Berlusconi, Dell’Utri e i rapporti con i boss: UNA SENTENZA ALL’ACQUA DI ROSE PER I PEGGIORI CRIMINALI DEL DOPOGUERRA.

DELL’UTRI HA SOLAMENTE MESSO IN CONTATTO #BONTADE, #RIINA E #BAGARELLA COL SIOR SILVIO. DOPODICHE’ HA FATTO SOLO IL FATTORINO E HA DATO QUALCHE IDEA: QUELLA DEI #GEORGOFILI, PER ESEMPIO. QUESTE RICOSTRUZIONI FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI. O MI VOLETE CONVINCERE CHE IL DOTTO SIOR #RIINA SAPEVA QUALCOSA DEI #GEORGOFILI DA ATTACCARE? UN VILLANO MAI USCITO DAL SUO CORTILE, SE NON PER ANDARE A QUALCHE SUMMIT IN VIA ROVANI E AL RISTORANTE SOTTOSTANTE COL MAFIONANO E LE DUE #CUPOLE A MILANO? E DUNQUE HO RICICLATO IO – FIN DAL 1975 – LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MILIARDI SPORCHI DI SANGUE PER ACQUISIRE UN IMPERO TELEVISIVO, I PIU’ CARI CALCIATORI DEL MONDO, MAGISTRATI, GENERALI IN UNIFORME, COMIS DI STATO GRANDI E MEDIE SOCIETA’ CON LE BUONE O CON LE CATTIVE?

Berlusconi, Dell’Utri e i rapporti con i boss

Nessuna condotta perseguibile sulla trattativa Stato-Mafia per il braccio destro di Silvio Berlusconi, ma l’evidenza che l’ex Presidente del Consiglio non poteva non sapere dei rapporti di Dell’Utri con i boss, soprattutto nelle prime fasi di Forza Italia, il periodo precedente e successivo alla sua discesa in campo. “Sarebbe, parimenti, illogico sostenere che Dell’Utri, che pure aveva avuto un ruolo determinante della fondazione di Forza Italia, non abbia riferito nulla dei suoi contatti per un possibile sostegno elettorale con esponenti di vertice di Cosa nostra all’amico imprenditore Silvio Berlusconi… L’interlocuzione tra Berlusconi e Dell’Utri su tali argomenti, del resto, non poteva che essere diretta, esclusiva e riservata… Escludere Berlusconi dai rapporti pericolosi intrattenuti da Dell’Utri con i vertici mafiosi significherebbe, dunque, irrazionalmente immaginare che l’imputato abbia deciso da solo, senza avvertire il suo dominus, su questioni di così vitale importanza, che riguardavano la sicurezza collettiva, in ragione della sempre incombente minaccia di nuove stragi, e che coinvolgevano anche la tenuta della coalizione di maggioranza”.

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