Borghezio, fascisti e le vanterie di Mafiolo

Borghezio fa lezione ai fascisti francesi
“Nelle istituzioni ci si infiltra così” – Video
L’ex sottosegretario ed esponente della Lega ripreso in un documentario di Canal Plus dedicato alle strategie dell’estrema destra europea

°°° E poi finisce così:

Lite tra ubriachi finisce in tragedia

°°° Per chi non lo sapesse, borghezio era viceministro nel passato regime di Mafiolo. Ora è stato sostituito da un camorrista, colpevole dello sconcio dell’immondezza a Napoli (tanto strombazzata per vincere proditoriamente le elezioni scorse).

°°° A proposito delle vanterie di Mafiolo: guardate chi e quando sono stati stanziati i soldi per il termovalorizzatore di Acerra!

L’«emergenza rifiuti» in Campania, il ritorno dei Cip6 e «Arcipelago Napoli»
[5 Febbraio 2008]

Dopo la firma di Prodi dell’ordinanza che garantisce gli incentivi Cip6 agli inceneritori in Campania sono state diverse le reazioni di sdegno.
Grazia Francescato [Verdi], Mirko Lombardi [Rifondazione comunista], Claudio Saroufim [Comunisti italiani] e Valerio Calzolaio [Sd] hanno firmato un comunicato congiunto spiegando che l’ordinanza «Serve solo a rilanciare gli inceneritori, boicottando gli obiettivi che la Commissione europea si è data di produrre da fonti rinnovabili il 20 per cento dei consumi primari», quindi dicono, «non permetteremo che si realizzi questo scempio». Il presidente della commissione ambiente del Senato, Tommaso Sodano [Prc] ha invitato Prodi a ritirare l’ordinanza perché, ha spiegato, «Non può passare un provvedimento del Presidente del Consiglio in aperta violazione delle norme nazionali e comunitarie. E’ inaccettabile».
«La questione Cip 6 non c’entra niente con la soluzione del problema dei rifiuti in Campania. Il parlamento ha deciso di eliminare gli incentivi previsti nel Cip6 per bruciare i rifiuti perché non aveva alcun senso ed era vietato dalle norme europee utilizzare risorse da destinare allo sviluppo delle fonti rinnovabili per bruciare rifiuti. Il governo può disporre deroghe per impianti autorizzati ma è escluso che lo possa fare per quelli ancora da progettare. Non è con il Cip 6 che si risolve il problema dei rifiuti ma, come tutti ormai sanno, con la gestione moderna che parta dalla riduzione prima, passando dalla raccolta differenziata poi per arrivare infine al recupero di materia ed energia», questo il commento di Legambiente.

Intanto nella serata di ieri la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia relativa alle numerosissime discariche abusive presenti sul nostro territorio. L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere. Se non darà una risposta soddisfacente a Bruxelles, dimostrando di aver chiuso d’autorità o messo sotto controllo tutte le discariche abusive, si può prevedere che entro l’estate si arrivi all’ultimo stadio e cioè al ricorso Corte di Giustizia, che comporterebbe anche la richiesta di pesanti sanzioni pecuniarie.

bogh

borghe

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