Intercettazioni, nuova offensiva Pdl, Cicchitto: “Fermare gioco al massacro”°°° Ecco, bravi, giù le mani dall’Italia e levatevi dai coglioni!

Intercettazioni, nuova offensiva Pdl Cicchitto: “Fermare gioco al massacro”

°°° Ecco, bravi, giù le mani dall’Italia e levatevi dai coglioni! Non vogliamo più una cosca piduista, mafiosa, razzista e incapace al governo e in parlamento. FUORI!!!

b.arrestato

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Allarme sbarchi in Sicilia. °°° L’ho scritto pochi giorni fa, ora voglio vedere il regimetto razzista e incapace.

Allarme sbarchi in Sicilia
Maroni: fuga di massa verso l’Italia

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Sono proseguiti anche ieri notte gli sbarchi di immigrati nordafricani lungo le coste di Lampedusa. Nella maggiore delle Pelagie sono giunte due imbarcazioni: la prima aveva a bordo 113 clandestini dichiaratisi di nazionalità tunisina; la seconda trasportava altre 25 persone, anche loro tunisine.

Sono circa un migliaio i migranti approdati sull’isola nell’ultima settimana, dopo lo scoppio delle tensioni in Tunisia che hanno portato alla cacciata del presidente Ben Ali. Come accaduto con quelli già sbarcati nei scorsi giorni, anche gli immigrati giunti la notte scorsa saranno presto trasferiti a Porto Empedocle, e da lì destinati ai diversi centri d’accoglienza.

Maroni: è emergenza umanitaria
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni lancia l’allarme sulla «emergenza umanitaria» che interessa i paesi del Maghreb «in particolare Tunisia ed Egitto che sta portando una fuga di massa con centinaia di persone che stanno arrivando sulle coste italiane in fuga da quei paesi». Il titolare del Viminale lo ha dichiarato a margine di un convegno sulla tutela della lingua veneta alla Biblioteca Marciana a Venezia. «Come temevo – ha spiegato il titolare del Viminale – la grande crisi sociale e politica, del Maghreb, in particolare Tunisia ed Egitto, sta portando una fuga di massa dalla Tunisia verso l’Italia. C’è il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria – ha proseguito Maroni – perché stanno arrivando centinaia di persone sulle coste italiane, in fuga da quei paesi».

11 febbraio 2011
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Leggi porcata: Federalismo fiscale, comuni (del Sud) a rischio stangata

Federalismo fiscale: ci perde il Sud (Sardegna esclusa), guadagna il Nord

Le città più penalizzate sono L’Aquila e Napoli (-60%). Milano +34%, Parma +105%, ma Genova -22, Torino -9%

MILANO – I capoluoghi di provincia perderanno oltre 445 milioni di euro in totale con il federalismo fiscale, ma con forti disparità tra Sud e Nord, con il primo penalizzato (Sardegna esclusa) e la regioni settentrionali che beneficeranno di nuove risorse, pur con qualche eccezione. E le città che vedranno la maggiore diminuzione di risorse saranno Napoli e L’Aquila.

DATI – Sono i dati che emergono da uno studio del Partito democratico realizzato dal senatore Marco Stradiotto sui dati della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff). La perdita di risorse per i servizi essenziali per i 92 capoluoghi di provincia presi in esame, nel passaggio dai trasferimenti statali all’autonomia impositiva prevista dalla riforma, è pari complessivamente a 445.455.041 euro. È il risultato del confronto tra i trasferimenti relativi al 2010 e il totale del gettito dalle imposte devolute in base al decreto attuativo sul fisco comunale (tassa di registro e tasse ipotecarie, l’Irpef sul reddito da fabbricati e il presunto introito che dovrebbe venire dalla cedolare secca sugli affitti). Dei Comuni presi in esame, 52 otterrebbero benefici mentre 40 ne verrebbero penalizzati.

L’AQUILA E NAPOLI – In particolare, il Comune dell’Aquila perderà 26.294.732 euro pari al 66% delle risorse, quello di Napoli non avrà 392.969.715 euro, pari al 61% dei trasferimenti. Napoli ora è il Comune che riceve i trasferimenti statali più alti: 668 euro per abitante di fronte a una media di 387. I cittadini aquilani dal 2014 pagheranno, infatti 188 euro di Imu (Imposta municipale unica), mentre attualmente per ognuno di loro vengono dati al Comune 548 euro. Tutto il Sud sarà penalizzato: Messina perderà il 59%, Potenza -56%, Palermo e Cosenza il 55%, Taranto il 50%, Roma il 10%.

CHI GUADAGNA – Il capoluogo di provincia che avrà più da guadagnarci è Olbia, pieno di seconde case abitate pochi mesi all’anno (spesso solo uno). Il Comune sardo vedrà i propri introiti balzare del 180%. Chi guadagna è complessivamente il Nord: Imperia (patria dell’ex ministro Scajola) segna +122%, Parma +105%, Padova +76%, Siena +68% e Treviso +58%. Milano avrà il 34% di risorse in più, Bologna il 40%, mentre tra i capoluoghi del Nord perderanno Torino (-9%) e Genova (-22%).

°°° Fateci caso: perdono di molto le città governate (bene) dal centrosinistra e guadagnano troppissimo quelle derubate e devastate dalla destra mafiosa, razzista,  e piduista.

TUTTI BRAVI A FARE I FROCI COL CULO DEGLI ALTRI…

paradiso-gay

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Regime Berlusconi, barbaro e razzista

Ma come si fa a spianare i campi dei Rom – che sono cittadini italiani quanto e più dei farabutti al potere –  senza aver approntato PRIMA  delle soluzioni alternative? Come fece Rutelli, forse il miglior sindaco di Roma. Rutelli, che come sapete non ho mai apprezzato come politico nazionale, oltre alle grandi opere e alla rinascita quasi completa della città, approntò dei villaggi confortevoli e serviti per i Rom, e destinò le case alle famiglie che avessero almeno un genitore occupato e a patto che TASSATIVAMENTE  le  famiglie mandassero i figli a scuola. Questo si è dimostrato un modo civilissimo e democratico per risolvere il problema. Non certo le epurazioni razziste di Sarkozy o dei nazisti romani e milanesi al potere.

E’  COLPA  MIA  SE  SONO  ROM?

porca pupazza

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Ottimo lavoro della pro “locos” di Alghero?

“Sporchi negri”, aggressione razzista
contro due fratelli congolesi ad Alghero

Circondati e insultati da sei ragazzi che hanno lanciato pietre contro di loro al grido di “tornatevene a casa”. Sono figli di un pilota di aereo africano e di una donna sarda e hanno la cittadinanza italiana

°°° Mi vergogno molto per certi sardegnoli ignoranti e per il pessimo servizio che hanno reso e stanno perpetrando le varie istituzioni, amministrative e turistiche, in mano a questa destra infima. Chiedo scusa a tutti a nome loro.

LA  SARDEGNA  E’  “TORNATA A SORRIDERE”… SEEEE!

sardegna sorride

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Qualche chicca

(Ezio Mauro da Repubblica)

…mentre si apre un summit, il cui successo è importante per il nostro Paese che lo ospita, c’è qualcosa in queste settimane che fa molto male all’Italia: è il suo comportamento privato (DI BERLUSCONI) unito alle menzogne pubbliche che cercano di giustificarlo. I giornali stranieri e “Repubblica”, com’è regola nel mondo libero, non fanno altro che dar conto di questo ai cittadini-lettori. Tutto il resto – campagne, manovre, eversioni – non è nemmeno un giudizio politico: semplicemente, come ha detto ieri il direttore del “Sunday Times”, è una “stupidaggine”.

Quell’orrore da osteria

di FRANCESCO MERLO

La sola cosa che fa ridere anche i napoletani sono le dimissioni-patacca di questo Matteo Salvini che, invece di pigliarsi a schiaffi davanti allo specchio, lascia il Parlamento italiano con l’aria di chi ha fatto la grande rinunzia, di chi subisce – lui – un oltraggio.

In realtà la norma gli vieta il cumulo e lo obbliga a scegliere: o inquina Montecitorio o inquina Strasburgo. È vero che sbevezzando e sputacchiando, cantando e straparlando, sarebbe pronto a deputarsi in almeno cinque parlamenti. Ma il povero Salvini deve scegliere. Ecco perché al termine del suo can can birraiolo contro i napoletani fa la ‘mossà napoletana delle dimissioni-farsa, e dunque agli sberleffi aggiunge la pernacchia che è codice delle stalle napoletane, è fonema dei quartieri spagnoli. Insomma, la pernacchia finale delle dimissioni da imbonitore di piazza svela in Salvini l’aspirazione a farsi terrone, a farsi napoletano. Ma Napoli, si sa, è la grande cultura europea più la pernacchia. Salvini invece è solo la pernacchia. È l’infelicità di essere pataccaro senza essere terrone: marginale ma non napoletano. Per il resto il cliccatissimo video che Repubblica.it ha messo in rete ieri mattina con gli insulti ai napoletani “colerosi e sporchi come cani” è il documento di un’ossessione, con la birra che rimanda più ad atmosfere di dissoluzione antropologica che al putsch fallito della birreria di Monaco. Si tratti di complotti da ubriachi o di frattaglie d’umanità, le feste lugubri e sguaiate sono l’espressione di quell’ideologia alcolizzata che è sempre stato il razzismo. E il video è una pena perché conferma iconicamente che c’è una sacca di marciume in Italia e che c’è un nesso tra gli ultimi giri di vita razzista della legislazione maroniana e questi cori.

Sempre i cori politici esprimono lo spirito di “combriccola”, il rumore che sovrasta l’intelligenza, la viltà individuale, il sostenersi reciprocamente nel buio di un’ideologia, un barcollare da ubriachi che sembri un temibile passo cadenzato. Ebbene il mondo visto da questi coristi è il mondo delle ronde contro le poveri nigeriane (facessero gli sbruffoni a Scampia o nelle banlieue di Parigi!), delle impronte ai bimbi rom, dei vagoni della metropolitana riservati agli italiani… E però è un sollievo sapere Salvini in Europa, lontano da Roma. Certo per i mastri birrai italiani sarà una perdita. Ma noi, inguaribili idealisti terroni, speriamo che il Parlamento europeo guardi l’orrore estetico e ideologico di questo video. Ci illudiamo che , inorriditi, gli eurodeputati, sfortunati colleghi di questo Salvini, trovino la maniera di rimandarlo nelle bettole da cui proviene. Un grande parlamento internazionale, di una civiltà imperiale che si vuole candidare a prendere il posto dell’America nel pianeta non può ospitare, senza farsene complice e senza ammalarsene, un ceffo come questo. Salvini infatti non è un cialtrone, non è pittoresco, non è un settentrionalista, ma è un razzista da osteria che è il razzismo più gaglioffo, quello che non ha bisogno di ‘studì genetici, di teorie moebiusiane, e neppure delle dotte corbellerie del professor Miglio sul popolo lombardo. Fosse fatto davvero così il popolo lombardo, bisognerebbe subito resecarlo come una cisti, e non solo dall’Italia, ma anche dall’Estonia, dalla Bosnia, dalla Macedonia, da Montenegro, dall’Impadania, vale a dire la Nonpadania del mondo.

SALVINI

ubriaco-salvini

Alcol

CIALTRONI ALCOLIZZATI E DROGATI ALL’OPERA

costituzione-Demolitori

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Ballarò

Bellissima la solita gag della badante decerebrata, bondi, che PRIMA si accerta di essere inquadrato e SUBITO comincia a scuotere il testone inutile a negare qualunque verità conclamata e inoppugnabile che stia dicendo un politico vero. Più vergognoso e meno esilarante lo sketch dello sguattero belpietro che, non avendo assolutamente argomenti, esegue il compito per cui sono pagati tutti gli sguatteri come lui, gasparri,scajola, le galline carlucci, santanchè, ecc. SBRAITARE MINCHIATE DELIRANTI – INTERROMPENDO IN MANIERA NAZISTA – pur di non far ascoltare le scottanti verità SCOMODE per il loro proprietario.
Insomma, questi destronzi senza spina dorsale né morale, sono fatti tutti con uno stampino guasto e obsoleto. Piazzale Loreto docet.

facceperda

fanculo5

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I disastri di Berlusconi

Terremotati o “clandestini”?
Tensione con gli immigrati

L’AQUILA – Le più spaventate erano le famiglie di filippini nelle tende della fila numero uno. “Adesso ci mandano via tutti, noi stranieri. Adesso ci picchiano. Adesso scoppia la guerra”. Donne e bambini si sono chiusi nelle tende, hanno abbassato anche i teli delle finestrelle che permettono di respirare. In silenzio, ad ascoltare le urla che arrivavano dal campo, dicendo anche ai bimbi di stare zitti, per fare finta di non esistere. Erano le otto di sera di lunedì e la “guerra” era scoppiata da un’ora. “Un ragazzo romeno, 15 anni, grande e grosso, ha picchiato un bambino italiano di dieci anni. E’ successo davanti al gazebo dei clown”. Urla, spintoni, minacce, con i romeni da una parte e gli italiani dall’altra. “Il ragazzo romeno ha picchiato anche la zia del bimbo italiano, che si era permessa di sgridarlo. Il padre del bambino picchiato si è messo a cercare l’altro padre e per tutta sera gruppi avversi si sono inseguiti nel campo”. Sono arrivati i carabinieri e i poliziotti, si sono messi in mezzo e sono riusciti a evitare il peggio. “Andate a casa vostra – gridavano gli italiani – voi che non siete aquilani. In città non vi avevamo mai visto, da dove siete arrivati?”. “Siamo in regola, paghiamo i contributi. Voi siete solo dei razzisti”.

Una tregua è stata trovata solo alle 11 della sera, ma la paura è che basti un altro cerino acceso per incendiare tutto. Alle 2 di notte un altro romeno è stato denunciato per tentata violenza sessuale. Ha cercato di baciare una ragazza italiana. “Ormai da molti giorni – raccontano Cristina e Fabiana – si sentiva che la rabbia verso gli stranieri stava crescendo. E’ bastata una scintilla e la tensione è salita alle stelle”.

La tendopoli di piazza d’Armi, la più grande, è il nuovo “centro storico” dell’Aquila. Ci sono i tossicodipendenti che prima andavano al Sert, ci sono gli ospiti psichiatrici di una comunità. Ci sono, su 1400 persone, 390 extracomunitari, fra i quali 173 romeni, 93 peruviani, 78 filippini. Già in passato ci sono state tensioni. “Nella tenda vicino alla nostra – raccontano Maria e Vincenzo, madre e padre del bambino picchiato – la settimana scorsa i romeni hanno tirato fuori i coltelli. Sono centinaia, qua dentro. Sono arrivati anche da Roma per mangiare gratis. Fanno i terremotati sperando di avere una casa e dei soldi. Il censimento? Non vale nulla. I romeni si scambiano i cartellini di riconoscimento e di notte entrano da un buco che c’è nella rete. Per capire quanti sono, vada in mensa all’ora di pranzo o di cena. Sono quasi tutti forestieri. Debbono andare via tutti, questi stranieri. Se proprio vogliono tenerli, li mettano in un campo a parte e ben sorvegliato. Gli italiani sono con noi”.

Il maresciallo dei carabinieri, subito dopo la rissa, ha detto ai romeni che dovevano andare via, in un altro campo. “Siamo in regola, terremotati come tutti gli altri, e non ci muoviamo da qui”. Il responsabile della tendopoli, Gian Marco Venturoli, ha cercato di mediare. Ha chiesto alla famiglia italiana se poteva accettare un trasferimento in albergo, e la famiglia ha detto sì. “E così siamo noi ad andare via e i romeni resteranno qui a fare danni. Sono diventati i padroni a casa nostra. Il nostro bambino, dopo l’aggressione, ha un occhio nero e non vuole più parlare, nemmeno con noi. Andiamo via perché qui non si vive più. Abbiamo saputo che c’è anche un pedofilo, in questa tendopoli. I politici che sul terremoto fanno tante chiacchiere vengano ad abitare qui per qualche giorno. I delinquenti arrivati dalla Romania fanno di tutto e se tu protesti ecco la loro carta segreta: “sei un razzista”, ti dicono subito. Ma noi vogliamo soltanto rifiutare le prepotenze”.

“Sono state ore molto pesanti – dicono Cristina e Fabiana – Gli italiani da una parte, i romeni dall’altra. Ma noi italiani ci siamo divisi subito. Da una parte chi gridava “delinquenti andate via”, “non potere venire a fare i vostri comodi a casa nostra” e dall’altra quelli come noi che cercavano di fare ragionare. Siamo tutti sotto pressione, siamo stanchi di questa vita, ma l’unica cosa che non ci serve è il razzismo. Lo sapete tutti che anche noi siamo stati emigranti in mezzo mondo. Restiamo uniti per avere, tutti, una vita più decente”.

“Questo – dice Demetrio Egidi, capo della Protezione civile dell’Emilia Romagna, che guida la tendopoli – è un campo troppo grande e molto delicato. Il razzismo purtroppo non mi stupisce, perché è dentro il Paese, dunque anche in una tendopoli, dove i contrasti sono più forti perché si vive male. Noi abbiamo rassicurato tutti: vogliamo la convivenza e cerchiamo di spianarle la strada. Certo, lavorare in un campo con 1400 persone e 26 etnie diverse, non ci aiuta”.

Nei prossimi giorni arriveranno i condizionatori e i teli per fare ombra alle tende. Ma per ora, nelle tende c’è “puzza di gatto morto”, per l’erba dell’ex campo da calcio marcita sotto i teli. E il caldo non aiuta certo a calmare questa guerra fra poveri.

tenda


°°° ANCORA NON E’ NIENTE. COSA VO ASPETTAVATE CHE SUCCEDESSE CON MIGLIAIA DI PERSONE AMMASSATE E ABBANDONATE, SENZA COMFORT NE’ ASSISTENZA? PERSONE CHE HANNO PERSO TUTTO E HANNO SENTITO SOLO LE MINCHIATE DI SILVIO BERLUSCONI E DEI SUOI GIANNIZZERI?

antirazzisti1

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CAZZARO RAZZISTA, FASCISTA, IDIOTA

Donne e bambini criminali?

DI MARIA NOVELLA OPPO

Scriviamo dopo aver sentito, nel grande tg unificato, l’ultima dichiarazione di Berlusconi sulla tragica questione dell’immigrazione. Ovviamente può essere che tale dichiarazione sia già stata smentita, o attribuita alle solite manipolazioni della sinistra, ma l’abbiamo appena ascoltata con le nostre orecchie incredule, benché ormai abituate a tutto. Il boss dei boss ha dichiarato che il ministro Maroni si limita ad eseguire i suoi diktat, perché i leghisti non sono poi così cattivi come li si dipinge. Dunque, siamo da lui stesso autorizzati a pensare che il cattivo in realtà è Berlusconi. Infatti, ha continuato sostenendo che il suo governo non lede i diritti umani (come ritengono l’Europa, l’Onu e perfino la Chiesa cattolica) perché quei disperati che ogni giorno rischiano la vita sui barconi, non sono profughi o perseguitati politici, ma manovalanza al soldo della criminalità organizzata. Domanda: anche le donne e i bambini neonati? E i bambini non ancora nati?

lucio4

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