Bossi: “Federalismo? Ormai è fatta. Adesso il decentramento dei ministeri”

Federalismo fatto?! Ma sei TU FATTO e strafatto! Avete scritto un compitino che non sta né in cielo né in terra! Così com’è, questa boiata non passerà MAI! Decentramento dei ministeri? Hai capito male… ci sarà il decentramento dei sedicenti ministri: tutti a cagare e di volata!

Bossi è l’emblema di questo regimetto: ladro, corrotto, vecchio, demente, scorreggione e stortignaccolo. Ma la cosa vale anche per mezzo regimetto. Il resto sono zoccole decerebrate e con la parannanza. A lavare cessi!

LA  VENDETTA  DEI  CITTADINI  ITALIANI

bip bip

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Cani

Bene, parliamo di cani

Onorate la Resistenza e la Liberazione, torniamo un po’ al cazzeggio del fine settimana. Oggi volevo parlare di cani. Molti di noi ospitano un cane, ma non tutti sanno come ci si comporta col miglior amico dell’uomo. Io ho capito subito perché il cane è il miglior amico dell’uomo… e ti credo! Gli dai da mangiare, da dormire, lo curi, lo vaccini, gli regali la medaglietta, lo porti a trombare… Anche io sarei il miglior amico dell’uomo (meglio della donna) se mi facesse trovare sempre la pappa pronta!
Mio padre aveva un bastardino, Furia, ma lo teneva legato con una catena corta in un orticello a un km da casa. Raramente gli portava da mangiare. Insomma, lo trattava come ha sempre trattato i figli e non fa testo. Nonno aveva un cane. L’aveva chiamato FERMO… ed era un casino quando gli dava gli ordini: “Vieni qui, Fermo!” Povera bestiola, l’hanno ricoverato alla neuro per cani dopo sei mesi. Allora ne ha preso uno da caccia. Si trovavano col suo amico Bustianu in piazza, alle sei del mattino: nonno portava il cane e le armi, Bustianu (Sebastiano) si sarebbe occupato del vino e del cibo. Non era cosa… Già la prima mattina ci fu uno screzio. Nonno aveva i fucili, i pugnali, le cartuccere e il nuovo cane da caccia. Bustianu si presentò con due panini microscopici, un pezzetto di salsiccia, e una damigiana da 50 litri di cannonau.
“Non capisci proprio niente! – lo rimbrottò mio nonno – E adesso, che cosa ce ne facciamo di tutto quel pane?!”
La giornata andò male, anche se il cane si confermò un autentico CANE DA RIPORTO… Ne senso che all’andata, tutto bene, arrivò a Monte Arci con le sue zampe, ma al ritorno lo ha dovuto RIPORTARE mio nonno in braccio. Era stanco.
Da ragazzo ero poverissimo e facevo tanti mestieri: tiravo la cinghia. Una volta ho fatto persino l’addestratore di cani. Io tiravo la cinghia e loro me la riportavano.
Una volta, mi avevano affidato un alano, alto e grosso. Ovviamente, usavo un guinzaglio bello robusto di cuoio e CORTISSIMO. L’alano tira come una locomotiva e se gli lasci il guinzaglio lungo può diventare pericoloso. Mi legavo bene il capo del guinzaglio al polso e mi era venuto un braccio come Maciste. Questo cane era parecchio stronzo e disubbidiente. La cosa che gli piaceva di più era passeggiare lungo il molo del porto di Cagliari. Un casino. Insisteva sempre che lanciassi un bastone in acqua e gli piaceva da matti tuffarsi per prenderlo. Poco male. Sennonché io lanciavo il bastone e mi dimenticavo sempre di liberare il polso dal guinzaglio. Lui si tuffava beato e io tornavo sempre a casa fradicio e puzzolente di nafta: l’acqua del porto è proprio sporca e inquinata e il cane era davvero stronzo.
Adesso Melina, la mia piccola, ha un cane da cuccia. Dorme sempre. E’ un cane stranissimo: è una piccola stronza disubbidiente di nome Lilli, un incrocio tra un piccolo canguro, un pipistrello e una lontra. Fa schifo proprio. In compenso, piscia e caga dentro casa.
Mi toccherà disperderla nell’ambiente.

vendetta

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Meno che merda: così il mondo giudica Papi

<strong>Sui giornali esteri sempre spazio alle 10 domande poste da “Repubblica”
Così la stampa internazionale chiede al premier di rispondere
Stupore per la mancata solidarietà al nostro giornale

di ALESSIA MANFREDI

ROMA – Il primo ad occuparsene è stato il Times londinese di Rupert Murdoch, poi il caso delle dieci domande poste da Repubblica a Silvio Berlusconi sul suo rapporto con la diciottenne Noemi Letizia, rimaste senza risposta, ha fatto il giro della stampa estera.

Dalla Gran Bretagna alla Spagna ad altri paesi, autorevoli quotidiani hanno mostrato il loro sostegno a Repubblica, dando ampio spazio all’inchiesta, sottolineando il silenzio e l’ira del premier. Altri hanno semplicemente riferito il caso. In un’intervista a Repubblica, il direttore di Die Zeit, Giovanni Di Lorenzo, ha detto che insultare un quotidiano “in Germania provocherebbe l’immediata solidarietà di tutti gli altri media, indipendentemente dal loro orientamento politico”. Alla questione sono stati dedicati diversi articoli e commenti. Ecco i principali.

“Public Duty and Private Vendetta”, The Times, 18 maggio 2009. Le lamentele di Silvio Berlusconi, che si ritiene vittima di diffamazione, non hanno alcun senso, si legge nell’editoriale non firmato del Times, che, secondo la tradizione anglosassone, riflette l’opinione della direzione del giornale. Le domande di Repubblica, continua il Times, non sono un’intrusione nella vita privata, ma sono legate al suo ruolo di politico e magnate dei media. E l’attacco di Berlusconi al giornale è un tentativo di intimidire il dissenso. (L’ARTICOLO)

“Mr. Berlusconi, why don’t you answer the press?”, The Huffington Post, 20 maggio 2009. Il caso approda anche sull’influente sito di informazione online di Arianna Huffington. (L’ARTICOLO)

“In praise of La Repubblica”, The Guardian, 23 maggio 2009. Anche il Guardian dedica un editoriale al caso, intitolato, semplicemente, “Elogio a La Repubblica”. “Nonostante rumori minacciosi da parte di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano di centro-sinistra si è rifiutato di smettere di chiedere risposte alle 10 domande poste al premier circa la sua relazione con una adolescente napoletana, Noemi Letizia”, si legge nel testo, che insiste sul diritto della stampa in una società democratica a fare domande e conclude: “Repubblica sta facendo una battaglia solitaria e merita sostegno”. (L’ARTICOLO)

“Papi, en la encrucijada”, El Pais, 20 maggio 2009. “Papi, al crocevia” titola il commento del quotidiano spagnolo, che ripercorre l’origine della crisi, dalle dichiarazioni di Veronica Lario, sottolineando l’anomalia di Berlusconi, capo del governo, “editore del maggior gruppo mediatico del Paese”, il suo controllo quasi totale della informazione televisiva, fino alle domande di Repubblica, seguite da ira e silenzio. Sarebbe salutare per la democrazia italiana, argomenta El Pais, “che Berlusconi prendesse carta e penna e spiegasse al mondo perché lo chiamano papi”. (L’ARTICOLO)

“How one newspaper’s shameful questions have rattled Silvio Berlusconi”, The Observer, 24 maggio 2009. Il giornale inglese ripercorre in un lungo articolo l’intera vicenda Noemi, le domande “vergognose” di Repubblica che hanno innervosito il presidente del Consiglio, provocato una dura reazione da parte della stampa di destra, e innescato gli insulti del premier al cronista di Repubblica. (L’ARTICOLO)

“Les questions sur les starlettes font enrager Silvio Berlusconi”, La Tribune de Geneve, 16 maggio 2009. E’ un Silvio Berlusconi “sull’orlo di una crisi di nervi” quello che se la prende con il principale quotidiano di Roma, secondo il quotidiano svizzero. Le domande di Repubblica, per far luce sulle molte zone d’ombra sono rimaste senza risposta perché il Cavaliere ha invocato il complotto, si legge sul quotidiano.(L’ARTICOLO)

“L’origine des liens entre Berlusconi et la jeune Noémie”, Le soir, 24 maggio 2009. Il giornale belga riprende il caso usando un servizio della France Presse. (L’ARTICOLO)

“L’affaire Noemi poursuit Berlusconi”, Le Figaro, 25 maggio 2009. Anche il quotidiano francese conservatore, che ieri sul caso titolava “La Repubblica mette in imbarazzo Berlusconi” continua a dare spazio alla vicenda Noemi, che “sta perseguitando il presidente del Consiglio”, dando conto della campagna di Repubblica, delle incongruità rivelate dall’inchiesta sul rapporto fra la ragazza ed il presidente del Consiglio e della richiesta di spiegazioni in Parlamento da parte dell’opposizione. (L’ARTICOLO)

“L’insubmersible”, Slate.fr, 25 maggio 2009. Sul sito di informazione online diretto da Jean Marie Colombani, un lungo articolo di Marc Lazar riflette sull’enigma Berlusconi: accerchiato dai guai, dalla “strana relazione con la ragazza napoletana”, incalzato dalla stampa d’opposizione, “accusata di aver rivelato informazioni su di lui e di chiederne conto, come è normale in democrazia”, e ancora dal caso Mills e dall’economia in rosso. Eppure inaffondabile. (L’ARTICOLO)

“Italie: la vie privée de Silvio Berlusconi continue de troubler la campagne”, Le Monde, 25 maggio 2009. Aumentano i guai per Silvio Berlusconi, si legge sul quotidiano francese. “Le spiegazioni contraddittorie date dal presidente del Consiglio” su Noemi Letizia “sono state smentite da un ex fidanzato della ragazza”. (L’ARTICOLO)

“Sa liaison dangereuse”, La dernière heure, 25 maggio 2009. Berlusconi non ha finito di spiegare la sua relazione con un’adolescente, si legge sul quotidiano belga. (L’ARTICOLO)

“Berlusconi e la 18enne: Cos’è successo veramente?”, Die Welt, 25 maggio 2009. Il quotidiano tedesco riprende le rivelazioni di Repubblica e rileva come la crisi “privata” in casa Berlusconi sia diventata ormai affare di stato. (L’ARTICOLO) .

Sulla stessa linea la Suddeutsche Zeitung, “Berlusconi, das model und die “lüge”, Berlusconi, la modella e la “bugia”. (L’ARTICOLO)

E Bild:”So lernte Berlusconi die 18-Jährige wirklich kennen”, Così Berlusconi conobbe davvero la diciottenne. (L’ARTICOLO).

“Ex Noemi klapt uit school over Berlusconi”, De Telegraaf, 25 maggio 2009. “L’ex di Noemi rivela”, si legge sul quotidiano olandese, che riprende l’intervista a Repubblica di Gino Flaminio. (L’ARTICOLO)

Anche De Volkskrant parla delle rivelazioni dell’ex fidanzato di Noemi: “‘Berlusconi loog over relatie met minderjarige”‘, “‘Berlusconi ha mentito sulla sua relazione con la minorenne'” è il titolo del pezzo. (L’ARTICOLO)

(25 maggio 2009)

°°° DIFFONDETE. DIFFONDETE. DIFFONDETE!!!

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

IN PROVINCIA DI AGRIGENTO
Foto porno di ex fidanzate sul web:
sei denunciati, tra cui due donne

Contestati i reati di diffamazione aggravata a mezzo stampa e stalking

LICATA (AGRIGENTO) – I carabinieri di Licata hanno denunciato, dopo una indagine di oltre un anno, sei persone, fra cui due donne, per diffamazione aggravata a mezzo stampa e per stalking. I sei avrebbero diffuso su internet fotografie pornografiche, ottenute con dei fotomontaggi, di ex fidanzate ed amanti, indicando, in alcuni casi, anche nome e cognome e numeri telefonici delle loro vittime. Almeno una decina le donne finite, a loro insaputa, su siti erotici o porno.

°°° Anche Gasparri si è fatto fare da un tecnico (per 12.000,00) un fotomontaggio con la foto del viso della sua ex fidanzata e l’ha messa su un sito porno. Poi si è dimenticato e ha contattato la bella signora… Ovviamente non era la sua ex, ma una tipa molto più carina e disponibile. Pare che il portaleggi ad personam di Mafiolo si sia innamorato follemente e la signora gli abbia spillato decine di milioni. E manco gliela dà “Se prima non mi sposi…”

gnocca1

gasparri3

bocca

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter