantomime degli on. avv. Ghedini e Longo al Tribunale di Milano (ricusano i giudici delprocesso Mills che tagliano tre testimoni della difesa; si levano la toga ed escono platealmente dall’aula del processo Ruby perché i giudici non accolgono gli “impedimenti istituzionali” del loro cliente ormai disoccupato) appartengono ormai alla
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LA PRESCRIZIONE ITALIOTA VOLUTA DAL MAFIONANO, TUTTA DA RIDERE SE NON CI FOSSE DA PIANGERE.

Ci sono processi che saltano in primo grado, in appello e addirittura in Cassazione. Tutto viene cancellato quando già polizia e magistrati hanno consumato molti soldi pubblici ed energie per identificare i presunti colpevoli: un’assurdità. All’estero questo non accade. In Germania, per esempio, una volta che c’è stata la prima sentenza, la prescrizione è definitivamente interrotta. Negli Stati Uniti muore addirittura il giorno del rinvio a giudizio.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/28/prescrizione-allitaliana-garanzia-dimpunita/187269/

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Prescrizione, ricatto Pdl. Berlusconi ricusa i giudici°°°Solo in Italia un delinquente può scampare così alla giusta pena.

Inutile girarci intorno. La prescrizione e i suoi tempi sono uno snodo fondamentale per la giustizia, ma anche per il governo. Ce la farà il Guardasigilli Paola Severino a sciogliersi dall’abbraccio mortale del Pdl? Questo è l’interrogativo che oggi circolava con insistenza in Cassazione dove, nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario, s’è registrata un’importante convergenza tra il vice presidente del Csm Michele Vietti e il primo presidente della Suprema Corte Ernesto Lupo.

Stessa proposta sulla necessità di allungare i tempi della prescrizione, proprio come l’Europa ci ha chiesto più volte. A Repubblica, in un’intervista, lo ha dichiarato Vietti, ipotizzando, come avviene in molti paesi europei, che la prescrizione smetta di “correre” quando il giudice dà il via al processo. Lupo ha espressamente citato l’intervista di Vietti, ha ricordato le critiche della Ue, ha sollecitato un intervento rapido sulla prescrizione.

Oggi si prescrivono, in media, 169mila processi all’anno, tempo e fatica sprecati per le forze dell’ordine e per la magistratura, che indagano inutilmente. Tutti i magistrati, anche quelli più esperti come Davigo e Greco, dicono che, soprattutto per la corruzione, tempi così stretti valgono quanto un’immunità permanente.

Alla Camera sta per ripartire l’iter del ddl anti-corruzione. E’ ora che il governo dica da che parte sta. C’è un solo modo per farlo: presentare un emendamento a questo ddl per “sposare” la proposta Vietti e allineare l’Italia ai paesi più evoluti. Salvo che, nel governo, non sia il Pdl, che nel 2005 volle e varò la Cirielli che accorciava i tempi di prescrizione, a dettare sempre e solo legge.

Liana Milella

LA FINTA AGGRESSIONE ALLA PISISTRATO

 

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“Mills non sta bene”, udienza rinviata, prescrizione più vicina per Berlusconi

Questo delinquente se la cava sempre con la prescrizione. Ma non è una vergogna che Monti non abbia immediatamente ripristinato un minimo di regole, cassando le leggi merdose (e uniche al mondo) ad personam fatte dal mafiosetto?

MA CHI CI CREDE CHE L’INDISPOSIZIONE AD ARTE E PURE IL FUNERALE CUI OGGI HA PARTECIPATO L’OMUNCOLO COCAINOMANE DI HARDCORE NON SIANO STATI PROGRAMMATI A TAVOLINO?

b.manette

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