BASTA FAKE NEWS CONTRO DI ME, PROCESSETTI FASULLI (nessun giudice mi ha mai voluto sentire) CON TESTI FALSI E GIUDICI POCO AFFIDABILI! UNA MIA DENUNCIA SU FATTI REALI AL SIG. RICCI, CHE FINE HA FATTO?

LUCIO SALIS “IO,COMICO IRRIVERENTE CANCELLATO DAL POTERE” (22/07/2013)

Di Piero Mannironi.

SOLTANTO CORRETTA INFORMAZIONE
Di Piero Mannironi.

Nella mail inviataci dall’ufficio stampa di Striscia la notizia si manifesta stupore per il fatto che «un quotidiano serio come la Nuova Sardegna abbia dato spazio alle dichiarazioni di Lucio Salis in totale assenza di contraddittorio». Vogliamo rassicurare i colleghi di Striscia che abbiamo fatto i conti con la deontologia e con la nostra coscienza professionale prima di pubblicare il servizio. Il contraddittorio lo lasciamo perciò al codice di procedura penale. L’accertamento preventivo della veridicità delle affermazioni di Lucio Salis, quello sì, imposto dalla deontologia, lo abbiamo fatto con scrupolo.Siamo così andati a rileggere quanto scrissero firme prestigiose del giornalismo italiano sul “caso Salis-Fininvest”. Come il pungente articolo di Leandro Palestini (pubblicato il 23 luglio del 1991) dal titolo: “Dove è finita Zia Peppa scomparsa da Striscia?”. Articolo nel quale Palestini dava anche conto del carteggio tra il comico sardo e la dirigenza Fininvest (VEDI L’ARTICOLO).E abbiamo anche letto un articolo di uno dei più grandi critici televisivi del giornalismo italiano, Beniamino Placido, che su Repubblica del 20 agosto 1992 si chiedeva ironicamente: «L’ attor comico sardo Lucio Salis (Telegatto 1987) ci deliziava nella parte del pastore sardo Gavino (“Capito mi hai”), ci deliziava nella parte della “Zia Peppa”, presunta zia di Cossiga. Poi un certo giorno è scomparso. Non si sa dove, non si capisce perché (sapete com’ è laggiù in Sardegna). Si dice che abbia infastidito con le sue parodie qualcuno molto in alto, qualcuno molto potente (sapete com’ è, qui nel Continente)”.Poi Placido “pizzicava” i giornalisti del Tg5 chiedendo: “Perché non ci dite qualcosa sul caso Funari e sul caso Salis?” (VEDI L’ARTICOLO).Ma abbiamo anche consultato l’articolo di Paolo Branca sull’Unità dell’11 luglio 1991 titolato “Donna Peppa va in tribunale” (VEDI L’ARTICOLO).Potremmo anche continuare, ma pensiamo che basti per capire che noi abbiamo fatto onestamente il nostro lavoro. (Da “La Nuova Sardegna” del 01/08/2013)
LA RISPOSTA DEL COMICO SARDO:CONFERMO,EPURAZIONE POLITICA

In merito alla precisazione dell’ufficio stampa di Striscia la notizia, ospitiamo la risposta di Lucio Salis.
Che dire, non sono sorpreso. So infatti molto bene che a Striscia la Notizia il rispetto delle persone e della verità sono valori poco conosciuti. L’Ufficio stampa del Tg satirico ha smentito alcune mie affermazioni, riportate dalla Nuova Sardegna il 13 luglio scorso, con un racconto falso e diffamatorio del quale dovrà dare conto nelle sedi appropriate. Ma è intollerabile soprattutto il ricorso alla tecnica della manipolazione. Si parte da un episodio vero per poi distorcerlo e trasformarlo in falsità. Dice l’ufficio stampa di Striscia che sono stato allontanato dalla trasmissione non perché “epurato” per motivi politici, ma perché avrei organizzato una colletta truffaldina all’interno di Striscia per far operare a Londra mia figlia, vittima di un incidente stradale. Avrei cioè mentito per avere dei soldi e per questo motivo sarei stato allontanato. L’unica cosa vera è che mia figlia fu vittima di un incidente stradale a Cagliari. Serio, ma non grave. Non aveva cioè bisogno di alcun intervento chirurgico. Io chiesi solo al dirigente di Fininvest Alessio Gorla (che poi fece un’irresistibile carriera in Rai durante i governi Berlusconi…) di avere un anticipo delle mie spettanze per fronteggiare una situazione d’emergenza. Quanto sostenuto dall’ufficio stampa di Striscia la notizia è dunque falso.Ribadisco perciò tutto quanto ho raccontato alla Nuova aggiungendo un particolare. Mi venne chiesto di modificare il mio personaggio “Zia Peppa”, presentandola non come zia di Cossiga, ma come zia del direttore di Repubblica Eugenio Scalfari che sarebbe dovuto diventare obiettivo della mia satira. Io rifiutati.
Per dovere di verità.
Lucio Salis(Da “La Nuova Sardegna” del 01/08/2013)

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