Il camorrista Nicola Cosentino, indagato dal 1990, quando ha cominciato a lavorare per il clan dei Casalesi in cambio di voti della camorra, riceve il mandato d’arresto dai PM e contestualmente una telefonata del mafioso Berlusconi: “Fottitene, Nicola, vai avanti!”
Ormai si mafia alla luce abbacinante del sole. Sua impunità ci piscia sopra alle leggi. Sua merdosità ci piscia sopra all’etica, alla moralità, al buongusto e al buonsenso.