La rivolta dei merdmen

Da L’Unità
«Avida, esibizionista, pazza»: gli insulti a Veronica
di g.m.b.

La furibonda lite esplosa nella casa regnante del Pdl ha coinvolto e sconvolto l’intera corte che – come da tradizione – ha preso in modo pressoché unanime le parti del sovrano. Ecco qua, ordinati alfabeticamente e titolati per facilitarne la lettura, i principali tra gli epiteti lanciati dai ciambellani e dal popolo alla regina ribelle Veronica Lario. Lettura che aiuta a comprendere l’idea del mondo, della donna, e anche della libertà di manifestazione del pensiero che a quanto pare domina nel Popolo delle libertà.

Avida
«Si permette di criticare e poi sta seduta sulla montagna di miliardi del marito». (da «Spazio azzurro», il Blog del Pdl)

Becera
«Offendendo tuo marito offendi te stessa a tutti quelli che credono in lui». (dal Blog del Pdl).

Capricciosa
«Sicuramente è pericolosa per Berlusconi, un uomo chiamato a responsabilità da cui non può essere distratto dai capricci rumorosi della moglie». (Vittorio Feltri, Libero)

Dannosa
«Pungenti, salaci dichiarazioni che danneggiano, o almeno si cimentano a farlo, non suo marito – sarebbero fatti squisitamente loro – ma il premier e il governo italiano». (Maria Giovanna Maglie, Il Giornale)

Esibizionista
«Lei stessa proviene dal mondo dello spettacolo, memorabili sono le sue esibizioni a torace nudo sul palcoscenico del teatro Manzoni». (Vittorio Feltri, Libero)

Fedifraga
«Al suo posto ne avrei discusso a casa, anziché dare in pubblico giudizi ingenerosi». (Laura Comi, candidata del Pdl alle Europee)

Giuda
«Chi c’è dietro la signora Lario, i soliti sinistri?». (dal Blog del Pdl).

Ingiusta
«Insomma, cara Veronica, l’impressione è che il divertimento dell’imperatore non sia un capriccio del sultanato del XXI secolo, ma il semplice gusto di piacere agli italiani, e di vincere le elezioni con mezzi leciti. E questo è difficile rimproverarglielo». (Editoriale del Foglio)

Leggera
«Ma non si era detto che la Lario era una donna matura e riservata?» (dal Blog del Pdl)

Moralista
«Fuori luogo sconfinare nel moralismo. I giudizi sulle persone sarebbe meglio esprimerli a posteriori». (Gabriella Giammanco, deputata del Pdl).

Nullità
«Se voleva ricordarci che esiste, l’ha fatto nel modo peggiore». (dal Blog del Pdl).

Opportunista
«Entrando in scena contro il marito, si becca gli applausi più facili di tutta la sua dimenticata carriera». (Valeria Brughieri, Libero).

Pazza
«Nei panni della signora avrei agito diversamente, anche solo per evitare il rischio di un ricovero coatto in struttura psichiatrica». (Vittorio Feltri, Libero).

Querula
«La solita guerra tra donnicciole, la signora Lario si sarebbe mostrata più intelligente se avesse contato fino a dieci prima di dar fiato a stupidaggini». (dal Blog del Pdl).

Rompiscatole
«Veronica ha rotto. Sarebbe opportuno farla vivere con 1000 euro al mese». (dal Blog del Pdl).

Scocciatrice
«Visto che la maggior parte degli italiani la pensa così, di non scocciarlo e di lasciarlo lavorare, quelli che continuano a farlo sono prima di tutto nemici della maggioranza degli italiani. Anche le gentili signore». (Maria Giovanna Maglie, Il Giornale).

Trasformista
«Miriam Raffaella Bartolini, tanti anni fa si è trovata un nome d’arte: Veronica Lario. Dall’altro ieri gliene abbiamo trovato uno noi: Lario Franceschini». (Valeria Brughieri, Libero).

Venduta
«Veronica Lario nuovo leader del Pd?». (dal Blog del Pdl).

Zotica
«Non mi pare che quando Silvio ha scelto la Lario lei stesse facendo l’esegesi della Critica della ragion pura». (Dal Blog del Pdl).

°°° E’ davvero patetico che certa carne da magnaccia, vedi i gazzettieri dei fogliacci suddetti, emeriti scrocconi e spendaccioni (ricordate la Maglie inviata del Tg2? Spendeva quanto un intero paese del sud, ogni mese… e abbiamo pagato NOI!) si riempiano le fauci con paroloni di cui nulla sanno: LIBERTA’, ESEGESI, MEZZI LECITI… continuano a menarcela con questa maggioranza degli italiani pur essendo una sparuta minoranza, subdola e malavitosa. E comunque, dànno un ottimo esempio della loro piccineria da veri miserabili. Quasi quanto il loro proprietario… che tace. Un vero uomo li avrebbe zittiti, non foss’altro che per rispetto verso la madre dei suoi figli. Ah, già… chi ce lo dice che siano suoi?

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I magnaccioni scrocconi al potere

Il servizio è stato preparato in occasione della partita Roma-Arsenal
Fotografo e telecamera nascosta hanno ripreso autisti e contrassegni
Le Iene: “40 auto blu al Coni
per ritirare i biglietti omaggio”

Le Iene: “40 auto blu al Coni per ritirare i biglietti omaggio”

roma
ROMA – Auto blu per ritirare i biglietti omaggio della partita di Champions League Roma-Arsenal. Stasera alle 21.10 su Italia 1, nella puntata de “Le Iene Show”, andrà in onda un servizio che mostra come oltre 40 auto blu in servizio siano state utilizzate per ritirare presso la sede del Coni i biglietti della partita. Le Iene si sono appostate con fotografo e camera nascosta davanti alla sede del Coni, a due passi dallo Stadio Olimpico, il giorno della partita. Una collaboratrice si è finta una giornalista di un’emittente romana intenta a capire quali personalità avrebbero riempito in serata la tribuna d’onore.

“Il ministro Renato Brunetta – si legge in nota delle ‘Iene Show’ – sta cercando di combattere gli sprechi nella Pubblica Amministrazione; uno dei più emblematici è l’abuso delle auto blu, ovvero macchine pagate con soldi pubblici e che dovrebbero servire a soddisfare interessi statali. Le Iene si sono dette: sicuramente i politici manderanno parenti, amici o al massimo un pony express a ritirarli. Mica utilizzeranno la auto blu, quelle pagate dai cittadini”.

Nel servizio in onda stasera si vedranno invece arrivare in serie auto blu di tutti i tipi, italiane, straniere, con lampeggiante o paletta. Dopo un po’ gli autisti ammettono, anche se non fanno nomi, che i biglietti sono per il Ministero delle finanze, per la Camera dei Deputati, per alcuni Ministri o Deputati, per la Presidenza del Consiglio.

Ma c’è anche chi fa nomi e cognomi di chi ha mandato a ritirare il biglietti con le auto blu: tra loro, il sottosegretario del Lavoro Pasquale Viespoli e il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, che puntuali in serata verranno immortalati dai fotografi durante Roma Arsenal all’Olimpico in tribuna Monte Mario.

E quando non sono gli autisti a parlare bastano i contrassegni, ripresi accuratamente dalle telecamere, che citano testualmente: “Sevizio di Stato”, “Camera dei Deputati”, “Senato della Repubblica 2008”, “Palazzo Chigi Presidenza del Consiglio dei Ministri”, “Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro”, e ancora “Camera dei Deputati” ma della XV legislatura” e “Presidenza del Consiglio Galleria Alberto Sordi”. Se mancano i contrassegni, ci sono le palette esposte dagli autisti delle auto blu.

Tra quelle riprese si distinguono: la paletta della polizia regionale del Lazio, quella del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Interno. In 6 ore davanti al Coni, sono state immortalate più di 40 auto blu venute a ritirare i biglietti per la partita. Di tutte, chiaramente, sono state annotate scrupolosamente modello e targa.

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