Abusi su ragazzine tredicenni, arrestati tre uomini in Versilia e amore di babbo.

Poi ci sono i salviniani bianchi, ariani e bestie.

 

Tre uomini, italiani e tutti di età intorno ai 50 anni, sono stati arrestati dai carabinieri perché gli investigatori ritengono che avrebbero avuto rapporti sessuali di vario tipo con ragazzine di meno di 14 anni. E che, dunque, possa sussistere anche il reato di violenza sessuale in relazione alla età delle due adolescenti, italiane, coinvolte nella vicenda. Non tutti e tre gli indagati – di cui non pubblichiamo i nomi solo a tutela delle vittime e per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari dal Gip del tribunale di Lucca – avrebbero compiuto atti sessuali completi con le tredicenni che gravitavano tra le loro conoscenze. Ma chi di loro lo avrebbe fatto, non avrebbe esitato nel replicare a più riprese il proprio comportamento. Al punto che la giudice per le indagini preliminari, ricevuti gli atti dalla Procura di Lucca (pm Sara Polino), è arrivato ad ipotizzare per i tre uomini la possibilità di reiterazione dei reati anche a carico di altre minori.

Rompe il naso alla figlia che ha aperto l’uovo di Pasqua in anticipo

L’episodio violento è avvenuto a Milano, nel quartiere Baggio
Rompe il naso alla figlia perché ha aperto l’uovo di Pasqua in anticipo. Ha dell’incredibile la vicenda che si è verificata ieri pomeriggio in un appartamento di via Viterbo, nel quartiere Baggio, periferia ovest di Milano. L’uomo, un 53enne con precedenti per furto è stato arrestato dalla polizia per lesioni gravi.
È successo tutto nel pomeriggio del venerdì santo. L’uomo al rientro a casa non ha trovato l’uovo di cioccolata e subito ha aggredito la ragazza di vent’anni. Dalle parole presto è passato ai fatti e ha tirato un pugno in faccia alla figlia, procurandole una sospetta frattura del setto nasale. La vent’enne sbalordita ha lanciato l’allarme e nell’appartamento sono intervenuti gli agenti delle volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura. La ragazza è stata accompagnata in codice verde all’ospedale San Carlo. Il padre, che avrebbe ammesso il motivo dell’aggressione, è finito in manette.

 

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