Bersani cita Pericle per giustificare il mare di soldi ai partiti. Se lo poteva risparmiare.

Ai  tempi di Pericle l’assemblea era sovrana e i membri del Consiglio dei Cinquecento erano scelti a sorte: restavano in carica per un anno e si poteva entrare a farne parte solo due volte nel corso della vita. Anche quasi tutte le magistrature erano ricoperte da persone scelte a sorte.

°°°CICCIO, NON CI PIGLIARE PER CULO ANCHE TU!

Se QUESTO OCEANO DI SOLDI (TAGLIATI AI DISABILI E AI PIU’ POVERI) SERVE, secondo bersani, per: “evitare plutocrazie, oligarchie e dominio” vediamo anche la ricetta di Clistene, leggendo la Costituzione di Atene: “Il popolo si radunò e i seguaci di Cleomene e di Isagora si rifugiarono nell’acropoli, che il popolo circondò e assediò per due giorni. Il terzo cacciarono Cleomene e tutti i suoi concedendo loro una tregua mentre richiamavano Clistene e gli altri esiliati” (tratto dall’edizione Utet, 2006, p. 383). In altre parole, pare che all’epoca i forconi fossero considerati una ricetta migliore dei rimborsi elettorali per risolvere il problema degli oligarchi. Nel 411 a.C. ci fu un colpo di stato degli aristocratici ma l’anno dopo i Trenta tiranni furono rovesciati dalla mobilitazione popolare… non dalla Corte dei conti o da un vertice contro natura – PER UN GALANTUOMO DI SINISTRA – insieme ad Al fano e Casini.

 

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